Principe Pov
Aprii lentamente gli occhi e una forte luce mi investii, accecandomi momentaneamente. Chiusi istintivamente gli occhi e li riaprii poco dopo, abituandomi alla luce accecante del sole. Alzai piano la testa dal cuscino, sentendola estremamente pesante, e mi guardai intorno. Mi trovavo in un'ampia stanza, ma non era la mia. Era una splendida stanza, enorme, sulle pareti vi erano dipinte talmente bene le onde del mare da sembrare vere. Ero comodamente sdraiato, a pancia in giù, su un grande letto a baldacchino con lenzuola di seta azzurra ed un caldo piumone blu notte. Le lunghe tende del letto, legate alle due colonnine posteriori del baldacchino, sfumavano in tutte le molteplici tonalità del blu e dell'azzurro. Era una stanza bellissima ed elegante.
Solo in un secondo momento mi accorsi di essere a torso nudo con indosso solo un paio di pantaloni neri. Uno spesso strato di candide bende mi avvolgeva il petto e la schiena. Non appena provai ad alzarmi, una lancinante fitta alla schiena mi fece ricadere sui cuscini, facendomi contorcere dal dolore. Improvvisamente mi ricordai dell'attacco e del salvataggio di Hazel, le schegge di legno e ferro che volavano dappertutto ed una di esse mi si era conficcata nella schiena. Ad un tratto la porta della camera si aprii e sentii dei passi veloci raggiungere il letto.
"Ti sei svegliato, finalmente!" disse una voce calda e rassicurante, una voce che avrei potuto riconoscere tra mille.
"Will...cosa...per quanto tempo sono rimasto svenuto?" domandai con voce roca, cercando di mettere a fuoco il suo volto.
"Quattro giorni" rispose lui, poggiando la sua mano fresca sulla mia fronte.
"Cosa?!" domandai sconcertato, cercando nuovamente di alzarmi.
"Sta calmo!" rispose lui con voce ferma, impedendomi di alzarmi "ritieniti fortunato ad essere vivo. Quella scheggia di ferro era penetrata parecchio in profondità nella tua schiena, infettando poi la ferita. Ha avuto la febbre molto alta fino a ieri sera" concluse lui con voce stanca.
Mi lasciai cadere nuovamente sui cuscini, cercando di metabolizzare ciò che Will mi aveva appena detto.
"Tu...sei stato tu a curarmi?"
"Sì, ti sono stato accanto in tutti questi giorni, facendo del mio meglio per tenerti in vita. Calipso ed Hazel mi hanno aiutato e la sera ci davamo il cambio per rimanere svegli a controllare che stessi bene. Più di una sera, a causa della febbre alta deliravi o avevi delle convulsioni" disse Will, con un sorriso stanco. Nonostante cercasse di nasconderlo vedevo che era dimagrito di qualche chilo, aveva le guance leggermente scavate, delle occhiaia sotto gli occhi. Sapevo che era stanco e che la preoccupazione lo aveva logorato per quattro giorni, ma vedevo una luce di felicità e speranza nei suoi occhi.
"Grazie" gli dissi riconoscente.
"Di nulla. Sono felice che tu ti sia svegliato. I ragazzi si sono preoccupati molto in questi giorni e chiedevano spesso notizie sulla tua salute, sperando in dei miglioramenti. Saranno contenti quando gli dirò che ti sei svegliato"
"Come stanno gli altri?"
"Bene, tutto sommato non sono stati feriti gravemente. Quello messo peggio eri tu"
Annuii e rimanemmo alcuni minuti in silenzio, godendo della reciproca compagnia.
"Aiutami a girarmi e a mettermi seduto" dissi ad un tratto, facendo sobbalzare Will.
"Io non credo sia il caso..." tentò di persuadermi, ma io fui irremovibile e lui, controvoglia, acconsentì. Mi prese delicatamente da sotto le ascelle e mi tirò su lentamente. Trattenni una smorfia di dolore quando mi girò su un fianco e mi fece sedere sul letto, posizionando alcuni cuscini dietro la mia schiena.
"Molto meglio, grazie" risposi riconoscente. Da seduto riuscivo a vedere meglio la stanza nella quale mi trovavo: era una stanza circolare, un'ampia finestra alla destra del letto offriva una splendida vista sull'oceano, una scrivania ed una sedia erano disposte di fronte alla sedia, un alto armadio ed una libreria erano poste nella parte sinistra della stanza, tutt'intorno sul muro erano dipinte le onde del mare mentre il soffitto era dipinto come un cielo stellato, dove vi erano dipinte tutte le costellazioni.
"Questa stanza è splendida. Dove ci troviamo?" domandai a Will.
"Sono felice che ti piaccia. Questa era la mia vecchia camera da letto. Ci troviamo nella mia vecchia casa, in Francia" rispose Will, osservando con nostalgia la stanza.
"La...la tua vecchia casa?" domandai stupito.
"Sì, dopo l'attacco ho preso il timone. La nave era parecchio danneggiata e dovevamo attraccare al più presto o saremmo affondati. Guidai la nave fino al piccolo porticciolo privato della casa e ti portammo subito qui per poterti curare, mentre gli altri riparavano la nave" rispose lui, con semplicità.
"E...precisamente, dove ci troviamo?" domandai, ancora stupito dal racconto di Will.
"Siamo nel nord della Francia, in Normandia, non molto lontani dall'isola di Mont Saint- Michelle"
"Capisco. Wow, sei stato fantastico Will" risposi, ammirato.
"Grazie. Diciamo che quando ti ho visto ferito ho ragionato in fretta per cercare di trovare un posto sicuro in cui poterti curare e questa casa è stata la prima cosa che mi è venuta in mente"
"Ti devo la vita, grazie"
Will si grattò la testa, imbarazzato "Non mi devi nulla, considerato tutte le volte che tu l'hai salvata a me"
Sorrisi, riconoscente a quell'incredibile ragazzo, che ogni giorno mi stupiva sempre di più.
"Will, da quant'è che non dormi come si deve?" dissi, osservandolo attentamente.
"Effettivamente non ho avuto molto tempo per riposare e poi le stanze sono tutte occupate dall'equipaggio della nave, quindi..." disse lui, con voce stanca.
"Beh, questo letto è decisamente troppo grande per me" dissi, battendo una mano sulla parte vuota del letto.
Will avvampò "Io...io non potrei mai..."
"Insisto. In fondo questa è camera tua e poi hai veramente bisogno di dormire"
Will, sempre rosso in viso, si sdraiò accanto a me sul letto e, non appena poggiò la testa sul cuscino, si addormentò subito. Sorrisi e, sistemandomi meglio sui cuscini, mi abbandonai anch'io tra le braccia di Morfeo.
N.A.
Ma ciao bella gente!
Ho deciso di aggiornare prima perché:
1. ho miracolosamente trovato il tempo di scrivere
2. nei vostri commenti mi pregavate di sapere come andava avanti, e quindi eccovi accontentati!
so che questo capitolo non è uno dei migliori ma nel prossimo capitolo le cosa cominciano a farsi interessanti.....
un grosso grazie a tutti coloro che leggono, votano, commentano la storia, in particolare ad Agni_InkTears, multifandom_ship, percyjackson_is_life, figliadiAde00 e Asuna0002. Grazie per il vostro supporto e per i fantastici commenti che scrivete! ;):)
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La Perla Nera (Solangelo)
Fanfic"Sul ponte della nave c'era molto movimento e ogni membro dell'equipaggio stava lavorando. All'improvviso si bloccarono tutti e da sottocoperta uscì un uomo, il capitano della nave: era alto e slanciato, indossava degli stivali, dei pantaloni, una c...