Vendetta- Parte 4

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Dopo quasi mezz'ora di discussione con Alaric siamo arrivati all'accordo di portare Natalie alla casetta in montagna, dove Alec non può entrare. Mi da un po' fastidio portarla in un luogo per me importante, ma è l'unico posto dove è al sicuro.

Adesso siamo nella macchina di Alaric, io al volante e Natalie seduta vicino a me. Stiamo andando alla casetta e ci vorrà un po' di strada in macchina.

<< Mi puoi rinfrescare la memoria? >> dice dopo qualche minuto dalla nostra partenza << Perchè noi due ci odiamo tanto? >>

<< La vecchiaia sta arrivando presto. >> rispondo << Abbiamo litigato aspramente quando tu volevi proibire a Ruben di vedere Alaric. Ti ho minacciato, tu hai minacciato me e mi sono trattenuta dal strapparti tutti i capelli. Da quel momento sei l'unica persona di cui non riesco a sopportare nemmeno la vista. >>

Stare trentacinque minuti in macchina con Natalie è una cosa che avrei preferito evitare. Non la sopporto, ma sto facendo tutto questo per Ruben. Non la ama più, ma comunque un tempo la amava ed è questo l'importante. Mi torna in mente quando, nel mio primo giorno da angelo, ho sentito la conversazione tra lui e sua sorella. Lui piangeva e stringeva la sua foto ed Ariel gli continuava a ripetere che erano passati molti anni e che doveva andare avanti. Mi ricordo la sua espressione come se l'avessi vista ieri. Nei suoi occhi c'era così tanto dolore e tanta sofferenza. Mi ricordo quello che pensai. Pensai che io lo avrei salvato e ci riuscii. Però a quale prezzo? Lui si è innamorato di me ed io di lui. Dal primo momento il nostro amore è stato così grande da non poterlo tenere a bada. Se non ci fossimo innamorati lui starebbe ancora bene, sulla nuvola a fare il controllore. Mi sarei trasformata in ragazza alata alla prima occasione possibile, mia madre sarebbe ancora viva, Cat sarebbe ancora viva e tutti avrebbero la vita che volevano. E di me... beh, di me sarebbe rimasta solamente una lapide e forse mi avrebbero dedicato una panchina in piazza, come si fa per tutti i ragazzi che muoiono giovani. Sarei in una tomba adesso. Ma tutti sarebbero felici in questo momento. Io invece mi sono innamorata del mio tutore e adesso... un'altra guerra, altro dolore. Tutto questo è massacrante.

<< Posso farti una domanda? >> dico continuando a guardare la strada.

<< Mi chiedi il permesso? >> risponde ridendo << Mi hai mai chiesto il permesso per qualcosa? Va bene, parla. >>

Respiro profondamente e dico: << Ti sei mai pentita di aver lasciato gli angeli, ti sei mai pentita di aver lasciato Ruben? >>

<< Perchè mi fai questa domanda? >>

<< Così, tanto per dire. >> rispondo.

<< Non è vero. Io ero molto amica di tua madre e sapevo quando mentiva. Tu sei uguale a lei anche in questo. Quando menti increspi leggermente il labbro superiore e ti spunta un piccola ruga alla punta dell'occhio destro. Quindi, ripeto, perchè mi fai questa domanda? >>

Un po' sbuffando dico: << Se tu fossi rimasta sulla nuvola Ruben non si sarebbe innamorato di me e adesso non sarebbe prigioniero di uno stregone bastardo. >>

<< Sbagli. >> dice girando la testa verso il finestrino << Si sarebbe comunque innamorato di te. Ricordo ancora quando, qualche anno fa, una sera avete bussato alla mia porta con l'intento di conoscere mio figlio. Lui non mi ha mai guardata come guardava te. Stavate insieme da molto poco ma giù lui ti amava più di ogni altra cosa. >>

<< Amava anche te. >> dico girando la testa verso di lei << Ha sofferto molto per molti anni. >>

Mi guarda negli occhi e dice: << Si, ma non quanto ama te. Ai tempi di quando io ero un angelo, i tutori raccontavano agli iniziati una specie di leggenda. Questa leggenda diceva che nella loro lunga ed eterna vita gli angeli amavano tante persone e tutti in modo diverso, però ci sarà solo una persona che ti farà sentire... a casa. Si chiama amore vero. L'amore comune si costruisce con il tempo, si ci incontra per i corridoi, si cena insieme in quella mensa orribile, poi si passa al primo bacio e poi a tutto il resto. Il vero amore non si costruisce, nasce tutto in un colpo. Ruben è il tuo vero amore e tu sei il suo vero amore. Quando si è così fortunati come voi due, nemmeno la morte può separarvi. La mia storia con lui era un po' diversa. Lui per me era il vero amore, io per lui no. Ero solo una... cotta che è durata anni. Io non me ne sono accorta subito, l'ho capito quando ero già incinta. Così una sera sono andata via. Volevo lasciarlo libero, libero di poter trovare il suo vero amore. E finalmente lo ha trovato. >>

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