Vampire Mate ( IN REVISIONE)

04 || Sorrisi e Risate

C A P I T O L O  04
S O R R I S I   E   R I S A T E

Tenni la mano di Maria mentre camminammo verso la sezione della pasta di un negozio. Lei stava tenendo la cesta rossa, facendola muovere avanti e indietro.

<<Vale, pensi che gli piacerà la pasta con i gamberi?>> Lei stava fissando il pacchetto
di pasta con i gamberi già dentro alla cesta. Annuii mentre guardai intorno agli scaffali. Lei strinse leggermente la mia mano, cercando di avere la mia attenzione. Quando guardai giù, nei suoi occhi blu lessi una domanda. Se stavo bene? Le sorrisi delicatamente.

<<Sto bene, tesoro.>> Mentii. Non stavo affatto bene. Sono la compagna di un lupo. Al momento sto andando in una scuola piena di licantropi. Un branco che mi ha praticamente minacciata. Chi starebbe bene dopo un giorno come questo? <<Qualsiasi cosa tu voglia, mettila dentro, okay?>> Le dissi. Fece un gran sorriso mentre mi condusse verso la sezione delle caramelle. Risi. <<Maria, le caramelle non fanno bene per cena.>>

Mise il broncio. <<Solo una, Vale. Per favore! Solo una promesso.>> Implorò. Non c'è n'era bisogno di supplicare. Quando mi mette il broncio non riesco mai a dirle di no. Mi accovacciai al suo livello e presi la cesta dalle sue mani piccole. <<Che ne dici di...>> Guardai su, facendo finta di pensare. I suoi occhi erano ansiosi.

<<Per favore!>>

Ridacchiò. <<Sai cosa? Prendi tre pacchetti di qualunque caramella tu voglia>> I suoi occhi si dilatarono. Gettò le sue braccia minuscole intorno alle mie spalle e strillò dalla gioia. <<Si!>> Risi. Adoro farla felice.

<<Okay, ma solo tre. E non li mangerai tutt'e oggi.>> Non mi ascoltò nemmeno. Lei saltellò attorno alla corsia prendendo i tre pacchetti di caramelle. Quando finì, la presi in braccio e camminai verso i congelatori.

<<Ho freddo.>> Mi disse mentre cercò di coccolarsi fra le mie braccia. Presi subito le due borse di gamberi e li misi nella cesta. Mi diressi verso la corsia delle bevande.

<<Hai ancora freddo, amore?>>

Lei sorrise. <<No.>> Bene.

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Nella macchina, Maria non smetteva di parlare su una maglietta rosa che aveva bisogno per la scuola. Apparentemente, questo venerdì la scuola appoggerà in organizzazione sul tumore al seno indossando una maglietta rosa.

<<Ma non hai già abbastanza magliette rose a casa?>> Lei annuì e mi disse che non poteva indossarle. <<Perché no?>> Chiesi.

<<Perché l'ho già indossato.>> Mi disse. Sorrisi e roteai gli occhi. La mia piccola Regina. Ci fermammo in un piccolo negozio vicino casa nostra per prendere una maglia rosa alla mia piccola Regina. Lei praticamente mi trascinò dentro. Ma non si diresse verso la sezione per i bambini. <<Maria, dove stiamo andando?>> Lei mi ignorò e continuò a trascinarmi. I miei occhi si dilatarono quando vidi dove ci stiamo dirigendo. <<Pensavo che stessimo facendo compere per te! Ho abbastanza vestiti a casa, Maria.>>

<<Hai bisogno di nuovi abbigliamenti, Vale.>> Mi rispose indietro. Sospirò. Non riuscirò a vincere contro di lei. Cominciò a guardare fra le attaccapanni, dicendo cose tipo <<Questa è bella>> e <<Rosa ti starà bene addosso.>> Questa bambina è innamorata del colore rosa. Lei si fermò a cercare quando vide che ero là, in piedi non facendo niente. <<Vale, voglio che ti diverti questa sera, okay?>> Disse lei. Vidi un po' di preoccupazione nei suoi occhi. Sorrisi.

<<Ci proverò, okay?>>

Scosse la testa e camminò verso di me. <<Tu devi divertirti. E ci faremo belle e mangeremo cibo deliziosi,>> Risi e la presi in braccio. Sentendomi essere amata era raro nel mio mondo. Ma non ero più da sola nel mio mondo. Io ho Maria. Non sono più da sola. <<e riderai e sorriderai!>> Se ho lei al mio fianco, riderò e sorriderò per l'eternità. Letteralmente. Invece di Maria cercò un vestito adatto per me da indossare, lei insistette di avere qualcun altro a scegliere il mio vestito, qualcuno in più esperienza.

<<Il ragazzo di mia sorella verrà a cena sta sera!>> Disse lei alla commessa. Aveva circa trent'anni. Capelli biondi, occhi verdi. Era molto bella. Ci accompagnò verso i camerini e mi chiese la taglia dei miei vestiti, partì da quella del seno al quella delle scarpe. Mi osservò bene, probabilmente immaginando cosa mi starebbe bene. Io, scherzosamente, mi misi in posa per Maria, mentre lei fece una finta fotocamera con le sue mani. Gridò complimenti e mi misi di nuovo in posa per la 'fotocamera'.È da tanto tempo che non mi divertivo così.

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<<L'acqua sta bollendo, Maria?>> Chiesi mentre lei mescolò la pentola. Eravamo in cucina. Ero all'incirca 2 metri di distanza da lei, seduta nella sedia. Lei voleva cucinare la cena e disse che non potevo vedere il suo 'cibo delizioso'. Ci eravamo già lavati e vestiti. Lei era adorabile nella sua camicia floreale color crema che si abbinava perfettamente con una gonna che sembrava un tutù.

<<Le bollicine? Sì.>> Avevo bisogno di distrarla per mettere la pasta nella padella. Non voglio che si faccia del male.

<<Maria, mi potresti prendere i miei trucchi sopra?>> Lei annuì e corse subito al piano di sopra. Quando non sentii più i suoi passi leggeri, misi subito la pasta sulla padella insieme ai gamberi già cucinati. Misi la salsa di pomodoro con le altre spezie e dopodiché li mescolai. Abbassai il fuoco in modo che potesse rimanere caldo finché non arriva il nostro ospite.

<<Vale! No!>> Urlò lei mentre mi spinse via dal cibo. Risi. <<Non puoi fare così! Adesso hai visto il cibo delizioso!>> Gridò freneticamente. Feci un gran sorriso mentre la presi in braccio e le feci il solletico. Non volevo che si arrabbiasse con me. Si sentivano solo le sue risate finché il suono del campanello ci interruppe.

Maria gridò mentre scese dalle mie braccia. <<Vai ad aprire! Vai vai vai!>> Stavo ridendo e quando aprii la porta, sorrisi. Vidi Tamara accanto a dolce e piccante. Ma scomparve quando poggiai lo sguardo a Jacopo, il bastardo che mi diede una occhiata oggi in corridoio. E che continua ancora a lanciarmi uno sguardo truce in questo momento. Ho un presentimento che la cena non andrà bene come speravo.

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V O T A
C O M M E N T A

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