Capitolo 19

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19.


Con mia grande sorpresa e, ammetto, un pizzico di gioia puramente femminile, Sarah giunse da noi con un gran fagotto sottobraccio e un sorriso stampato sul volto.

Il giorno del novilunio. Il mio esame al Vigrond. Eravamo infine giunti al dunque.

Guardandomi fiera, Sarah dichiarò: "Il tuo vestito per l'Iniziazione, wicca. Con questo, sarai spettacolare"

Eccitata come una bambina con un giocattolo nuovo, corsi al piano superiore, seguita più lentamente da Sarah.

Poggiai nervosa la busta nera contenente l'abito, aprendo poi la zip che nascondeva il suo interno.

Strabiliata, fissai senza parole il lungo vestito di raso nero in essa contenuto e, con dita esitanti, lo sollevai per ammirarlo alla luce del sole pomeridiano.

Il taglio era semplice; lungo e sfiancato, mi raggiungeva le caviglie, dove svasava leggermente a formare quasi una calla capovolta.

Senza maniche, aveva spalline leggere intessute con fili d'oro e, sullo scollo a V, era stato ricavato un elaborato disegno di una luna crescente.

Stringendolo al petto, abbracciai poi fulminea Sarah e le chiesi: "Perché questo dono?"

"La wicca deve avere un abito speciale, il giorno della sua Iniziazione al Vigrond. Non avrei mai permesso che tu andassi là con pantaloni e maglietta" mi sorrise Sarah, carezzandomi delicatamente il viso.

Era difficile pensare a lei come Freki, quando era così dolce e tenera.

Mi fece accomodare allo scrittoio un attimo dopo e lì, cominciando a spazzolarmi i capelli, sentenziò: "Mi occuperò io di te, oggi."

"Grazie" le sorrisi deliziata, indirizzandole un'occhiata grata attraverso il riflesso dello specchio.

Lei ricambiò il sorriso, spazzolandomi teneramente la chioma, prima di informarmi su ciò che mi avrebbe aspettato al Vigrond.

"Stasera saranno presenti, oltre al Consiglio, i maggiori Mánagarmr di tutto il clan. E' una serata importante, questa, poiché ora anche noi avremo una wicca che ci consiglierà e veglierà su di noi."

"Sempre che superi la prova, e Marjorie non mi ammazzi prima" ammiccai, socchiudendo gli occhi.

Mi aveva sempre rilassato molto, farmi pettinare i capelli.

Mi ricordava i momenti in cui mamma lo faceva, ridendo di questo o quell'antefatto, mentre io le spiegavo ciò che mi era successo a scuola.

Sentivo tremendamente la mancanza di quei momenti e stare lì con Sarah, che si prendeva cura di me come se fossi stata una sua figlia, mi fece percepire con ancora maggiore forza la mia perdita.

Avrei voluto averla al mio fianco, quel giorno. Ma così non sarebbe stato.

"Sciocchezze" asserì Sarah, con un piccolo sogghigno. "Non fallirai."

"Tu hai mai fallito?" le chiesi, non potendo esimermi dal chiederglielo.

"Come Freki?" replicò lei, pacata.

"Sì" annuii.

"No."

Una sola parola. No.

O non voleva parlarne, o Sarah sapeva perfettamente il fatto suo.

Mi sorrise maggiormente, sollevando un sopracciglio con ironia, e io, ridacchiando, esalai: "Ti diverti alle mie spalle, facendomi tremare di paura?"

Occhi di Lupo - Trilogia Werewolves Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora