Will POV
Un fastidioso raggio di sole mi batteva sugli occhi, costringendomi ad aprirli, controvoglia. Una lancinante fitta alla testa mi fece gemere di dolore, avevo pochi e confusi ricordi riguardanti quella botta in testa e riguardavano quel misterioso pirata a cui avevo servito da bere. Mi guardai intorno e mi accorsi di essere nella stiva di una nave e, da quanto potevo vedere dell'oblò di fronte a me, stavamo navigando in mare aperto. Provai a muovermi ma le mie mani erano bloccate: erano state legate con una corda. Strattonai le mani, cercando di liberarle, ma qualcuno parlò.
"È inutile, non riuscirai a liberarti" disse una voce calma e profonda, indubbiamente maschile, proveniente dalla parte più buia della stiva.
"Chi c'è? Chi ha parlato?" dissi con una punta di paura nella voce, cercando di individuare l'uomo che aveva parlato.
"Mi hanno chiamato in molti modi" disse la voce avvicinandosi "ma io preferisco essere chiamato il Principe della Notte" concluse l'uomo arrivando al limitare della parte in ombra della stiva. Lo guardai attentamente: era alto e slanciato e completamente vestito di nero. Tuttavia la cosa che mi colpì di più di quel pirata era il volto: di una bellezza oltre ogni immaginazione, ma anche duro, difficile da guardare, una lunga cicatrice gli deturpava la parte destra del volto, mentre i suoi occhi neri come una notte senza stelle mi scrutavano impassibili.
"Era ora che ti svegliassi, comunque." continuò il pirata, senza smettere di studiarmi.
"Che intendi?"
"Beh, sei stato svenuto per tre giorni" rispose il Principe.
Stentavo a crederci. Tre giorni. Per tre giorni sono rimasto svenuto. "Ora ricordo, sei stato tu a colpirmi e a ridurmi in questo stato! Grazie tante, vostra Altezza!" sbottai contro il pirata.
Il Principe socchiuse gli occhi. "Modera i toni, se non vuoi andare a dormire con i pesci. È vero ti ho colpito, ma non sarebbe mai successo se tu non mi avessi seguito di nascosto dopo che sono uscito dal pub"
Lo guardai stupito. "Perché non i hai lasciato andare via, allora? Perché colpirmi e portarmi sulla nave?"
Il Principe si avvicinò di più e si inginocchiò davanti a me "Perché se ti avessi lasciato andare tu avresti avvisato la Marina e in poco tempo sarei stato raggiunto e circondato dalle loro navi. Capito adesso? Ritieniti fortunato che non ti abbia ucciso" detto questo il pirata si alzò e camminò verso l'oblò.
"Io...io non avrei avvisato la Marina, puoi credermi" dissi, sorpreso da quello che mi aveva detto il Principe.
"Ma davvero? E perché mai dovrei crederti?" mi schernì il pirata.
"Perché...volevo fuggire da quello squallido pub e...perché mi sarebbe piaciuto entrare a far parte dell'equipaggio di una nave pirata" dissi senza guardare in faccia il Principe.
"Oh, poverino. Credevi che se fossi riuscito a salire di nascosto sulla MIA nave, poi ti fossi mostrato a me e al mio equipaggio dicendo che volvevi far parte della mia ciurma noi ti avremmo accolto a braccia aperte?" la voce del pirata aveva un tono sarcastico ma avvertii anche la rabbia nella sua voce. Non risposi alla domanda. Il Principe tornò indietro e si stagliò minaccioso davanti a me, guardandomi dall'alto in basso, con una mano che stringeva il pomolo della spada.
"Solo i migliori, i più spietati entrano a far parte della mia ciurma. Pensi di avere i requisiti necessari per essere un membro del mio equipaggio?" domandò il pirata.
"Sì, penso di avere le qualità necessarie per far parte del tuo equipaggio" risposi con voce ferma, guardando il Principe dritto negli occhi, nonostante fossi spaventato a morte.
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La Perla Nera (Solangelo)
Fanfiction"Sul ponte della nave c'era molto movimento e ogni membro dell'equipaggio stava lavorando. All'improvviso si bloccarono tutti e da sottocoperta uscì un uomo, il capitano della nave: era alto e slanciato, indossava degli stivali, dei pantaloni, una c...