I'm the daughter of Justin Bieber.
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'04/01/2014
-Tua figlia?- Domandò in un mormorio Jaxon.-Sul serio?-
Alesha non potè evitare di alzare gli occhi al cielo.-Non sono sua figlia.- Sputò fuori senza pensarci troppo.
Tutta l'attenzione in quel momento cadde completamente su Alesha. Aveva seriamente detto quelle parole?
-Cioè, io non volevo dire questo.- Balbettò insicura. Jaxon gli sorrise dolcemente, capendo quel suo commento iniziale. Non si sentiva la figlia di Justin perchè l'aveva ''persa''.-Lascia perdere, vieni, mi piacerebbe conoscerti meglio.- Lei, precedentemente in imbarazzo, sorrise, stringendo la mano di quel ragazzo biondo platino per mano.
Andarono a sedersi sul divano senza smettere di guardarsi dritto negli occhi. -Quanti anni hai?- Chiese incuriosito.
-Diciassette, ne compio diciotto a dicembre. Tu?- Si avvicinò, per avere una migliore visuale del suo viso perfetto.
-Diciassette e ne compio diciotto ad Agosto. A quanto pare sei più piccola.-
Alesha sbuffò.-Soltanto di qualche mese e non sono piccola.-
Justin e nonna Pattie osservavano la scena quasi sconvolti, potevano notare fin da lontano il feeling che si era creato tra i due così decisero di intervenire.
-Alesha non ci hai raccontato dov'eri di preciso quando ti sei persa.- Pattie andò a intrufolarsi tra i due,i quali non si erano accorti di niente.
Tutti, incuriositi da quel possibile racconto, si sedettero attorno a loro, attendendo delle risposte.
-Francia.- Rispose distogliendo lo sguardo da Jaxon, per portarlo su Justin.-Un posto sperduto della Francia.-
-Ma come, Selena non ti doveva portare dai genitori?- Chiese Jeremy aggrottando la fronte. Lui era quello meno legato ad Alesha per il semplice fatto che non stava molto assieme a Justin,era suo padre, ma aveva divorziato da Pattie quando lui era ancora piccolo, quindi Alesha non aveva idea di chi fosse Jaxon e lui contraccambiava.
-Ha cambiato idea all'ultimo.- Disse facendo spallucce.-Non ricordo molto, diceva soltanto che non mi sarei dovuta preoccupare e sarebbe andato tutto bene.- Portò la mano sulla fronte, chiudendo un attimo gli occhi, ripercorrendo il momento prima della partenza.Flashback:
-No, no, no, io non lascio il mio papà.- Gridò Alesha attaccandosi il più possibile alla gamba di Justin.
-Alesha stai peggiorando le cose e tu Justin la finisci di piangere come un bambino!?- Gridò Selena in preda ad una delle sue crisi di nervi.
Justin si limitò a tirare su col naso e scuotere la testa.-Non sono d'accordo con la tua scelta Selena, farai soffrire entrambi.-
-Dio, sarà solo per qualche fottutissimo mese, nessuno dei due morirà in questi giorni.-
-Mi stai chiedendo di lasciare la persona che per me conta di più al mondo, non lo trovo giusto.- Prese Alesha, portandosela tra le braccia.-Lei è tutto ciò che mi rimane.- Concluse, accarezzando la bambina per farla smettere di piangere.
-Ne abbiamo già parlato, starà su in montagna per un po', poi la potrai rivedere.-
Il biondo sbuffò, continuando ad abbracciare Alesha.-Ho paura di perderla.-
-Non la perderai.-Fine flashback.
-Com'è che... s'è ne andata?- Osò chiedere Lexy, sperando di non averla messa a disagio.
Lo sguardo di Alesha vagò su ognuna delle persone in stanza chiedendosi sempre più frequentemente.. ''Perchè loro non c'erano stati?''
Si soffermò su suo padre, prima di parlare.-E' affogata, di fronte ai miei occhi.- Justin ricambiò quello sguardo, freddo e privo di emozioni chiedendosi soltanto una cosa.
Come ha fatto ad affogare... Selena aveva scordato come si facesse a nuotare?
-Vabbè, basta con questi discorsi deprimenti e facciamo qualcosa di più divertente.- Propose Pattie sorridente.
-Alesha, perchè non ci canti qualcosa?- Intervenne Chaz, ricordando la bambina piccola che amava cantare.
-No, non so cantare e non ci tengo a farlo.- Contrariata scosse la testa, piantando i suoi occhi verdi in quelli neri come la pece di Chaz.
Quest'ultimo deglutì, sorprendendosi di quello sguardo glaciale.-Ok... allora, Justin? Tu proponi qualcosa?-
L'uomo sbuffò, portandosi la mano tra i capelli.-Umh...un gioco? che ne so, per me è uguale.-
-Facciamo il karaoke!- Esclamò Ryan accendendo la televisione.
-Scusate.- Mormorò Alesha prima di alzarsi per andare in bagno. Odiava quella situazione, dove era lei al centro dell'attenzione. Respirò profondamente, posizionandosi di fronte lo specchio e cominciò a sciogliere la treccia che portava. La infastidiva.
-Deve capitare sempre tutto a me.- Cominciò a parlare da sola, lo faceva spesso quando era nervosa.
-Alesha è tutto ok?- Justin, accorgendosi del turbamento della figlia l'aveva seguita fino al piano di sopra, ma non gli sembrava più una buona idea.
-No.- Sputò fuori armeggiando di continuo coi capelli.
-...e scommetto che non mi dirai il motivo vero?-
-Già.-
-Ok...allora, ti piacerebbe rimanere a dormire qui?-
La ragazza sgranò gli occhi.-Preferirei tornare a casa a piedi piuttosto che rimanere un minuto in più con tutta quella gente falsa.-
Justin aggrottò la fronte, si voltò e chiuse a chiave la porta del bagno, prima che qualcuno potesse intromettersi nella loro possibile discussione.
-Gente falsa?- Chiese incuriosito da quelle parole.
Alesha annuì, cercando di dare un aspetto decente ai suoi capelli.-Non credo che io gli sia mancata per davvero, lo dicono soltanto perchè parlano di me ovunque.- Disse convinta dei suoi stessi pensieri.
-Non è vero, loro ti vogliono bene.- Rispose avvicinandosi maggiormente.
-In tutti questi anni ho capito che nessuno di voi mi ha amata veramente e penso sia inutile darti la motivazione.- Concluse facendo spallucce. Si diede un ultima e veloce occhiata allo specchio prima di aprire la porta ed uscire, lasciando Justin interdetto.
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I'm the daughter of Justin Bieber.
FanficAlesha, una ragazza di 17 anni, piomberà nella vita del famoso cantante Justin Bieber, suo padre. Non è la solita storia, provate e passate a leggera... Tratto dal primo capitolo: -Wilson dove mi manderà?- Chiese col tono di voce più preoccupato che...