Vendetta- Parte 20

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Stasera ho capito una cosa molto importante: se Ariel dice una cosa, la fa. Abbiamo lasciato Ezra e Alexa nell'appartamento di Marcus e Eliah è voluto rimanere con loro. Appena siamo rimaste io e lei da sole mi ha praticamente trascinata fino a davanti la porta della stanza di Stacey. Ariel ha bussato due volte e subito ci ha aperto.

<< Governatrice. >> dice vedendomi << Che succede? >>

<< Abbiamo bisogno del tuo aiuto. >> dice Ariel stringendomi la mano << Dobbiamo capire se Aria è incinta al più presto. >>

<< Va bene. Aspettate un secondo. >> dice sorridendoci.

Aspettiamo davanti alla porta. Io non riesco a dire una parola, ancora non capisco quello che sta succedendo. Continuo a ripetermi che non è possibile, che tutto quello che sta succedendo non ha senso.

Dopo qualche secondo esce dalla stanza con un mazzo di chiavi tra le mani e una felpa sopra la maglietta del pigiama. Ha i suoi vantaggi essere governatrice, non rechi alcun disturbo alle persone. Entriamo nel suo studio e subito mi dice di togliermi la felpa e di stendermi sul lettino.

Faccio quello che dice. Rimango con la cannottiera e con i leggins. Accende lo strumento con cui si fanno le ecografie e aspettiamo qualche minuto, il tempo di accendere completamente il macchinario.

Stacey si siede su uno sgabello vicino a me e mi fa le solite domande che credo che si facciano. Quante settimane è in ritardo il mio ciclo, le nausee e tutto il resto.

Appena siamo pronti mi alzo anche la cannottiera e abbasso un po' i leggins, per lasciare scoperta la pancia. Ariel è vicino a me che mi stringe la mano. Io guardo il muro bianco di fronte a me, incapace di pensare. Continuo a ripetermi che Stacey non troverà niente, che tutti quei test di gravidanza erano sbagliati.

Ad un tratto sento il battito di un cuore. È forte e molto veloce. Mi giro verso la dottoressa e le chiedo: << E' il mio cuore? >>

<< No. >> risponde sorridendomi << I test non si sbagliavano. Guarda. >>

Gira lo schermo e io lo vedo. Riesco a vedere la testolina, l'incavatura degli occhi, la schiena, le braccia. Non riesco a trattenere le lacrime, ancora non ci credo. Quello è il mio bambino, mio figlio.

Anche Ariel scoppia a piangere per la felicità.

<< Sei al quarto mese di gravidanza. >> dice Stacey sorridendo << Nel giro di qualche giorno la pancia aumenterà notevolmente e smetterai di avere le nausee, è normale i primi mesi. >>

Il battito del cuore del mio bambino continua a risuonarmi nelle orecchie. Ancora non ci credo! Sono incinta!

Non riesco a smettere di piangere nemmeno quando Stacey spegne il macchinario e mi da un po' di carta per pulirmi. Sono talmente felice che ancora non riesco a capire come sia potuto accadere! Aspetto un bambino da quattro mesi! Come ho fatto a non accorgermene? Non riesco a capire come ho fatto a non capirlo! Ho felicità che mi spruzza da tutti i pori, sento che non sono fatta di sangue, ma di felicità pura.

Stacey ha stampato una immagine dell'ecografia. Appena guardo quella immagine mi cedono le gambe. Ancora non riesco a credere che questo angioletto che porto in grembo sia il frutto dell'amore tra me e Ruben. Io già provo un amore immenso per questo bambino.

Durante il tragitto per tornare al mio appartamento non riesco a togliere gli occhi di dosso a quella immagine. Il mio sogno più grande si è realizzato e io ancora non me ne rendo conto.

<< Come stai? >> mi chiede Ariel sorridendomi.

<< Bene, credo. >> dico continuando a piangere << Sono la donna più felice del mondo in questo momento. Sono incinta, te ne rendi conto? Devo subito dirlo a... >>

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