Nico Pov
Mi infilai nuovamente l'anello al dito e, insieme ad Hazel e Will, imboccai il passaggio segreto. Era uno stretto corridoio con delle torce fiammeggianti poste ai lati per illuminare il passaggio. Mi feci coraggio e proseguii, cercando di mostrarmi sicuro anche se in realtà avevo il cuore a mille. Non riuscivo ancora a credere che il nascondiglio della perla mi fosse stato sotto il naso per tutti questi anni e non avessi mai sospettato nulla.
"Questo passaggio è molto antico, avrà millenni. È un miracolo che non sia ancora crollato" disse Hazel, facendo scivolare delicatamente la mano contro la parete.
"Beh, si spera che non crolli proprio ora. Non sarebbe proprio una morte eroica" disse Will, occhieggiando le pareti della grotta, preoccupato. Io gli sorrisi rassicurante e gli strinsi forte una mano, e Will si rilassò un po' ricambiando con un piccolo sorriso. Camminammo a lungo, per quelle che parvero ore, fino a quando la strada non si divise in tre differenti tunnel.
"E adesso da che parte andiamo?" domandò Will.
"Per di qua" dissi sicuro, indicando il corridoio di destra.
"Come fai ad esserne sicuro?" domandò Hazel, perplessa.
"È difficile da spiegare...è come se ci fosse una specie di forza, di energia che mi attira da quella parte...ma sento che è la direzione giusta" dissi, non sapendo nemmeno io come interpretare quella strana e forte energia che mi chiamava a sé, spingendomi ad imboccare quel tunnel.
Will ed Hazel si scambiarono un'occhiata perplessa ma alla fine decisero di fidarsi di me ed imboccammo il tunnel di destra. Più camminavamo più sentivo che quell'energia si rafforzava e, inconsapevolmente, sapevo che quell'energia apparteneva alla Perla Nera. Improvvisamente Hazel urlò.
"Che cos'è?" disse indicando qualcosa poco più avanti, nella penombra. Aggrottai la fronte e presi una torcia dal sostegno, avvicinandomi cautamente, trattenendo il respiro: quella 'cosa' altro non era che uno scheletro.
"È uno scheletro umano" dissi, abbassandomi e osservandolo meglio. Le ossa erano sbiancate a causa del tempo e i vestiti che indossava erano completamente ridotti in brandelli. Qualcosa doveva averlo ridotto così e un orribile presentimento si fece largo nella mia mente...
Un rumore mi dissolse dai miei pensieri. Mi alzai di scatto, sollevando la torcia sopra la testa per fare più luce possibile.
"Cos'è stato?" domandai inquieto, i sensi all'erta. Hazel e Will sguainarono le rispettive spade e rimanemmo tutti e tre in silenzio, cercando di captare qualunque piccolo rumore. Il gocciolio incessante dell'acqua era l'unico rumore che rompeva il silenzio, ma per il resto non si sentiva niente.
"Sarà meglio proseguire, ma tenete gli occhi aperti" dissi guardando un'ultima volta dietro di me, per poi voltarmi e proseguire, sguainando Tamerlein.
Dopo aver camminato per qualche altro minuto arrivammo in un'enorme salone circolare: lunghe colonne di lucido marmo nero correvano per tutto il periodo della sala, oro, gioielli e forzieri erano disseminati per tutta la stanza, talmente tanti da far impallidire qualunque tesoro reale. Al centro esatto della sala vi era un piedistallo di marmo nero sormontato da una scintillante teca di cristallo, al suo interno, posato su un soffice cuscino di velluto purpureo, era adagiato il gioiello maledetto dei pirati: la Perla Nera.
Ai piedi del piedistallo vi era un'enorme figura nera raggomitolata su sé stessa. Non appena feci un passo in avanti la nera figura si mosse: era un lupo, un maestoso lupo nero come la notte, alto quasi come un cavallo. Il pelo lucido del lupo scintillò alla luce delle torce e i grandi occhi, di un grigio argenteo, mi osservavano curiosi. Il lupo nero si alzò in piedi e si avvicinò a noi, le grandi zampe dell'animale si muovevano silenziose sul pavimento della sala.
Ero rimasto pietrificato quando avevo visto quel maestoso animale venirci incontro, ma repressi l'impulso di alzare la spada per difendermi. Non sembrava avere intenzioni malvage, era solo curioso. Con un cenno della mano feci capire ad Hazel e Will di non attaccare il lupo. All'improvviso sentii una strana forza abbattere le mie barriere mentali e sfogliare velocemente i miei ricordi, soffermandosi su alcuni più che su altri. Era una forza potente ma allo stesso tempo delicata e misteriosa. Con la coda dell'occhio notai che anche Will ed Hazel stavano subendo quello che stavo subendo io. Aspettammo per quelle che parvero ore e poi, così com'era venuta, la strana forza si ritrasse dalle nostre menti.
"Dovete perdonare la mia intrusione, ma dovevo farlo" una voce bassa e profonda riecheggiò nella mia mente e, con sommo stupore, mi resi conto che era stato proprio il lupo a parlare.
"Chi...chi sei?" domandai, sostenendo lo sguardo argentato del lupo.
"Il mio nome è Sirio e sono il guardiano della Perla Nera" sbuffò il lupo, muovendo lentamente la lunga coda nera.
"Perché hai guardato i nostri ricordi?" domandai nuovamente, la testa che mi scoppiava.
"Anni or sono mi è stato riferito che il Prescelto dal cuore puro e dalla cicatrice causata da una battaglia, sarebbe venuto a reclamare la perla. Sarebbe stato accompagnato da una ragazza dotata di molto coraggio e da un ragazzo molto vicino al suo cuore. A quanto ho visto voi siete i ragazzi che corrispondono a questa descrizione" spiegò Sirio, scrutandoci con i suoi impassibili occhi grigi "Tu sei il legittimo discendete che ha il potere di controllare la perla"
Rimasi senza parole. Cautamente feci un passo avanti, guardando Sirio come per chiedergli il permesso. Il grande lupo nero abbassò il muso in segno di assenso e mi avvicinai alla teca di cristallo. Poco dietro di me Hazel e Will mi osservavano trepidanti. Lentamente sollevai la teca, poggiandola per terra, e osservai il nero gioiello: era una perla di medie dimensioni, nera come la notte senza stelle, liscia e perfetta. Emanava un lieve bagliore violaceo e il suo potere, ora, lo sentivo più forte che mai. Allungai piano una mano alla perla e quella, come se rispondesse al mio tocco, si alzò delicatamente da cuscino di velluto e si posizionò a mezz'aria all'altezza del cuore. Molte cose successero in seguito. Un'accecante luce viola mi circondò, accecandomi. Successe tutto in pochi secondi. Quando la luce si spense mi sentivo diverso, più forte, più potente. Un lieve bagliore viola mi illuminava, la perla era sparita ma sentivo il suo potere scorrermi nelle vene. Non ebbi il tempo di saggiare quei nuovi poteri che il ringhio di Sirio mi fece voltare: il lupo nero aveva scoperto le lunghe zanne bianche e aveva rizzato il pelo sulla schiena, pronto per combattere. All'inizio non ne capii il motivo, ma non appena spinsi lo sguardo verso l'entrata della stanza capii.
"Bene, bene, bene...e così ci rincontriamo di nuovo, caro Principe" una risata fin troppo famigliare mi gelò il sangue nelle vene. Apollo ci aveva trovati.
N.A.
Tataaaaaaaaa! Eccomi con un nuovo capitolo! Contenti?
Ho deciso di scrivere questo capitolo anche se domani ho una verifica e un'interrogazione (quindi se domani prendo qualche brutto voto è colpa vostra...) perchè volevo ringraziarvi per i 3k di visualizzazioni! Siete veramente fantastici, grazie con tutto il cuore!
Ps: non uccidetemi per il finale in sospeso, vi consiglio aspettare il prossimo capitolo prima di uccidermi. Volevo anche dirvi che ormai non mancando molti capitoli alla fine, lo so è triste ma è così :(
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La Perla Nera (Solangelo)
Fanfic"Sul ponte della nave c'era molto movimento e ogni membro dell'equipaggio stava lavorando. All'improvviso si bloccarono tutti e da sottocoperta uscì un uomo, il capitano della nave: era alto e slanciato, indossava degli stivali, dei pantaloni, una c...