I'm the daughter of Justin Bieber.
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'
11/04/2014
La vita è una mancanza continua : di sonno, di soldi, di tempo, di qualcuno.
(alemarsia)-Finalmente! Ce ne avete messo di tempo.- Pattie alzò gli occhi al cielo, sporgendosi per dare un bacio sulla guancia a suo figlio, ignorando di proposito Alesha.
-Mamma, non mi aspettavo di trovarti davanti a casa mia, in realtà avevo deciso di stare da solo con Alesha.- Ammise avvolgendo il braccio attorno al fianco della ragazza. Quest'ultima inarcò le sopracciglia , incuriosita da quella figura femminile, sapeva di averla già vista, ma dove?
-Come sempre.- Disse con un certo disprezzo.-Entriamo e offri qualcosa di caldo a tua madre.-
Entrarono tutti e tre, permettendo ad Alesha di fare un veloce giro della sua nuova casa, le piaceva, era grande e le trasmetteva un certo senso di familiarità.
-E' davvero bella casa tua uhm?-
-Sì.-.Sospirò, prendendo la foto incorniciata posta sopra un mobile in salotto, ritraeva lei e Justin sorridenti di fronte a quella villa, sembravano davvero felici. Dopodiché spostò lo sguardo sulle altre foto, erano tutte simili, sorridevano e si abbracciavano con uno sfondo diverso ogni volta, dovevano aver viaggiato molto, ma una in particolare attirò la sua attenzione.
L'afferrò, avvicinandola di più al suo viso, si stavano baciando, sulle labbra. Spalancò la bocca, sorpresa, magari stavano insieme tempo prima e non aveva avuto il coraggio di buttare le fotografie.
O le stava semplicemente mentendo, doveva saperne di più.
Fece un respiro profondo provando a ricordare guardando l'immagine, era più semplice rispetto alle altre, come sfondo c'era una stanza, forse la sua o forse no; il biondo la teneva sopra le sue ginocchia, mentre stringeva un orsacchiotto contro il petto e si stavano baciando apparendo alquanto divertiti.
-Tesoro! Puoi portare alla nonna qualcosa da bere per favore?- Urlò Justin cercandola con lo sguardo attorno a lui, non l'aveva nemmeno vista andare via.
-Alla nonna?- Ripeté aggrottando le sopracciglia.-Non mi sembra così vecchia, non essere offensivo.- Lo rimproverò andando in cucina per preparare del thè caldo.
Pattie scoppiò a ridere nel vedere la faccia scioccata del figlio, scuotendo la testa.
-Justin tutto questo è ridicolo, dille la verità e facciamola finita dai.-
-Il medico ha detto che le farebbe troppo male, non voglio che lei stia male mamma.-
-Beh, magari starà più male dopo averlo saputo.- Sbuffò, posando lo sguardo sulla sua collana di diamanti.-Senti Justin, ho bisogno di parlarti di una cosa.- Iniziò rigirandosi i capelli tra le mani.
-Prima mamma volevo chiederti di mantenere il silenzio con Alesha, lei è la mia migliore amica okay? Non devi dirle che è mia figlia.-
-La tua migliore amica? Non è banale?-
-Lo so, ma per ora lei ci crede, ma non ci vorrà molto prima che lei cerchi su internet o chieda in giro, è questo il problema, non so cosa fare.-
-Togli il wi-fi da questa casa, rompile il telefono, seguila quando devi uscire, non lo so Justin, però Alesha non è mai stata molto furba, vedrai che non lo saprà.-
-Vedrò di seguire i tuoi consigli, grazie mille.- Disse sarcastico.-Tu come stai?-
-Bene, Jaxon è un po' difficile da controllare, non fa i compiti e si porta una ragazza diversa ogni notte, soprattutto da quando ha rotto con Alesha.-
-Perlomeno non lo ha illuso e ha fatto bene, non era innamorata di lui.-
-Per fortuna.- Commentò facendosi aria al viso con la mano, non avrebbe mai desiderato vedere Jaxon e Alesha insieme era convinta che lo avrebbe rovinato.
-Dimmi quello che dovevi dirmi prima comunque.-
-Allora...ho visto alcune cose che mi hanno fatta pensare e.....-
Alesha entrò in salotto, interrompendola.-Ecco a lei.- Fece un sorriso a Pattie poggiando il vassoio sul tavolino di vetro di fronte a loro.
Justin sgranò gli occhi nel vedere con quanta precisione aveva fatto tutto, posizionando sul vassoio una teiera, la zuccheriera con lo zucchero in zolletta, la lattiera, un piattino con fettine di limone e tre tazze, piattini, posatine e tovaglioli bianchi in lino, nemmeno sapeva di avere quelle cose in cucina. Aveva anche messo alcuni piattini riempiti con dei dolcetti e dei salatini.
-Grazie.- Rispose Pattie altrettanto stupita da quella gentilezza, osservandola versare il tè nelle tazzine.-Ho saputo della tua perdita di memoria, mi dispiace molto.- Disse cercando di nascondere un sorriso.
-Sì...e mi fa male spesso la testa, è così sgradevole.- Andò a sedersi vicino a lei, toccandosi la fronte con la mano destra.-Lei come sta?-
-Bene, nessun incidente o robe simili, sono tornata qui prima di voi perché eravate ancora in tour.-
-Mamma, io e Alesha siamo davvero stanchi e vorrei che si riposasse, quindi...ciao.- Disse facendo un gesto maleducato con la mano.
