Capitolo 22

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22.


Contrariamente a quanto avevo pensato, l'arrivo della wicca di Aberdeen a Matlock non previde l'intervento di tutti gli alfa del branco.

Al Vigrond, era stata chiamata solo una rappresentanza dei vari shire che componevano il clan, i Gerarchi – la vecchia Triade di Potere – e ovviamente la Lupa Madre.

Sheoban in particolare non sarebbe mai mancata a un evento simile.

La notte era rischiarata da flebili stelle e uno spicchio allegro di luna, pallido e splendente, sembrò voler salutare l'arrivo degli onorati ospiti del branco di Duncan.

Non credevo possibile che la luna potesse essere o meno cordiale, ma la serata era così bella che anche il mio lato più sognatore si sentì in dovere di fare la sua parte.

Con mia grande sorpresa, Kate Alexander, wicca di Aberdeen, si presentò in maniche di camicia e jeans schiariti.

Se ne stava appollaiata sul dorso del suo Hati mentre al suo fianco, alto e possente come una montagna, camminava quello che si rivelò essere Bright Cox, il suo Fenrir.

Il fatto che fosse abitudine dire che Fenrir, Hati e Sköll fossero 'delle wiccan' la diceva lunga sui poteri insiti in quel ruolo, di cui io comprendevo i confini solo a stento.

Non ero del tutto sicura che mi avessero raccontato ogni cosa, ma potevo approfittare della presenza di Kate per chiarirmi le idee.

Quando infine la ragazza scese dalla groppa di Hati, mi resi conto di quanto fosse piccola, sul metro e cinquantacinque al massimo.

Aveva rigogliosi riccioli rosso sangue e occhi azzurri come turchesi, così brillanti da sembrare quasi un cielo limpido d'estate.

La bocca, generosa a piegata in un sorriso, si allargò in una risata dopo avermi stretto la mano, che io protesi verso di lei in segno di benvenuto.

Volgendosi a parlare con il suo Fenrir, chiosò: "Mi vergogno del mio titolo, Bright, dopo aver percepito il suo potere."

Bright mi fissò sorpreso per un momento, gli occhi neri come pece che mi studiarono curiosi prima di inarcarsi e farsi sconcertati.

Evidentemente, dovevo avere qualcosa di particolare... magari una macchia sul naso.

Rise anche lui, annuendo, e guardò Duncan, in piedi accanto a me e vestito informalmente come i nostri ospiti.

"Certo che hai avuto una fortuna davvero rara, Duncan. Ha un potere che attira come le falene con la fiamma. Davvero stupefacente."

Sollevai curiosa un sopracciglio e Kate, avvedendosene, mi spiegò.

"So che sei una novizia, per cui le nostre parole ti sembreranno oscure. Quel che volevamo dire è che il tuo potere, se paragonato al mio, è cento volte più forte. Neppure sapevo potessero esistere tali parabole di energia. Siamo tutti sorpresi!"

"Beh, fa piacere lasciare strabiliati gli ospiti" celiai, sorridendo e fissando Lance, in forma animale a sua volta, come per volerlo uccidere.

Poteva anche accennarmelo!

Lui uggiolò una volta, come per scusarsi e Bright, scoppiando nuovamente a ridere, esalò divertito: "La vostra wicca sarà anche inesperta, ma vedo che si sa far rispettare."

"Più che bene" annuì Duncan, con un sorrisetto.

Kate sorrise benevola a Sheoban e Connor prima di notare la mancanza di Marjorie e, curiosa, chiese: "Noto che manca la tua sanguisuga preferita, Duncan. In che anfratto l'hai nascosta?"

Occhi di Lupo - Trilogia Werewolves Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora