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I'm the daughter of Justin Bieber.

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

13/01/2014
Che viviamo a fare,
se non per renderci la vita meno complicata a vicenda?
G. Eliot

Alesha sorrise, stringendo le braccia attorno al collo di Jaxon.-Ciao.- Lui ricambiò l'abbraccio, stringendola più forte del dovuto.
-Hey piccola principessa...come stai?- Le baciò la tempia destra, strofinando la mano sulla schiena.
-Malissimo, papà mi tratta male.- Ridacchiò, non appena ricevette una sberla sulla testa dal padre.-Aia! Jaxon..- Brontolò appoggiando il viso sul suo petto.
-Justin le hai fatto male.- La difese, lanciandogli un occhiataccia.
-Justin! Tesoro mio, mi sei mancato.- Pattie corse ad abbracciare il figlio, forte.
-Anche tu mamma.- Le lasciò un bacio sulla fronte, squadrandola dal basso verso l'alto.-Mi sembra che tu stia meglio del solito oggi.- Si complimentò con lei, cercando di evitare la risatina da ragazzina in preda agli ormoni di Alesha.
-Vuoi salire in camera mia? Devo farti vedere una cosa.- Propose il fratello, sperando di ricevere un sì come risposta.
-E' da mangiare!?- Entusiasta annuì, tenendolo per mano. Jaxon ricambiò il sorriso, avviandosi felice nella sua stanza.
-Grazie..sai ho fatto quel sonno di bellezza che mi consigliava...-
Prima che si allontanassero troppo Justin afferrò per la giacchetta la figlia, attirandola a sé.-Togli la giacca e siediti su quel divano, non andrai in camera di nessuno.-
-Jaxon!- Lei sgranò gli occhi, cercando aiuto in lui.
-Justin ti prego, non faremo nulla- Lo pregò, riprendendola tra le sue braccia.
-No, Jaxon, il vostro 'fare nulla' sappiamo benissimo entrambi di cosa si tratta.-
-Oh andiamo figliolo, cosa vuoi che facciano di male? terranno la porta aperta.- Intervenne Pattie ignara del buon sesso sfrenato tra i due.
Lui abbassò lo sguardo su Alesha, cercando di capire le sue intenzioni guardandola solamente negli occhi. L'intesa tra di loro era così forte che riuscivano a capirsi tramite pochi sguardi.
-Uff...- Abbassò lo sguardo, decidendo di andare a sedersi sul divano. In camera, sola con Jaxon non avrebbe mai potuto trattenersi..quei muscoli....
-Ma come hai fatto?- Stupita, Pattie sbatté più volte le palpebre.
-Ma Alesha...- Mugolò Jaxon offeso, sedendosi accanto a lei.
Sospirò, salendogli in braccio.-Ti voglio bene.- Ammise accoccolandosi in braccio a lui.
-Io invece ti..- Si bloccò, poteva confessarle il suo amore in quel momento? O avrebbe dovuto aspettare di essere da soli?
-Tra mezz'ora si pranza, vedete di lavarvi le mani.-

