17 || Triangolo Amoroso

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C A P I T O L O   17
T R I A N G O L O   A M O R O S O

<<Jacopo.>>

Le lacrime che scendevano sulle sue guance fecero quasi diventare i miei occhi lucidi. La tirai in un abbraccio mentre piangeva nella mia spalla. Jacopo? Quel fottuto idiota di Jacopo? Stavo pensando se fosse il caso di infuriarmi con Jacopo, con Adriana o con entrambi. O se dovessi provare compassione per Tamara, aveva una stronza egoista come sorella e aveva un bastardo come compagno.

Vedere la vulnerabilità nei suoi occhi mi fece sentire come se stessi guardando un cane morto. Lei era sempre piena di energia, dando fastidio quando trovava l'occasione a volte. Ma adesso dov'era quell'energia? È svanita solo a causa del suo compagno idiota?

Mentre piangeva, pensai dei modi per castrare Jacopo. Sapeva da tempo che lei era la sua compagna quindi perché stava con Adriana? <<Valentina?>> La voce di Tamara riempì le mie orecchie. Si staccò dall'abbraccio e si asciugò le lacrime, mostrandomi le sue unghie perfettamente curate.

<<Hm?>>

<<Per favore non dirlo a Gabriele.>> Vidi la paura nei suoi occhi marroni. Perché no? Si alzò e mise apposto il suo vestito. <<Jacopo è il suo migliore amico, il suo futuro Beta. Non voglio essere la causa del loro->>

<<Shhh>> La interruppi. <<Dimentica quello che stai pensando.>> Dissi e mi alzai. Non lo dirò a Gabriele, se questo farà stare tranquilla Tamara. <<Adesso porta il tuo culetto giù, così potrai divertirti. Questo è la tua festa di compleanno. Non lasciare che uno stronzo come Jacopo ti rovini la festa>> Vidi un piccolo sorriso apparire nel suo volto.

Mentre scendevamo dalle scale, braccio per braccio, i miei occhi cercavano un ragazzo biondo: Jacopo. Aggrottai le sopracciglia quando non lo vidi. <<Vado a ballare.>> Dichiarò Tamara per poi dirigersi sulla pista da ballo. Mentre camminai intorno al soggiorno, non trovai traccia di Jacopo o Adriana.

<<>Hey! Succhia sangue.>> Quella persona spererà di essere morto,sono stufa di quel fottuto soprannome. Ho capito! Sono letteralmente una succhia sangue, ma ho un nome e se non lo conoscono, non mi importa. <<Tu con i capelli rossi! Sì tu!>> Succhia sangue sta cominciando ad offendermi in un modo inspiegabile.

Sì, sono una vampira. E allora? Qual è il tuo punto? Consumo sangue per restare 'viva' e ottenere abilità non umane, ma i lupi mannari? Si trasformano in lupi! Non capisco il perché sono il demone quando loro non sono nemmeno dei santi.

Quando mi voltai per vedere la persona che mi stava chiamando, vidi un gruppo di ragazzi ubriachi. L'odore dell'alcol mi disgustava, erano tutti ragazzi tranne una ragazza; era bassa, probabilmente circa un metro e quaranta nove, ma la cosa che risaltava erano i suoi capelli rosa, erano corti e le stavano sorprendentemente bene. Alzai una sopracciglia quando notai che era dietro i ragazzi. Aveva paura di me.

<<Ma che cazzo>> Un ragazzo alto, che era in mezzo, biascicò. <<stai facendo qui?>> Stava peggiorando il mio umore. Non ero proprio dell'umore giusto per mantenere la calma e stavo per attaccarlo.

<<Non preoccuparti. Non è una faccenda che ti riguarda.>> Gli dissi mentre mi girai. Prima che potessi fare un passo, mise la mano al mio braccio e vidi rosso.

<<Ti darò tre secondi per togliermi le tue mani di dosso.>> Gridai, i miei canini uscirono. Non sapevo cosa mi stesse succedendo, sentivo la rabbia riempirmi e volevo vedere il suo sangue fra le mani. Volevo uccidere questo ragazzo, anche se non mi aveva fatto niente di male. Avevo di solito un autocontrollo duro come l'acciaio, ma si stava pian piano disintegrando.

Vampire Mate ( IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora