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I'm the daughter of Justin Bieber.

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

Se abbraccio il mio rivale è solo per soffocarlo.
(Jean Racine)

-Mi sembri un ragazzo alquanto giovane per stare qui.- Una donna dai lunghi capelli castani si avvicinò al ragazzo in divisa verde, sorridendo.
-Un bel ragazzo giovane non può fare volontariato?- Ricambiò il suo sorriso, passandosi la mano tra i capelli neri. La gente attorno a loro era molta, natale era il mese preferito dei senzatetto, potevano avere dei pasti gratis senza fare nulla e molti erano i volontari che volevano dare una mano a servire e preparare i pasti.
Ryan era negato in cucina, quindi si era proposto di servire ai tavoli così da avere crediti extra con sua madre, sarebbe stata fiera di lui. Dopo aver compiuto i diciott'anni lei gli aveva detto di iniziare a fare qualcosa per gli altri e per se stesso.
-Un bel ragazzo uhm? E' bello che tu lo sappia.- Ridacchiò, sentendosi come un'adolescente in piena crisi ormonale. Era sempre stata attratta dai ragazzi più giovani, molto probabilmente perchè suo marito non le dava molte attenzioni, limitandosi a bere birra seduto sul divano e ruttare in maniera grossolana; la decisione più sbagliata che aveva preso in tutta la sua vita fu proprio quella, sposarsi a 23 anni.. l'aveva fatta soffrire in quei due anni, ma non avrebbe mai voluto divorziare, sua madre ci sarebbe rimasta malissimo e non voleva deludere più nessun altro.
-Infatti, l'autostima è molto importante.- Parlò senza smettere di servire la lunga fila di fronte a loro.-Lei come si chiama?- La guardò con la coda dell'occhio, notando subito i suoi grandi occhi verdi.
-Non mi dare del lei, ho 25 anni per l'amor del cielo!- Esclamò scatenando la sua risata.
-Scusami, è colpa di mia madre, mi costringe sempre a dare del lei a chiunque.- Spiegò facendola ridere.-A che ora finisci il turno?- Domandò dopo alcuni minuti di silenzio tra loro.
-A mezzanotte, se vuoi possiamo tornare a casa insieme.- Propose emozionata all'idea di farsi un nuovo amico, in pochi la calcolavano, sia per la fede nuziale al dito che per la sua reputazione da 'pazzoide', chiunque la conoscesse sapeva dei suoi seri problemi mentali.
-Mi farebbe molto piacere.- Il suo sguardo cadde sull'orologio, mancava ancora mezz'ora e dopo avrebbero finalmente finito di lavorare.
-.-.-.-.-.-.-
-Quindi ti chiami Maya Turner, hai 25 anni, sei sposata da due anni e il tuo matrimonio sta andando in fallimento?- Domandò camminando accanto a lei, quella donna lo ispirava molto nonostante l'avesse appena conosciuta. Era sexy, una terza di seno e un sedere prosperoso, appariva sicura di sé e simpatica.
-Esatto, conosci tutto di me ed io nulla di te, perché non ti ho mai visto?-
-Mi sono appena trasferito con mia madre, i miei hanno divorziato e....- Si bloccò dal parlare, inciampando su un sasso sporgente, le sue figure di merda non potevano capitare in un momento peggiore.
-Oddio Ryan!- Si inginocchiò per arrivare alla sua altezza, toccandogli il viso.-Stai bene?-
-Uhm..io, sì, mi dispiace.- Arrossì, rialzandosi con il suo aiuto.-Sono sempre così imbranato, anche di fronte ad una donna bella come lei.- Ammise grattandosi la nuca con la mano sinistra, evidentemente in un forte stato d'imbarazzo.
-Smettila di darmi del lei, ti prego.- Lo supplicò prima di scoppiare in una fragorosa risata appena una goccia di pioggia le cadde sul naso.
-Perché ridi?- La guardò stranito, inclinando la testa verso destra, solamente dopo vario tempo capì, stava iniziando a piovere e anche tanto.-Adesso dove andiamo?- Domandò spalancando gli occhi, non era intenzionato a stare sotto la pioggia a lungo per prendersi un raffreddore o magari l'influenza.
-Ci mettiamo a correre fino a casa mia, abito qui vicino e appena smette torni a casa.-
Gli strinse la mano, cominciando a correre verso la destinazione prestabilita.
-Okay.- Ricambiò il sorriso, era una donna un po' strana, ma le piaceva, ispirava un senso di sicurezza in lui. A scuola era solito essere il buffone della classe, si divertiva a fare lo stupido e a fare ridere tutti, con le ragazze non era il massimo, ma aveva almeno la sua personalità.
-Dai! Non pensare troppo.- Continuò a ridere, spingendolo a seguirla a casa sua. Decise di farlo, fidarsi e seguirla fino a casa sua, nonostante non conoscesse nulla di lei, poteva anche essere un'assassina, una psicopatica....
Una volta arrivati a casa sua, bagnati fradici, Ryan si sentiva sempre più a disagio e se avesse incontrato suo marito? L'avrebbe picchiato? Beh, certo non avevano fatto nulla di male, tuttavia trovarsi uno sconosciuto a casa assieme alla moglie non sarebbe stato il massimo.
-Giuro di essere una persona normale, no, forse non proprio normale, ho vari problemi ma non voglio farti assolutamente nulla, voglio solo qualcuno con qui parlare.- Aveva notato il suo disagio nell'entrare nella sua umile casa, inizialmente aveva pensato fosse perché si aspettava di più dal suo appartamento visto quanto era piccolo, conteneva un salotto collegato alla cucina, un bagno ed una camera da letto.
-Dov'è tuo marito?- Domandò togliendosi sia le scarpe che la giacca, sentiva la voce di sua madre ripetergli in testa ''Non lanciare le tue cose in terra''.
-E' dai suoi per natale, non tornerà fino a lunedì.- Spiegò seguendo l'esempio del suo ospite.
-Oh...ti ha lasciato a casa da sola?-
-Sì, capita spesso, non mi guardare come se ti facessi pena. Luke è fatto così.- Sospirò, andando verso il bagno.-Fai come se fossi a casa tua, vado a farmi una doccia veloce.-
-Grazie.- Decise di prendersi quella pausa di circa venti minuti per pensare a quello che stava facendo, era a casa di una donna sposata e provava per lei molta attrazione fisica, quello che lo preoccupava di più forse era il fatto che non sembrasse una 'ok' era...era strana, qualcosa gli diceva di andarsene e lasciare stare, ma voleva farlo, desiderava rischiare, nel frattempo non riusciva ad evitare di sentirla cantare delle cose strane.
''La barca affonda, ma poi risale. Noi mangiamo, ma poi truffiamo. Elisa balla, e poi si sballa. La mia pazzia è solo teoria, tu...vattene via.''
''Credo che tu abbia fallito, dovresti saperlo amico. Tra noi due non c'è più niente, non fare l'insolente. Questo è un addio, ma ricorda, che ci sarà dio.''

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