C A P I T O L O 24
P A T T ODeglutii. Quella poca sicurezza che avevo avuto entrando in questa stanza svanì all'aria. Il battito di Jacopo rimbombò nelle mie orecchie. Una sensazione di disperazione mi colpì.
C'erano sette uomini nella stanza seduti attorno a un lungo tavolo. Sembravano circa sui trent'anni, ma sentendo un'ondata di potere emanare da loro sapevo che erano più anziani di me.
Vedendoli sorridere maliziosamente quando i loro occhi si posarono su di me l'ansia mi pervase. Useranno veramente Jacopo contro di me? La rabbia iniziò lentamente consumarmi.
<<Zoe, è un piacere di incontrarti.>> La stessa voce maschile di prima parlò. I miei occhi seguirono la voce. L'uomo era seduto alla fine del tavolo, uno scuro luccichio nei suoi occhi. La sua pelle era pallida, il vampiro più pallido che abbia mai visto. Mi trasmetteva un brutto presentimento. Tutti loro.
<<Mi chiamo Valentina adesso.>> dichiarai, andando verso il centro della camera. Anche se mi sentivo intimidita da loro, non li lascerò scoprire la mia debolezza o l'ansia. Gli occhi di Jacopo erano disperati. Quando comincio a muoversi, sussultò: _strozzalupo_, le corde che lo legavano era bagnate dall'aconito liquido.
Provavo compassione per lui. Non doveva essere coinvolto in questa situazione. <<Perché lui è qui?>> chiesi finalmente, la mia voce fece l'eco. Gli altri vampiri mi guardarono e quegli occhi rossi che mi facevano innervosire. L'uomo alla fine del tavolo incrociò le braccia, un sorrisetto baciò le sue labbra, facendomi irritare. Volevo schiaffeggiare quel sorrisetto dalla sua faccia.
<<Perché, mia cara Zoe>> iniziò, ignorando completamente il fatto che non mi chiamavo più così. <<Il tuo amico fa parte di un accordo che vorremmo proporti.>> Mi dimenticai di respirare. Un accordo? <<Volevamo catturare il tuo piccolo compagno, ma questo qua era più facile da intrappolare.>> Vidi gli occhi di Jacopo scurirsi, disse qualcosa che non sentii a causa del nastro adesivo.
<<Più facile da intrappolare?>> sussurrai, inclinando la testa un po' mentre fissai a un indifeso Jacopo. Come cazzo era da farsi catturare cosi facilmente?
<<Era dal fioraio, a prendere un mazzo di fiori per un'amata.>> L'uomo si diresse verso di lui, fermandosi a qualche metro da lui. Mi spostai dal mio posto, sentendo l'aria diventare più pesante e tesa. <<Com'è che si chiama? Tamara, giusto?>> domandò l'uomo, parlando direttamente con Jacopo. Le sue pupille si dilatarono e sbattè le ciglia più volte. L'uomo si alzò e fece un segnale a un altro uomo che era sul tavolo. <<Perché non leggiamo il biglietto? Me lo passeresti, Alex?>>
Mi irrigidii e guardai Jacopo, i suoi occhi mi pregarono di fermarlo. <<È veramente necessario?>> chiesi, facendo sembrare il mio tono di voce monotono, come se fossi annoiata.
L'uomo annuì il capo mentre una risata lasciò la sua bocca. L'uomo di nome Alex tirò fuori un biglietto dalla tasca del suo completo costoso. Quando l'uomo con cui stavo parlando per tutto il tempo aveva bigliettino, iniziò a leggerlo.
<<Cara Tamara>> cominciò con un tono basso, imitando malissimo Jacopo. <<so che probabilmente mi odi e che potresti bruciare questi fiori ridicoli, ma dannatamente costosi.>> sorrisi in un certo senso. Tamara sarebbe capace di farlo. <<Ma volevo solo dirti che mi dispiace. Queste parole non sono abbastanza per far sparire tutta la sofferenza che ti ho inflitto ma->>
<<Smettila!>> urlai, agitando le braccia in aria. Gli occhi degli uomini dilatarono mentre mi fissarono scioccati. Non si aspettavano che stessi zitta come una brava ragazza mentre si prendono in giro della scusa sincera di Jacopo, non è vero? <<Questo è veramente ridicolo! Cosa sei? Un bambino di dieci anni?! Cazzo, cresci un po'!>> Feci due passi verso Jacopo per liberarlo dalle corde. I suoi occhi lacrimarono quando stava leggendo la sua lettera.
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Vampire Mate ( IN REVISIONE)
Fantasy> Ringhiò lui. Feci un sorrisetto. > ----- Classifica più alta. #1 in classifica nel genere Vampiri il giorno 28/01/2017