Passeggiata in riva al mare

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Will Pov

Erano passati due giorni da quando il Principe si era svegliato e devo ammettere che le sue condizioni migliorano di giorno in giorno. È stato decisamente fortunato a sopravvivere ad una ferita simile. Quando l'ho visto riverso sul ponte della nave, con quella scheggia di ferro piantata nella schiena, non ho capito più nulla, pensavo solo che dovevo portarlo n un posto sicuro e cercare di salvarlo. Guidai la nave per degli interminabili minuti, fino a quando la mia vecchia casa non comparve in lontananza dalla nebbia. Quello era l'ultimo posto in cui volevo ritornare ma non avevo altra scelta e attraccammo al piccolo molo. Portai il Principe nella mia vecchia camera e, insieme ad Hazel e Calipso, lo curammo. Per quattro giorni non si svegliò e rimase in un profondo coma, con la febbre alta dovuta all'infezione della ferita. Gli rimasi accanto giorno e notte, vegliando su di lui, sperando e pregando qualunque dio mi stesse ascoltando perché non morisse. Poi, due giorni fa, le mie preghiere furono esaudite e si svegliò, proprio quando stavo cominciando a perdere le speranze, ma evidentemente lo avevo sottovalutato: è molto più forte di quanto non sembri.

Mi riscossi dai miei pensieri e bussai alla porta della mia ex camera, dove riposava il Principe.

"Avanti" mi rispose da dietro la porta ed entrai. Mi è sempre piaciuta la mia camera, sembrava di entrare direttamente nel fondale marino. Adorava il mare fin da quando ero bambino e mia madre decise di dipingere le pareti della mia camera con le onde del mare mentre il soffitto con tutte le costellazioni. Questo è uno dei pochi ricordi che mi sono rimasti di lei...

"Come stai?" chiesi, posando le bende e la pomata che avevo in mano sulla scrivania.

"Meglio, ti ringrazio" rispose lui, abbassando il libro che stava leggendo, posandolo sulle gambe. Era vero, si stava riprendendo velocemente, tuttavia vidi una luce malinconia nei suoi occhi.

"C'è qualcosa che non va?" domandai, sedendomi accanto a lui sul letto.

"No, tutto bene, solo... solo mi piacerebbe uscire per qualche ora, fare due passi. Mi annoio a rimanere chiuso in questa stanza per tutto il tempo" rispose lui, guardando il mare fuori dall'immensa finestra. Lo capivo, era frustrante essere costretti a letto senza poter uscire e non fare nulla. Vorrei poter fare qualcosa per renderlo felice...e forse ho la soluzione...

"Mi dispiace" dissi, alzandomi e andando a prendere le bende e la pomata sulla scrivania "d'altro canto stai guarendo velocemente e riesci a camminare, anche se col bastone...quindi che ne dici se dopo andiamo a fare una passeggiata sulla spiaggia?" domandai con nonchalance, cercando di nascondere un sorrisino.

"Dici...dici sul serio?!" chiese lui, con gli occhi che brillavano di felicità.

"Certo, ma a due condizioni" dissi, serio.

"E sarebbero?"

"Se sei stanco devi dirmelo subito e ci fermiamo, e se ti fai cambiare le bende"

Il Principe ci pensò su. "Ok, penso si possa fare"

Sorrisi e gli dissi di girarsi, così che potessi sostituirgli le bende. Delicatamente sciolsi il vecchio medicamento e ispezionai la ferita: era un lungo taglio diagonale nel centro della schiena, era un taglio molto profondo ma fortunatamente stava guarendo in fretta. Disinfettai la ferita e gli applicai un po' di crema. Sentii il pirata fremere quando gli disinfettai la ferita e quando gli applicai la pomata, ma non disse nulla. Finii di spalmare l'unguento e applicai il bendaggio pulito sulla ferita.

"Finito. Vieni, ti aiuto a infilare la camicia" dissi, prendendo la camicia nera del Principe. Quando fu pronto gli passai il bastone e lo aiutai ad alzarsi. Facendo leva sul bastone e sul braccio che gli avevo offerto, si alzò, trattenendo una smorfia di dolore.

La Perla Nera (Solangelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora