CAPITOLO 19- UN MOMENTO MERAVIGLIOSO
Il lunedì mattina, dopo il disastroso week-end al bowling con gli amici, l'ora di scienze sembrava interminabile. Sam pensava ancora alle terribili parole di Stefan, furiosa per tutto quello che le aveva detto. Alla fine della lezione, Ryan venne a distogliere l'attenzione dai suoi cupi pensieri, invitandola a studiare da lui per quel pomeriggio. Sam avrebbe potuto approfittare del giorno di chiusura del music-store e accettare la proposta. Era entusiasta all'idea di trascorrere qualche ora in sua compagnia per godersi la giornata senza badare a quei soliti tormenti che la rendevano grigia. All'uscita da scuola, tuttavia, fu colta di sorpresa proprio da Stefan, che sembrava essere venuto apposta per lei. Non appena la vide scendere le scale del Kennedy, le fece segno di salire in macchina. Sam si avvicinò alla sua vettura, ma non aveva intenzione di dargli retta.
<< Non verrò con te, Stefan.>> Gli disse arrabbiata.
<< Andiamo, Sam. Vuoi farmi bloccare il traffico?>> Stefan non si sarebbe spostato dalla strada finché lei non fosse salita in auto, così Sam fu costretta a dargli ascolto.
<< Che vuoi?>> Gli disse, non appena Stefan si rimise in corsa.
<< Lo scoprirai quando saremo arrivati.>>
Dopo qualche minuto si ritrovarono al garage delle prove, che a quell'ora era deserto.
<< Che ci facciamo qui?>> Chiese lei.
<< Cercavo un posto tranquillo per parlare e..Per chiederti scusa.>>
<< Dovresti chiedere scusa a Frankie e a Den. Hai ferito loro molto più di me.>> Disse Sam, cercando di rimanere indifferente di fronte al suo atteggiamento pentito.
<< Tranquilla, l'ho già fatto. Non abbandoneranno il gruppo.>>
<< Bene. Hai fatto il tuo dovere, Stefan. Adesso perché non mi lasci andare?>>
<< Dai, Sam. Non fare l'offesa.>>
Stefan si avvicinò con un'aria che Sam avrebbe ritenuto alquanto pericolosa. Conosceva quello sguardo, lo stesso che lui le aveva rivolto l'ultima volta, prima di baciarla. Non gli avrebbe permesso di farlo di nuovo, non dopo il trattamento che le aveva riservato quella sera al bowling. Stefan sembrò leggerla nel pensiero e, accarezzando il suo viso, le spostò i capelli per sussurrarle all'orecchio.
<< Lo sai che non pensavo davvero quelle cose.>>
<< Stefan, per favore, lascia perdere.>> Lo supplicò Sam, ma i suoi occhi erano già chiusi, pronti per lasciarla trasportarsi altrove. Stefan la baciò di nuovo, senza che lei potesse sottrarsi alle sue labbra, quasi come se ne fosse rapita. Sentiva il corpo rigido sciogliersi al calore del suo fiato tra le labbra e poi sul collo, quando lui prese a baciarla senza sosta. Sam avvertì un brivido che le fece venire la pelle d'oca e, per quanto fosse assurdo quello che stava per accadere, non desderava altro che accadesse. Stefan riusciva a percepire tutti i suoi pensieri e, senza dire niente, le tirò su la maglietta, facendo scivolare le dita sulla sua pelle candida. Solo in quel momento Sam divenne consapevole della realtà che stava vivendo e un colpo di agitazione arrivò a picchiare dritto nel suo petto. Si sottrasse alla presa di Stefan, che le cingeva la vita e con un rapido scatto si fece indietro.
<< Non posso.>> Disse a bassa voce, tenendo lo sguardo puntato a terra.
<< Credevo che volessi..>>
Sam scosse la testa.
<< E' che sono...Insomma, non ho mai..>>
Non ci fu bisogno di aggiungere altre parole. Stefan la guardò come non aveva mai fatto prima, ma lei non se ne accorse perché teneva ancora la testa abbassata per evitare il suo sguardo. Credeva che adesso lui avesse ricominciato a prenderla in giro e si pentì immediatamente di avergli svelato una confidenza tanto intima. Fu allora che Stefan si avvicinò ancora al suo corpo, così timido e puro, e quando lei sentì prendersi il mento tra le sue dita, fu costretta a guardarlo di nuovo negli occhi.
<< Non ridere di me, adesso..>> Lui non le lasciò finire la frase e, con un dito poggiato sulla sua bocca, le impedì di aggiungere altro.
<< Shh.>>
Sam restò in silenzio.
