Principe Pov
Tre giorni. Erano passati tre giorni da quando avevo parlato con Barbanera. Tre giorni da quando io e Will abbiamo decifrato la profezia. Tre giorni da quando Will mi aveva consolato quando avevo ceduto, dicendo che non mi sentivo all'altezza del compito che mi era stato affidato. Era vero, però. Mi sentivo inadatto, stentavo a credere che io fossi il prescelto della profezia, colui che aveva il potere di controllare la Perla Nera. Lo ammetto: avevo, ho, molta paura di fallire e di deludere tutti. Fortunatamente Will è al mio fianco, mi ha consolato e donato forza a Londra, proprio quando credevo che avrei completamente ceduto. Ma non è stato così: Will è stata la mia ancora di salvezza in un mare in tempesta, mi ha aiutato a credere nuovamente in me stesso, a ritrovare la forza di andare avanti. E non potevo permettermi di fallire. Ce l'avrei fatta. Per lui, per me, per mio padre, per la mia famiglia e per il mio equipaggio. Non avrei mollato.
Com'è strana, però, la vita. Prima mi porta via la mia famiglia, le persone a cui tenevo di più al mondo, poi, dopo aver affrontato mille sfide che mi si sono presentate, mi fa incontrare lui. Con lui mi sento...libero. Libero di essere me stesso, di poter togliere la maschera di crudeltà e indifferenza che per troppi anni sono stato costretto ad indossare. Con lui mi sento capito e... amato. Con lui mi sento protetto, sento che posso mostrare la parte migliore di me e non necessariamente quella del crudele e temuto Principe della Notte.
Provo sentimenti contrastanti nei suoi confronti. Sento che pian piano mi sto affezionando a quel biondino dagli occhi di zaffiro e la pelle color caramello, al suo carattere dolce, solare, divertente e, soprattutto quando è in vena di parlare, insopportabile. Ma...d'altra parte non posso permettermi di innamorarmi. Non ora che devo portare a termine una missione così importante...
Sospirai e mi alzai dalla poltrona della mia piccola biblioteca e presi un libro di Shakespeare, andando a sedermi sulla mia scrivania nello studio e cominciando a leggere. La lettura mia aiuta a sgombrare la mente da quell'ingarbugliato miscuglio di pensieri ed emozioni che mi attanaglia la mente. Adoro leggere opere inglesi, ma anche italiane e greche e latine. I miei autori preferiti sono Catullo e Shakespeare e in particolare mi piacciono due frasi di questi due autori, frasi nelle quali credo di rispecchiarmi:
Amami quando lo merito meno perché sarà quando ne avrò più bisogno (Catullo)
Dubita che le stelle siano fatte di fuoco
Dubita che il sole si muova
Dubita che la verità sia bugiarda
Ma del mio amore non dubitare affatto
(Shakespeare)
Già erano decisamente adatte a me, in special modo la prima.
Mi persi nella lettura del libro quando un leggero bussare mi distolse dalla lettura.
"Avanti" dissi, chiudendo il libro.
"Permesso?" una testolina riccioluta con due stupefacenti occhi dorati fece capolino dalla porta.
"Hazel! Vieni pure" la salutai con un sorriso.
"Ciao, come stai?" sorrise a sua volta e mi diede un rapido abbraccio, per poi sedersi di fronte a me.
"Bene, grazie. Tu?"
"Anch'io. Ma sei sicuro di stare bene?"
"Certo, perché?" le chiesi visibilmente perplesso.
"Vedi da quando sei tornato sembri più felice del solito, più rilassato e certe volte hai un sorrisetto ebete sulle labbra. Quindi mi viene da pensare che o hai preso una botta in testa e ti sei completamente rincitrullito o sei innamorato. Allora ho indovinato almeno una delle due?" disse lei con un sorrisetto malizioso.
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La Perla Nera (Solangelo)
Fanfiction"Sul ponte della nave c'era molto movimento e ogni membro dell'equipaggio stava lavorando. All'improvviso si bloccarono tutti e da sottocoperta uscì un uomo, il capitano della nave: era alto e slanciato, indossava degli stivali, dei pantaloni, una c...