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I'm the daughter of Justin Bieber.

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

10/04/2014
La vita è una lingua straniera: tutti gli uomini sbagliano a pronunciarla.
(Christopher Morley)

-Però è brava, hai visto? Ho trovato un talento naturale di tua figlia.- Ryan non distolse lo sguardo dalla figura della ragazza che si allenava per imparare le basi della danza classica.
-Sì è brava, ma quando le tornerà la memoria non penso proprio che andrà avanti.- Commentò ricambiando il saluto della figlia, entusiasta da quei nuovi corsi.
-Secondo me è anche più intelligente.-
-Mia figlia è sempre stata intelligente, smettila di screditarla.-
-Sono solo realista, quando finisce questa lezione? Mi sto annoiando.-
-Proprio adesso, guarda, l'insegnante sta affidando gli esercizi da fare.-
-Il tuo tour è finito non è vero? Sono stanco di passare il tempo con questa Alesha così noiosa, non fa altro che leggere libri e ballare, mi chiede sempre cose di cui non conosco l'esistenza.-
Justin sorrise nel sentire le sue lamentele, era contento per Alesha, stava ampliando le sue conoscenze a differenza di prima e amava l'idea.
-Justin! l'insegnate ha detto che ho un talento naturale e mi vorrebbe nella loro squadra.- Alesha corse verso di lui, ancora con il body nero addosso, avrebbe davvero voluto entrare in quella squadra, andava d'accordo con tutte le sue compagne e trovava il posto fantastico.
-Tesoro...- Le prese le mani, accarezzandole dolcemente.-Sarebbe bellissimo, ma lo sai, siamo qui per lavoro, appena torniamo a casa nostra potrai iscriverti nella scuola di danza più vicina, te lo prometto.-
-Oh...va bene.- Abbassò lo sguardo, evitando di far notare quanto fosse delusa e Justin serrò le labbra, aspettandosi una reazione negativa, come un piagnucolio o un ''No io resto qui, vai senza di me'', invece gli sorrise, lasciandogli un bacio sulla guancia.
-Grazie mille.-
-Prego, non...non sei arrabbiata?- Quella volta fu lui a sgranare gli occhi come un bambino.
-Perché dovrei essere arrabbiata? Mi stai dando questa fantastica occasione di viaggiare per l'America e non potrei mai ringraziarti abbastanza.-
-Alesha...- Non seppe cosa rispondere, l'ultima cosa che si sarebbe aspettato di sentire era quella.
-Vado a prendere la mia borsa, oggi rimani qui?- Domandò speranzosa, di solito andava sempre via, lasciandola con un uomo che la seguiva ovunque e Ryan, 'scappo per lavoro' diceva sempre, ovviamente le persone con cui aveva parlato le avevano detto un po' di cose, false secondo lei, come dell'esistenza di un rapporto intimo tra i due o anche di parentela!
Non aveva risposto quando le era stato detto, si era limitata ad andare a chiedere a Justin se fosse vero, ma lui l'aveva assicurata al massimo, dicendole di non ascoltare quelle fesserie.
-Sì, è l'ultimo giorno che stiamo qui e organizzano una festa per noi. Pochi giorni fa quando eravamo al Grand Canyon mi ha chiamato un amico qui in California e me ne ha parlato, sarà in spiaggia.-
-Devo venire anche io? Preferirei stare a casa a leggere.- Ryan fece un verso strano, scuotendo la testa, quando mai preferiva un libro ad una festa?
-Per favore, è la prima ed ultima festa.- Fece gli occhi dolci, convincendola subito.
-In cambio però voglio la fetta di torta al cioccolato che tieni nascosta nella nostra camera d'hotel.-
-Mi stai ricattando?- Iniziò a mordersi il labbro inferiore, divertito dalla situazione, anche quello in lei era cambiato, provava a seguire una dieta, non era più come prima, però a volte si lascia cedere alle tentazioni.
-Sì, rovini la mia dieta portandomi tutto quel cibo ogni volta, sono grassa.- Sospirò, toccando la pancia, si riuscivano ad intravedere due rotolini di ciccia tramite il body aderente.
-Devi mangiare, sono solo i soliti cinque pasti giornalieri, và a cambiarti, se ne stanno andando tutti, ti aspetto fuori.-
-Va bene.- Si allontanò da lui, ma venne bloccata da un ragazzo del suo stesso gruppo.-Hey Alesha, cosa ne dici di pranzare insieme oggi?- Aveva provato a chiederglielo anche giorni prima, ma era impossibile perché aveva sempre persone attorno.
-Beh, io non lo so, penso di sì.- Si passò la mano tra i capelli, arrossendo, ancora nessuno le si era avvicinato per chiedere una cosa simile e si sentiva bene, significava che almeno un pochino era attraente, nonostante non le piacesse il ragazzo.
-No, Alesha deve pranzare con me oggi.- Justin comparì dietro di loro, alquanto irritato.
-Oh, domani?- Ripropose sperando in un sì.
-Domani partiamo, non è vero?- Domandò Alesha alzando lo sguardo su Justin, il quale le sorrise, toccandole il naso.-Sì, domani mattina.-
-Okay, allora nulla, ci sentiamo.- Si sporse per baciarla sulla guancia , ma fu tirata indietro dal biondo accanto a lei.
Alesha abbassò lo sguardo, deglutendo rumorosamente, forse quel che pensava era reale, a lui piaceva lei..... Allora come mai aveva sentito da Ryan che c'era già una certa Erika nella vita sentimentale di Justin? Non voleva rovinare la loro relazione provandoci con lui.
-Penso che tu sia stato scortese Justin.- Lo rimproverò appena furono da soli.
-Scortese? Ti stava dando fastidio.- Incrociò le braccia al petto, spostando lo sguardo da lei al muro.
-Incrociando le braccia al petto stai dimostrando un atteggiamento di chiusura, giù.- Gli fece separare le braccia, inclinando le testa per guardarlo negli occhi.-Guardami.- Sorrise quando ottenne tutta la sua attenzione.-Sarei uscita con quel ragazzo solo per educazione.-
-Davvero?-
-Sì, davvero, mi sarebbe dispiaciuto dirgli di no. Ora dovrei davvero andare, a dopo.- Disse prima di correre via.
-Non l'avevo mai vista arrossire prima.- Commentò Ryan avvicinandosi a lui.
-Nemmeno quando ha perso i pantaloni davanti alla televisione.- Aggiunse subito dopo.
-Dio, Ryan, non me lo ricordare, è scoppiata a ridere come una cretina.-
-La cosa più buffa però è stata la tua di faccia, sei subito corso a coprirla.-
-Era il matrimonio di Susan, la sorella di mia madre! Vedi un po' tu se Alesha sarebbe dovuta rimanere in mutande.-
-E' stata una scena stupenda, adoro quella ragazzina.-

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