15.
Come mi ero immaginata, i genitori di Jerome ed Erika risultarono essere una coppia gioviale e allegra.
Furono molto cordiali, e ben disposti ad accettarmi in casa senza farsi troppe domande.
Era evidente quanto si fidassero ciecamente delle decisioni del nipote, e questo mi rincuorò non poco.
Sapere che Duncan poteva contare su persone così fidate, mi tolse un peso dal cuore.
L'essermi resa conto di quanto fosse forte il Consiglio, e ben poco disposto a lasciare a Duncan le redini del comando, mi aveva angustiato parecchio.
Soprattutto, dopo aver constatato quale potere avesse la Lupa Madre sugli altri membri consiliari.
Tutti guardavano a lei con timore e rispetto, mentre Duncan era visto come un capo, sì, ma non di polso.
Niente più che una figura da seguire, finché le cose fossero andate come loro meglio credevano.
Questo, mi aveva portato a chiedermi cosa avesse spinto Duncan a consegnare una così larga fetta di potere al Consiglio.
Mi era più che chiaro, ormai, che lui aveva doti e capacità per governare anche senza il loro aiuto.
Naturalmente, non potei mettere a parole i miei pensieri – sapevo perfettamente che nessuno di loro mi avrebbe risposto, per correttezza nei confronti di Duncan.
Il dubbio, comunque, rimase lì, a covare dentro di me come un tarlo instancabile, deciso a divorare le pareti del mio cervello fino a farmi impazzire.
Feci perciò del mio meglio per non arrovellarmi proprio in compagnia di persone così care, decidendo di distrarmi il più possibile per non far notare a nessuno la mia ansia.
Con dovizia di particolari, così, raccontai alla famiglia di Duncan del nostro incontro, mettendo fine alla curiosità di Jerome e permettendo a me stessa di pensare ad altro.
Il racconto suscitò diversi commenti entusiastici, e parecchie pacche sulle spalle da parte di Jerome ed Erika.
Sarah e Johnathan, il padre di Erika e Jerome, si complimentavano invece con me per la mia presenza di spirito e il mio coraggio.
Duncan si limitò a lanciarmi il suo consueto sorriso ambiguo, a metà tra l'orgoglioso e il divertito.
Fu decisamente un momento pacifico e tranquillo, specialmente se paragonato alla vita incasinata che stavo vivendo in quel periodo.
Non pensare a quello che mi sarebbe spettato fare, di lì a poco, mi servì per non avere una crisi di nervi in piena regola.
Fin troppo presto, però, dovemmo tornare a casa McKalister.
Duncan era troppo oberato di appuntamenti, per potersi concedere ulteriori spazi per se stesso e la sua famiglia.
Io, invece, ero in attesa dell'arrivo di Lance, che mi avrebbe spiegato ciò che significava usare il potere latente dentro di me.
Dopo essere tornati, e aver lasciato Duncan ai suoi impegni con la clinica, attesi con impazienza che giungesse Hati per la nostra prima lezione sull'uso del potere.
Era parte di me, dopotutto, e che io avrei dovuto imparare a imbrigliarlo in vista del novilunio.
Mentre aspettavo, preparai qualche sandwich di tonno e lattuga, quasi sicura che ce ne sarebbe stato bisogno.
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Occhi di Lupo - Trilogia Werewolves Volume 1
Hombres Lobo(Prima parte trilogia 'Werewolves") Un incubo. O una premonizione. La giovane Brianna, studentessa diciannovenne di Glasgow, si sveglia di soprassalto, nel sangue un obbligo insopprimibile. Qualcuno ha bisogno di lei. O qualcosa. Dando voce a q...