-Che cos'è?- Alesha mise il broncio toccando con la forchetta il finto pezzo di carne sul piatto.
-Seitan con i funghi.- Rispose a stento il padre, rosso in viso.
-Che schifo! Prima il tofu, poi questa cosa chiamata carne! Non ti parlo più, avevi detto che ci sarebbe stato il prosciutto al forno!-
-Io non l'ho mai detto, hai fatto tutto da sola.- Rispose iniziando a ridere senza sosta.
-In questa casa non entrerà mai della carne cara Alesha, che ti sia ben chiaro. Sono vegana.-
-Vegana? Non mangi nemmeno il pesce?-
- Il veganismo è un movimento filosofico basato su uno stile di vita fondato sul rifiuto – nei limiti del possibile e praticabile – di ogni forma di sfruttamento degli animali (per alimentazione, abbigliamento, spettacolo e ogni altro scopo.- Spiegò fiera di sé.
-Ma la carne è buona!- Esclamò aumentando le risate di Justin, per poco non si soffocava con l'acqua.-Io questo non lo voglio, preferisco non mangiare!- Allontanò il piatto, decisa ad andarsene.
-No...- Provò a fermare le risate, mentre la inseguiva.-...no, tesoro aspetta un attimo.-
-Non ci voglio più stare qui, io torno a casa!- Mise una scarpa, ma fu fermata mentre provava a mettere l'altra.
-No, dai Alesha, non fare così.- La prese per i fianchi, permettendole di circondargli i fianchi con le gambe.-Guarda che brutto faccino, avrai le rughe d'espressione così.- Le diede un buffetto sul naso, ancora molto divertito dalla situazione.
-Tu lo sapevi e non me lo hai detto! Mi hai lasciato immaginare il mega prosciutto!-
-Scusa.- Rise di nuovo, abbracciandola il più forte possibile.-Ti voglio bene.-
-Io no, voglio il mio prosciutto. Quando era piccola Pattie non era vegana.-
-Sì lo so, ha iniziato circa quattro anni fa, non è poi così terribile.-
-Andiamo a farci un kebab?- Propose con gli occhi ancora lucidi dopo la scoperta fatta.
-Un kebab? Alesha siamo in casa di una vegana.-
Mise il viso nell'incavo del suo collo, sospirando.-Lo mangiamo fuori e dopo torniamo.-
-Ma dobbiamo ancora recitare le preghiere, se usciamo si proporrà di venire con noi....facciamo così, prima di tornare a casa andiamo a mangiarlo va bene? Solamente noi due.-
-Sì- Alzò di scatto la testa, sorridendo a trentadue denti.-Ecco qua, bel sorriso, dammi un bacio.- Lei sporse le labbra in avanti, a papera, aspettando il suo bel bacetto, che gli fu subito concesso.
-Sei la mia piccolina..- Mormorò inclinando la testa verso destra, più la guardava, più la vedeva bella.-Io non sono piccolina.- Si coprì il viso con le mani, scuotendo la testa.
-Sì invece.-
-No, lasciami.- Cominciò a scalciare, riuscendo a saltare giù dalle sue braccia.-Sei troppo bassa.- Scherzò lui baciandola sulla nuca.
-Non sono bassa! Sono un metro e 57.-
-Io uno e 75 piccolina.-
-Non è vero.- Nonostante sapesse che era la verità decise di negarlo, incrociando le braccia al petto.
-Non è vero.- La imitò, avvolgendola in un abbraccio.-Brutta antipatica.- Iniziò a riempirla di baci, indietreggiando assieme a lei.
-Lasciami.- Rise, provando a scrollarselo di dosso. Non ce la fece, ma continuò a spingerlo per il petto.-Ti lascerò quando mangerai il tofu bollito.-
-Che schifo!- Rabbrividì di disgusto al solo pensiero.-Non verrò mai più qui con te, preferisco dormire.-
-Vuoi lasciare il tuo povero papà da solo? Per un letto?-
-Sì! Sei perspicace quando serve.-
-Sai dove te lo infilo il tofu?- Le morse violentemente il naso, facendola strillare.
-Justin, ma che state combinando? Tornate a mangiare.- Pattie uscì dalla sala da pranzo, raggiungendoli in salotto.
-Io non mangio, sto seguendo una dieta.- Rispose Alesha mordendo di ricambio il petto del padre.-Mamma, io ed Alesha abbiamo fatto una colazione..piena, magari restiamo per cena.- Liberò la figlia dall'abbraccio, indeciso sul da farsi.
-No, io devo studiare, non ho portato i libri con me-
Justin alzò gli occhi al cielo, pizzicandole il fianco.-Vedremo cosa fare, ora Alesha ti darà una mano a lavare i pia...- Prima che potesse finire la frase, Alesha era già svanita.

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