Barbanera

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Principe Pov

"È un piacere rivederti, Principe. Devi scusare i miei uomini, non ti hanno riconosciuto. È un piacere rivederti, vieni entra abbiamo molte cose di cui parlare..." disse Barbanera invitando me e Will a entrare. Rinfoderai Tamerlein, recuperai Arvindr e aiutai Will ad alzarsi, sorreggendolo per le spalle. Will fece alcune smorfie di dolore e vidi la manica della sua camicia completamente zuppa di sangue e lacerata, la quale lasciava intravedere una profonda ferita sull'avambraccio.

"Ce la fai a continuare o vuoi fermarti un attimo?" domandai al biondino notando il suo colorito pallido mentre entravamo nella casa di Barbanera.

"No...ce la faccio...non preoccuparti..." disse lui, cercando di mostrarsi forte ma non riuscì a nascondere la nota sofferente nella sua voce. Decisi di non replicare ma strinsi più forte le spalle di Will. Ad un tratto Barbanera si fermò e si voltò verso di noi, scrutandoci impassibile.

"Tu" disse Barbanera a Will "Entra in questa stanza, i miei uomini ti medicheranno" concluse indicando una porta alle sue spalle, alla fine del corridoio.

Vidi Will esitare e lanciarmi un'occhiata furtiva ma, con un mio cenno affermativo del capo, si avviò verso la porta, leggermente barcollante, e vi entrò. Rimasi a fissare la porta dove era sparito Will per alcuni minuti ma, ad un cenno di Barbanera, mi affrettai a seguire il pirata. Barbanera mi condusse al piano superiore della casa in un enorme salone riccamente affrescato illuminato dalla luce dei candelabri e dall'enorme camino. Barbanera si chiuse la porta del salone alle spalle così che i suoi uomini non ascoltassero la conversazione.

"Prego accomodati" mi invitò Barbanera indicando una delle due poltrone vicino al camino. Mi tolsi il mantello e mi accomodai su una delle poltrone, beandomi del calore che il camino emanava.

"Whisky?" domandò il padrone di casa porgendomi un bicchiere con all'interno una bevanda ambrata. Accettai volentieri e ne bevvi in sorso mentre osservavo Barbanera prendere posto di fronte a me.

"Mi dispiace ancora per l'attacco dei miei uomini ma lo hanno fatto perché credevano che eravate dei miei nemici o marines sotto copertura. Ti posso assicurare che saranno tutti puniti, dal primo all'ultimo"

"Non ce ne sarà bisogno, sono uomini valorosi e se ci hanno attaccato è solo perché volevano difenderti. Anche i miei uomini avrebbero reagito così" risposi pacato, sorseggiando il whisky.

Barbanera grugnì in segno di assenso "Va bene. Toglimi una curiosità: chi è quel ragazzo che ti ha accompagnato qui a Londra? Non ricordo di averlo mai visto nel tuo equipaggio l'ultima volta che ci siamo visti"

"Infatti non è da molto che fa parte della mia ciurma, ma non preoccuparti non è una minaccia. Mi fido di lui" dissi risoluto osservando il pirata di fronte a me.

"Bene, la mia era solo semplice curiosità. Immagino di sapere perché tu sia qui" disse Barbanera in tono grave.

"Ti prego dimmi ciò che sai. Mio padre si fidava ciecamente di te e avete cercato quel gioiello per molti anni, dovete pur aver scoperto qualcosa" domandai trepidante. Barbanera sospirò e si alzò andando verso la finestra e osservò la leggera pioggia che aveva cominciato a cadere.

"È vero, per molti anni io e tuo padre eravamo ossessionati da quel gioiello, abbiamo passato buona parte della nostra vita a cercarlo, esplorando ogni paese del mondo, ma non siamo mai riusciti a trovarlo"

"Mio padre mi parlò di un'antica profezia, mi disse che tu l'avevi conservata. È vero?"

"Sì, è vero. Un'antica profezia sulla quale io e tuo padre ci abbiamo ragionato per tanto tempo, cercando di capirne il significato e di trarne qualche indizio per sapere dove si trovava quel dannato gioiello. Purtroppo siamo riusciti a decifrare solo una parte della profezia, l'altra parte è sempre stata un mistero per noi" rispose Barbanera, voltandosi verso di me.

La Perla Nera (Solangelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora