Capitolo 6

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CAPITOLO 6- THE SOUND OF THE SOUL

Frankie Patterson adorava la musica. Entrare a far parte dei "The Sound Of The Souls" l'aveva salvata, non solo dalla monotona quotidianità delle sue giornate grigie, ma anche dai suoi sentimenti per Logan. 

Non sapeva esattamente cosa fossero diventati dopo che lei ebbe trovato il coraggio di confessargli ciò che provava, ma di certo il gruppo non le dava tempo per pensarci. Quando lo incrociava tra i corridoi, o quando passavano una serata tra amici, lui faceva finta di niente, quasi come se quei sentimenti non gli fossero mai stati svelati. 

Era possibile ignorare completamente quello che lei provava? Probabilmente Logan cercava di salvare la loro amicizia, tuttavia, lei non poteva sentirsi del tutto coinvolta in un rapporto reale ed onesto, come quello che avevano prima. 

A volte era lui a cercarla, per un consiglio o una chiacchierata, mentre in alcuni momenti era Frankie a farsi avanti: comunque, il tempismo di entrambi rimaneva imperfetto, quasi come se fosse stato troppo tardi per tornare ad essere quello che erano prima. 

Lei era sempre più impegnata con il gruppo e Logan con gli allenamenti di football, e i tentativi per riuscire a parlare sembravano sempre vani. 

Il tempo che trascorrevano l'uno senza l'altro serviva a domandarsi come fosse possibile essere così vicini e lontani allo stesso momento, ma rendeva inutile ogni mossa per cercarsi a vicenda. 

Quando un pomeriggio la band avrebbe dovuto riunirsi per le prove, Frankie trovò il garage ridotto come un porcile.

<< Ragazzi, dobbiamo darci da fare e rimettere a posto prima di iniziare le prove. Mi rifiuto di lavorare in questo stato.>> Da quando lei era entrata nel gruppo, l'ordine e la pulizia erano diventati una priorità assoluta, ma era chiaro che per rimediare al caos c'era bisogno di dividersi i turni, cosa non sempre gradita dai ragazzi. 

Frankie diede una scopa a Max, affinché pulisse per bene il parquet, mentre a Stefan toccò sistemare gli strumenti.

<< Den, oggi è il tuo turno di pulire il bagno.>>

<< Che cosa? Credevo di essere stato abbastanza chiaro a riguardo! Non pulirò il bagno!>>

<< Non puoi rifiutarti, mi dispiace. Perfino Stefan l'ha fatto!>>

<< Bhé allora mi propongo per un doppio turno di pulizie, ma non pulirò il bagno!>>

In tutta risposta, Frankie gli porse un paio di guanti e un enorme secchio rosso.

<< Lo farai, invece!>>

Den tentò di filare via, ma lei riuscì a fermarlo in tempo.

<< Accidenti, Den! Non ho tempo per i tuoi capricci! Va' a pulire quel maledetto bagno prima che diventi una fogna!>>

Lui ci pensò un attimo su, poi decise di arrendersi.

<< D'accordo, ma mi devi un favore.>>

<< Cosa? E' tuo dovere fare le pulizie, perciò non lamentarti!>>

Stavolta Frankie era sul punto di arrabbiarsi sul serio e se lui non l'avesse fatta finita subito, sarebbe finita con qualche brutta scenata.

<< Allora, vuoi che pulisca il bagno o preferisci che me ne vada, lasciando a te questa roba?>> Den indicò il secchio e i guanti che aveva davanti, procurandole un forte senso di irritazione. 

Lei sbuffò spazientita e alla fine decise di starlo a sentire.

<< Di che si tratta?>>

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