Vendetta- Parte 21

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Dopo sole tre ore di sonno stentato, mi alzo dal letto e mi catapulto sotto la doccia. Oggi è l'ottavo giorno, è arrivato il momento di iniziare ad allenarci sul serio. Ho mandato un sms ad Ezra molto incisivo e molto corto: "Ore otto nella palestra principale. Inizio allenamento". Non avevo voglia di scrivere un messaggio, soprattutto dopo aver fatto lo stesso incubo che ho fatto ieri sera in aereo.

Dopo aver fatto la doccia rimango un attimo a guardarmi davanti allo specchio. Non so come ho fatto a non notarlo. Questa è chiaramente la pancia di una donna incinta. Vabbè, era comprensibile che nessuno lo avesse notato, io non mi sono nemmeno guardata allo specchio negli ultimi tempi e ho sempre indossato maglioni molto grandi rispetto al mio fisico. Maglioni maschili, maglioni di Ruben. Penso che fra qualche giorno sarà visibile a tutti, ci mancherà solo un cartello con su scritto: "Non ho esagerato con le porzioni di lasagne e di certo non ho usato protezioni quattro mesi fa!".

Apro l'armadio e prendo le cose più sportive che trovo: pantaloni di tuta, magliettina a maniche corte e giacchetta. Mi raccolgo i capelli che gridano "fammi uno shampoo" e poi vado in cucina, con l'intento di assumere la mia dose matutina di sangue.

Proprio quando mi siedo attorno al tavolo e sto per assaporarmi il contenuto dentro la mia tazza, qualcuno bussa alla mia porta. Qualcuno che sicuramente ha un nome che inizia con la lettera "A" e che finisce con "riel".

Mi alzo e mi trascino fino alla porta. Non mi sbagliavo, almeno in parte. Ariel, Alexa e il piccoletto sono alla mia porta. Ariel ha un sorriso enorme e scommetto che ha già raccontato a tutti che io aspetto un bambino.

<< Allora. >> dico facendole entrare << Già quante persone lo sanno? >>

<< Appena uscirai dall'appartamento lo sapranno tutti. >> dice Ariel sorridendomi << Per colpa delle tue insopportabili felpe nessuno si era accorto di niente, con questa magliettina e con questa tuta della tua misura è palese. >>

Ci sediamo attorno al tavolo e le chiedo: << Tu che hai già avuto dei figli, adesso cosa devo aspettarmi? >>

<< Tutti inizieranno a scommettere sul sesso del bambino. >> dice prendendosi un po' di succo di frutta dal frigo << Poi ti inizieranno a fare dei regalini, scommetto che quando tuo figlio sarà nato avrai già più di dieci ciucci e bavaglini pronti all'uso. >>

Okay, questo è nauseante. Non mi è mai piaciuto essere al centro dell'attenzione, lo sono già abbastanza senza aspettare un bambino, adesso ancora di più.

<< Però è tutto molto bello. >> dice sorridendomi << Tranne quando tutti vorranno toccarti la pancia e dirti "complimenti!"con un sorriso da ebete sulla faccia. Una volta, esausta, ho risposto: "quando si ci impegna..." >>

Scoppio a ridere.

Appena ci riprendiamo Alexa mi dice: << So che ieri hai parlato con Ezra. >>

<< A quale argomento ti riferisci? >> chiedo indifferente, anche se so a cosa si riferisce.

<< Lui non prova niente per me, okay? >> dice guardandomi con aria triste << Mi sto rassegnando all'idea. Non credo che lui stesso permetterebbe a qualcuno di amarlo, lui vive da secoli in solitudine, io sono solamente un suo esperimento. >>

Mentre mi alzo per mettere la tazza dentro al lavandino dico: << Secondo me non è così. Lui non ti vede come un esperimento, ne sono assolutamente certa. Però voglio dirti una cosa: più passa il tempo, più la gente tende a chiudersi in se stessi. Se decidi di fare la prima mossa troppo tardi, poi non ci sarà nulla da fare. Non avere paura di amare qualcuno, l'amore è il sentimento più vero che una persona riesce a provare. Anche se poi rimani scottata, cosa impossibile nel tuo caso, hai comunque amato qualcuno così intensamente da portare con orgoglio le bruciature. >>

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