Prologo.

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                                                      I'm the daughter of Justin Bieber.

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

-I...io non capisco.- Mormorò la ragazzina passandosi una mano tra i capelli.

-Non ho fatto niente, ero soltanto ad una festa con degli amici!- Il panico cominciò a impossessarsi di lei, forse quella volta aveva esagerato, insomma, era scappata dalla casa di accoglienza, si era intrufolata ad una festa ed aveva fatto utilizzo di alcune droghe.

-Mi dispiace, sai quanto tengo a te Alesha e dire che mi stavi così simpatica.- Mormorò tristemente il poliziotto che aveva seguito tutti i suoi casi.

Ora come ora potevano ritenersi grandi amici.

-Uffa, dove mi porterete? In un orfanotrofio no.... riformatorio, carcere minorile?-

Lui scosse la testa.-No, non sarà niente di tutto questo, lo sai anche tu che non serve a niente mandarti lì, lo abbiamo già fatto.-

Alesha abbassò lo sguardo, mordendosi nervosamente il labbro.

-Quindi...se non sarà niente di tutto questo dove finirò?-

Il detective Wilson si sedette su una delle due sedie attorno al piccolo tavolo bianco, dove era solito interrogare i sospettati di qualche crimine.

A quel punto la ragazzina capì che c'era qualcosa che non andava. Non la guardava mai in quel modo.

-Wilson dove mi manderà?- Chiese col tono di voce più preoccupato che potesse avere.

-Mi dispiace...so che hai sempre voluto evitarlo, ma dobbiamo, tuo padre deve prendere le sue responsabilità.-

Sgranò gli occhi e sentì il suo cuore perdere un battito.

-No, no, giuro che non mi drogherò più, non ruberò più nulla, me ne starò buona ma non mandarmi da Bieber, ti prego.- Supplicò con le lacrime agli occhi.

In pratica, Alesha era la figlia adottiva della grande Selena Gomez e del mitico Justin Bieber.

All'età di 4 anni, era stata abbandonata in un orfanotrofio, dopodiché non appena ebbe compiuto gli otto anni, due giovani ragazzi decisero di adottarla.

Selena e Justin per l'appunto, 20 e 18 anni.

Poi qualcosa andò male.
Avendo corso troppo non riuscivano a stare a casa con la bambina mentre avevano una carriera discografica in corso, non si amavano più come prima e c'erano anche altre mille ragioni.

Dopodiché a Selena venne l'idea di lasciare la bambina nella casa in montagna, così che i suoi genitori, che vivevano lì, l'accudissero.
Purtroppo ci fu un incidente, la giovane donna morì e la ragazzina fu data per  persa.

Justin da quel momento non ne volle più sapere di lei, non voleva avere niente a che fare con la sua vecchia vita, così non fece altre ricerche. Continuò a cantare e a far sempre più successo.

Alesha invece fu salvata da un boscaiolo, il quale la portò via con lui, per una nuova vita del tutto diversa dalla vecchia.

Andò avanti così, sino a che il boscaiolo, che lei considerava suo padre per averla salvata, morì, quando aveva 16 anni.

Si ricordava le sue ultime parole come se fosse stato ieri:

'Mi raccomando tesoro, fai la brava, innamorati del ragazzo giusto e fatti valere'.

Alesha non gli diede retta, non diede retta a nessun altro e partì da sola, con le poche cose che gli rimanevano in California, dove divenne amica di ragazzi fuori controllo, i quali fumavano, si drogavano e bevevano senza sosta.

Pensavano solo a divertirsi in poche parole e lei faceva parte di quel gruppo, fino a quel momento, sino ai suoi diciassette anni.

-Forse sarò licenziato per non averti portata subito da lui quando ti avevo riconosciuta, soltanto.... tu non volevi, e mi facevi una gran pena, ma ora è il momento, hai diciassette anni, sei minorenne e lui è tuo padre.-

Lei sbuffò, trucidandolo con lo sguardo.-Non è mio padre.- Disse con un certo ribrezzo.

-I documenti dicono così, sta tranquilla però, a fine Dicembre compi diciotto anni, se ti trovi un lavoro e una casa, potrai benissimo andartene.-

-Ma siamo a Gennaio, non posso passare tutto questo tempo con lui, dio, è un cantante ventisettenne, non vorrà perdere il suo tempo con me.-

-Lo abbiamo già contattato...è molto felice di vederti.- Mentì, spostando lo sguardo dietro la ragazza.

-Non mentirmi, scommetto che non lo voleva, ma è stato obbligato, quindi ti prego...ti prego Wilson, preferirei il riformatorio....-

-Mi dispiace, ma deve andare così...la cosa positiva è che sarai ricca e famosa, non sei contenta?-

Scosse la testa.-Assolutamente no.-

I'm the daughter of Justin Bieber.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora