I'm the daughter of Justin Bieber.
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'
12/04/2014
Chi ha inventato il peccato ora specula sulla bonifica dei sensi di colpa.
(emagua, Twitter)Alesha sospirò, lasciandosi scivolare sopra il corpo di Justin sdraiato sul divano, intento a guardare la televisione.-Mi dispiace.- Borbottò per la decima volta in quella serata.-Non volevo che tu finissi in carcere a causa mia.-
-Non fa niente Alesha, non è stata colpa tua, ora siamo fuori, a casa.- Non era mai stato così contento di vedere sua figlia quando era entrata nel tribunale per difenderlo da tutte quelle bugie sul suo conto. L'unica cosa strana era quel ragazzino accanto a lei, se ti ci mettevi d'impegno potevi notare le somiglianze, ma qualcosa non lo convinceva e se fosse stato un truffatore?
Non aveva ancora posto quelle domande ad Alesha, visto l'emozione che aveva provato nel riaverla tra le sue braccia.-Perché Pattie mi ha detto quelle cose?-
-Lo credeva davvero, pensava che io ti obbligassi a fare sesso, ma quello che hai detto in tribunale le ha fatto cambiare idea, mi ha chiesto scusa.-
Alzò lo sguardo su di lui, poggiando il mento sul suo petto.-La perdonerai?-
-Per ora non voglio che si avvicini ne a te ne a me, com'è la situazione coi paparazzi?- Prese una ciocca di capelli tra le dita sorprendendosi di quel biondo cenere, non se lo sarebbe mai aspettato da lei, benché le stesse bene e appariva più grande.
-Sono sempre fuori casa, prima non era così, li trovo ovunque.- Ammise con sguardo basso.
-Ho visto che parteciperai al The Ellen DeGeneres Show, come mai questa decisione?- Pensava non amasse stare di fronte alle telecamere.
-Sto cercando di fare carriera nel mondo dello spettacolo.- Si tirò su, seria più che mai.-Ho scoperto che è davvero bello e guadagno tantissimi soldi!- Ed ecco che era tornata la sua piccola bambina ingenua.
-Alesha, lo so che guadagni molto.- Si preparò per farle un discorso su quel mondo così diverso da come lo immaginava lei.-Ma devi anche pensare a quanto sarà difficile andare a scuola e nel frattempo lavorare per una serie tv. I media ti staranno addosso, i paparazzi saranno ovunque.- Si mise a sedere, adagiandola sulle sue ginocchia.-Non penso tu sia pronta a questo.-
-Si che lo sono e tu mi starai vicino! E anche Cleve.- Annuì entusiasta, portandosi le mano in bocca.
-A proposito di quel ragazzo, dov'è?-
-In camera mia, perché?-
-Chiudi un po' gli occhi, dovrebbero farti male.- Strofinò il naso contro il suo, divertito.-Perché non mi fido, come fai a sapere che è effettivamente tuo fratello?-
-Io lo so, me lo sento qui.- Si toccò il petto, facendo un sorrisino che Justin non riuscì a capire.-Alesha, potrebbe essere un truffatore, magari è qui per i tuoi soldi, hai notato che è comparso solo ora? Quando le cose tra di noi andavano male?-
-Doveva venire qui comunque, io mi fido e poi papà lo conosce.-
-Luke non sa che è qui.-
-Beh glielo dirò io, faremo una video chat con lui, è suo figlio, può riconoscerlo.- Si rabbuiò al pensiero di essere stata presa in giro, ci sarebbe rimasta malissimo.
-Okay, però non fare il broncio.-
Alesha sorrise, sbadigliando rumorosamente.-E' tardi, io vado a dormire tu no?-
-Mmh, voglio stare qui da solo per un po', a guardare cosa dice la televisione su di noi.- Controllò l'ora dell'orologio da comodino: le 2:15 del mattino.
-Io una volta ho letto i commenti sotto ad una nostra foto e mi sono messa a piangere perché mi hanno offesa, però adesso sono cresciuta.- Disse facendo scoppiare a ridere Justin.-Sei cresciuta? Ci conosciamo solo da quattro mesi.-
-Oh...quattro mesi.- Realizzò seriamente sorpresa, pensava fosse passato molto più tempo da quando era andata a vivere da lui.-Sono pochi.-
-Sono stai i quattro mesi più belli da quando vi ho perse, lo sai?- Mormorò con gli occhi bassi.-Ti voglio bene.-
-Però togliendo il mese in cui non ricordavo nulla sono tre, sono pochi Justin, ti conosco da pochissimo.-
-A proposito Alesha non ti ho ancora ringraziato per aver preso la pallottola al mio posto, anche se hai fatto una grandissima cazzata.- Lo sguardo si rabbuiò a quel pensiero, se l'avesse lasciata in macchina ad aspettare non le sarebbe successo niente, invece aveva una brutta cicatrice sulla spalla.
-Stava per prendere te e ti avevo promesso che ti avrei protetto in bagno, te lo ricordi?-
Lui annuì, chiudendo un attimo gli occhi per ricordare.
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I'm the daughter of Justin Bieber.
FanfictionAlesha, una ragazza di 17 anni, piomberà nella vita del famoso cantante Justin Bieber, suo padre. Non è la solita storia, provate e passate a leggera... Tratto dal primo capitolo: -Wilson dove mi manderà?- Chiese col tono di voce più preoccupato che...