Stefan le accarezzò il viso con delicatezza e quel gesto riuscì a farle battere il cuore più forte. Un' inspegabile sensazione di sicurezza in quel momento, le fece pensare che non desiderava altro che affidarsi a lui, certa che non avrebbe mai potuto ferirla o farle del male. Non sapeva per quale motivo ne fosse convinta, dato che aveva di fronte lo stesso ragazzo meschino e villano di cui un attimo prima non avrebbe voluto affatto sentire parlare. D'altronde quello era Stefan: dannato nella sua imperfezione e adorabile in tutto ciò di cui lei non sapeva più fare a meno. C'era una ragione se ogni volta riusciva a tornare da lui, o a cercarlo, nonostante la profonda ostinazione del suo cuore che si impegnava a detestarlo in ognuna di quelle maledettissime volte.
<< Hai paura?>> Le chiese, mentre faceva passare le dita tra i suoi capelli. Sam scosse la testa e non perché non ne avesse davvero, ma perché era con lui e questo la faceva sentire al sicuro. Quella forte fiducia che Sam riponeva nei suoi confronti riusciva ad eccitarlo più di quanto facesse il suo corpo. Sentiva pulsargli dentro qualcosa di estremamente intenso, che andava ben oltre i sensi, qualcosa che lui stesso non si sarebbe mai aspettato di provare. La baciò ancora e questa volta più a lungo e più dolcemente di prima. Sam si lasciò trasportare dal bacio, come solo con Stefan sapeva fare, poi gli sfiorò il petto con le sue dita sottili, senza sapere esattamente da dove cominciare. Sentiva di desiderarlo con una smisurata passione ma aveva paura di fare qualche mossa sbagliata che avesse finito per rovinare tutto. Stefan la guardò con tenerezza, incantato da quel dolce imbarazzo che possedeva le sue guance arrossite. Non aveva mai visto nessuna ragazza emozionarsi così di fronte al suo fisico scolpito e adesso, finalmente, aveva trovato il senso di ciò che provava quando era con Sam. Non si trattava solo dell'elettricità dei loro corpi vicini, ma di un'emozione vera e intensa, qualcosa che gli faceva vibrare il cuore nel petto per sentirlo battere all'unisono con il suo. Prese le mani di Sam, ancora impacciate nel loro modo di agire e, delicatamente, le guidò lungo il suo addome, lasciandosi accarezzare dall'alto verso il basso, fino a renderle pronte per muoversi da sole, come lui le aveva appena insegnato. Solo allora le alzò di nuovo la maglietta, scoprendole il petto che adesso si muoveva in sincronia di un respiro affannato e sempre più carico di eccitazione. Stefan lo baciò, affondando le labbra prima nel suo collo, poi nelle cavità nascoste delle clavicole, fino a raggiungere le spalle che aveva scoperto con un lento movimento della mano, mentre abbassava piano la spallina del suo reggiseno. Sam tirava respiri profondi, ma lenti e chiudeva gli occhi, dimenticandosi di tutto quanto avesse intorno. Probabilmente a quell'ora Ryan era a casa sua ad aspettarla, ma lei non avrebbe voluto essere altrove. Riusciva a sentire soltanto le labbra di Stefan che correvano impetuose lungo ogni parte del suo corpo. Ad ogni secondo che passava, Sam desiderava quello di Stefan sempre più forte dell'attimo prima e, mantenendo sulle guance un tiepido imbarazzo, gli tirò su la t-shirt, scoprendo il suo petto nudo. Era ancora più bello di come lo ricordava da quella notte in cui aveva dormito da lui. Contornò con le dita i bordi del suo tatuaggio sul braccio muscoloso e robusto, poi lo baciò, inebriata dal suo profumo. Stefan la trascinò sul divanetto appoggiato alla parete nell'atrio del garage e si distese delicatamente su di lei. Sam si lasciò cadere e fece scivolare le mani lungo la sua schiena nuda, accarezzandogli le spalle larghe e vigorose. Qualche attimo dopo, i loro corpi si unirono come se fossero uno e Sam tremava dall'eccitazione e dal timore innocente della sua prima volta. Stefan non smise di guardarla in viso, spostandole i capelli dalla fronte.
<< Se vuoi che mi fermo, devi soltanto dirmelo.>> Le sussurrò. Sam scosse la testa, tenendo gli occhi chiusi. Non voleva sentirsi lasciare dal suo corpo, neanche per un secondo. Erano lì ed erano insieme, tutto il resto non era niente.
SPAZIO AUTRICE
Benvenuta tra i grandi, cara Sam! Adesso prova a non tremare..d'amore e follia! Vi battono i cuori, innamorati di Pittsburgh? Allora, pronti per farli vibrare al prossimo capitolo! KISS KISS GG900

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Inside 2
Fiksyen RemajaSequel di Inside. Pittsburgh, Pennsylavania. Sam e i suoi amici vivranno l'ultimo anno di scuola al liceo Kennedy, prima di entrare al college. La scelta non sarà affatto semplice e gli ostacoli sul cammino verso il futuro saranno innumerevoli per o...