-Justin!- Sibilò spalancando gli occhi.-Io non sono stanca, può rimanere con me a parlare, a me farebbe piacere conoscerla.-
Il ragazzo dagli occhi color nocciola alzò gli occhi al cielo.-Allora io esco a sistemare alcune cose, rimani a casa Alesha, okay?- Si chinò, baciandola sulla sua fronte.-Ti voglio bene e....scusa.- E se ne andò, lasciandole da sole. La ragazza arrossì, non trattenendo un sorriso imbarazzato, era così dolce con lei, pareva amarla per davvero a volte, riusciva a farla stare bene solo con un gesto.
-Alesha devo dirti una cosa importante.- Pattie afferrò il suo braccio, stringendo forte, non sapeva se dirglielo sarebbe stata la cosa giusta, ma doveva farlo se voleva che suo figlio stesse bene per davvero.-C'entra con la foto che sei rimasta a guardare prima, ti sei chiesta cosa significa quel bacio vero?- Non voleva farlo per davvero, ma su quel fatto non avrebbe mai chiuso gli occhi, doveva parargliene e risolvere quel grave problema.
-Sì.- Mormorò contenta di poter sentirsi dire la verità.
*.*.*
-No! Voglio andare via, per favore, mi lasci andare.- Alesha prese una borsa, infilando dei vestiti a caso, voleva solo scappare in quel momento.
-No, Justin capirà che te ne ho parlato, è mio figlio, per favore lascia stare.- Pattie non sapeva più cosa fare, non si aspettava quel genere di reazione da parte sua, pensava che lo avrebbe ascoltato.
-Ma lui lo farà di nuovo!- Esclamò terrorizzata.-Mi lasci andare o mi porti via con lei.-
-Non posso, dobbiamo agire con calma come ci siamo dette prima.- Il suo piano stava cadendo a pezzi, Alesha avrebbe dovuto mantenere il controllo e accettare di fare finta di nulla per un po', non reagire in quella maniera.
Il rumore dei passi fuori dalla sua stanza la fece spaventare ancora di più, stava arrivando da lei, voleva farle di nuovo male come aveva detto Pattie.-Ho paura.-
Fu in quell'istante che Justin entrò, sorridente.-Ciao.- Si passò la mano tra i capelli, avvicinandosi alla figlia.-Cosa state facendo?-
Alesha fece un passo indietro, scuotendo la testa.-Per favore, non farmi niente.- Lo supplicò, iniziando a piangere.
-Cosa? Alesha ma che ti prende?- Provò di nuovo ad avvicinarla a lui, ma fu subito respinto.-Ti prego, per favore, non mi toccare.- Balbettò senza smettere di singhiozzare, aveva paura di lui, le aveva mentito e le aveva fatto del male, forse l'incidente era stato causato proprio da Justin.-Voglio andare via da qui.-
-Non ti toccherò, però dimmi cosa è successo, per favore.- Ferito nel vederla così spaventata spostò lo sguardo sulla borsa preparata in precedenza.-Vuoi andare via davvero?-
-Sì.- Rispose tirando su col naso.
-Alesha, hai preparato la borsa...senza il tuo buggy bear.- Disse indicandoglielo.
-Buggy bear?- Presa alla sprovvista provò ad asciugarsi il naso con la mano con lo sguardo su di lui.-Cos'è?-
-Il tuo orsacchiotto.- Si addolcì, sperando di convincerla a restare, non poteva perderla per un motivo che nemmeno conosceva.
-Sono grande, non mi serve un orsacchiotto.- Non lo guardò nemmeno, ricominciando a mettere i vestiti nella borsa.
-No...io, per favore principessa, ti prego ascolta, non so cosa ti ho fatto, ma non puoi andartene.- Andò nel panico, cercando un modo per fermarla, sua madre era svanita da quando era iniziato tutto e voleva assolutamente sapere cosa le aveva detto per farle avere quella reazione eccessiva.
-Vuoi tenermi qui per farmi del male? No, non voglio questo per me, non so chi sono e non so cosa faccio qui, però me ne devo andare.-
-Non ti voglio fare del male! Non ti ho mai fatto del male!- Alzò la voce, prendendole la mano destra.-Non ti farei mai del male, ti prego, credimi Alesha, per favore.- Chinò il capo, poggiandolo sopra la sua spalla.-Cosa ti ha detto mia madre? Ho bisogno di saperlo- Mormorò piano, al suo orecchio.
-Tu..tu hai abusato più volte di me.-Autrice:
Si lo so, sono in ritardo e questo capitolo è corto, ma mi serviva per far accadere alcune cose più avanti, diciamo che è di passaggio; amo leggere tutti i vostri commenti, mi spronano a continuare, grazie mille!
Ps. Non ho assolutamente nulla contro Pattie, so che è una donna buona nella vita realtà ma questa è solo una storia, come scrivo sempre ad ogni inizio capitolo non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo' haha
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I'm the daughter of Justin Bieber.
FanfictionAlesha, una ragazza di 17 anni, piomberà nella vita del famoso cantante Justin Bieber, suo padre. Non è la solita storia, provate e passate a leggera... Tratto dal primo capitolo: -Wilson dove mi manderà?- Chiese col tono di voce più preoccupato che...