Vendetta- Parte 16

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Alla fine l'amica di Lilia aveva un impegno e così il compito di accompagnarmi da Ezra è toccato a Kiran. È entusiasto, grazie a me gli sto facendo saltare un giorno di scuola. A quanto pare lui non vive nel villaggio, vive a mezz'ora a piedi dal villaggio. Poi deve rimanere fuori ad aspettarmi per riportarmi indietro. Ho avuto la netta sensazione che non si fidino né di me né di Ariel. Sono estremamente riservati e protettivi verso la loro tribù. Credo che sia normale, anche se loro mi sembrano un tantino eccessivi.

<< Ma perchè vive così lontano? >> dico continuando a seguire Kiran << Tutto il villaggio è occultato, perchè deve stare così lontano. >>

<< Tu molte cose non le sai perchè non hai mai studiato la storia degli stregoni. >> dice continuando a guardare dritto << Tu appartieni ad una famiglia molto prestigiosa. Siete gli unici stregoni di magia rossa rimasti al mondo. Siete delle celebrità, tua madre ha inventato i vampiri e tuo zio gli angeli. Poi, vabbè, tu sei la storia. >>

<< In che senso? >> dico sorridendo.

<< Sei la ragazza alata. >> dice entusiasta << Sei l'eroina che tutti aspettavano da più di un millennio. Tutti conoscono il tuo nome. Appena chiunque dice "Aria Fell" gli altri rispondono "La ragazza alata". Hai molta fama, più di una attrice o di una cantante. >>

<< Adesso che tutti sanno che sono la figlia della strega creatrice ancora di più. >>

<< Vero. >> dice sorridendomi << Però non mi sembri molto felice. O meglio, io so che non lo sei. Sai, madre angelo e padre vampiro. >>

<< Ah. >> dico accennando un sorriso << Come Lilia. Sei un sensitivo oltre a tutto il resto. >>

<< Io sinceramente non capisco di cosa ti lamenti. >> dice con molta ingenuità << Sei forte e veloce, non stai mai male e rimarrai bloccata all'età di diciotto anni per tutta la vita. Non so cosa c'è di meglio. È vero, la voglia di sangue è un prezzo da pagare, ma non è poi così male. Tu non hai mai fatto nel male ad una persona in vita tua, sopravvivi mangiando coniglietti o sacche di sangue rubate dall'ospedale. Non sei cattiva. >>

<< Tu sai qual è il vero problema. >> dico tenendo gli occhi bassi << Lo hai visto ieri sera mentre mi hai stretto la mano. >>

Sospira e dice: << Hai salvato la tua migliore amica e comunque erano quattro vampiri. Essere vampiro vuol dire essere già morti. >>

Ha detto quelle parole con così tanta facilità che mi sono venuti i brividi. Ha scavato infondo alla mia anima e mi ha buttato tutto fuori con molta spensieratezza.

Dovrei dire qualcosa, ma per fortuna arriviamo a destinazione. Sulle rive di un fiumiciattolo c'è una casetta di legno molto rifinito e con il tetto spiovente. Non è molto grande, credo che ci siano due stanze grandi o tre piccole, e c'è anche una mansarda. Sembra accogliente vista da fuori.

Ci dirigiamo verso la porta e trasalgo dalla paura. Una sirena si trascina fuori dall'acqua e, appena nessuna parte del suo corpo è in contatto con l'acqua, le compaiono le gambe.

<< Tu-tu chi sei? >> dico spaventata.

<< Ehi, tranquilla. >> dice avvicinandosi a me << Sono assolutamente una persona reale. Mi chiamo Alexa e sono un "esperimento" di Ezra. >>

<< Cosa? >> dico scombussolata << Ezra sta creando una nuova specie sovrannaturale? >>

<< Proprio così. >> mi risponde sorridendo << Ancora sta lavorando sull'incantesimo, ma posso vantarmi di essere la prima sirena della storia. >>

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