MARGARET?!
Elsa's Point Of View
Si avvicinò una ragazza accanto ad Alan. Era molto alta, un po' più di me; aveva i capelli bruni e lunghi fino alle spalle; e gli occhi verdi. Wow dire che era bella era niente! «Ciao cara, e tu saresti?» mi chiese indicandomi con un cenno del capo. «Oh piacere, mi chiamo Elsa!» le dissi a mia volta. Intanto Harry si avvicinò a noi. Si posizionò accanto a me, ma appena vide Margaret si irrigidì. Poi vidi che si scambiarono dei lunghi sguardi, ma non riuscivo a capire cosa trasmettessero. «Oh ciao ragazzo. E tu sei...» disse Alan rivolgendosi ad Harry. «Harry!» gli rispose con tono acido. «Lei è mia sorella, Margaret. Aspetta...Harry? Harry Styles? Quello dei One Direction? Piacere io sono Alan» si presentò il mio amico porgendo la mano ad Harry ma che quest'ultimo non ricambiò. «Un po' nervosetto il tuo amico eh?» mi disse Alan con tono divertito. Qualcosa mi fece intuire che quei due non sarebbero mai andati d'accordo.
«Sì, sono io. Ora se volete scusarci...noi ce ne andiamo» disse infine Harry guardando un'ultima volta Margaret per poi trascinarmi fuori dalla sala. «Hey, ma che ti prende?» «Niente, cammina!» mi ordinò con un tono duro. Arrivammo vicino alla sua auto e vi salii insieme ad Harry. Mise in moto e ci avviammo verso casa. Lungo il tragitto c'era un'aria molto tesa e nessuno di noi due osava proferire parola, ma alla fine presi coraggio e dissi:«Harry...Conosci quella ragazza?»
«Quale ragazza?» chiese fingendo un'atteggiamento disinteressato. «Margaret» risposi.
«No, come puoi pensare che la conosca?» non staccava gli occhi dalla strada. «Ferma la macchina Harry» gli ordinai. «Perché? Non siamo ancora arrivati!» «Ho detto ferma la macchina Harry, dobbiamo parlare...»
Harry accostò l'auto e ci fermammo vicino ad una grande villa. Sospirò e si poggiò allo schienale del sedile.«Guardami Harry!». Si girò verso di me e incatenò i suoi occhi nei miei. «Mi stai mentendo, lo so. Allora io ti richiedo: conosci quella ragazza?» gli chiesi prendendo il suo mento tra le mie dita per non fargli distogliere lo sguardo da me. Mi guardò ancora un po' senza proferir parola, e dopo pochi minuti che per me sembrarono ore, cominciò a parlare. «Lei è la ragione della mia sofferenza...» «Aspetta! Lei è quella Margaret di cui mi hai parlato?» gli chiesi e Harry annuì con il viso pieno di tristezza. «Oh Harry...mi dispiace tanto...» gli dissi e mi buttai tra le sue braccia. Quando ci staccammo ci guardammo negli occhi. Harry passò il suo sguardo alle mie labbra, poi di nuovo ai miei occhi. Cominciò ad avvicinarsi lentamente e ad abbassare la testa per raggiungere la mia altezza. Tutto stava accadendo con una lentezza davvero straziante, stavo per perdere la pazienza e baciare le sue labbra, ma aspettai. Aspettai e aspettai. «Dai andiamo» ma Harry improvvisamente interruppe quel magico momento allontanandosi e tornando a guardare la strada. Ci rimasi molto male, ancora un momento e...la magia sarebbe avvenuta.
Fece partire la macchina e dopo qualche minuto arrivammo a casa. «Hey ragazzi, siete già di ritorno?» ci chiese Zayn avvicinandosi a noi e abbracciandoci. «Oh...Sì...ci stavamo annoiando...» dissi in tono vago. «E gli altri due?» chiese ancora. «Chi?» «Come chi? Jessica e Niall!». Con tutto quello che era successo ci eravamo dimenticati di loro. Divertente eh? Sia Harry che io realizzammo di dover tornare di nuovo al ballo per andarli a prendere.
Ci precipitammo fuori la porta e tornammo di nuovo in macchina. «Cavolo, che idioti.» disse Harry accennando un sorriso. In effetti entrambi trovavamo la faccenda divertente. «Harry...» «Si?» «Come stai?» «Adesso bene. Non devi preoccuparti per me...» «Ma io voglio preoccuparmi per te!» gli dissi girandomi di scatto verso di lui. «Va bene mamma» mi rispose Harry con un tono puerile. Tra chiacchiere e risate tornammo al locale. Una volta entrati cercammo tra la folla, ormai duplicata, i nostri amici. Vidi Margaret in piedi in un angolo della sala, ma di Alan nessuna traccia. Harry era affianco a me e per fortuna, non si era accorto di lei. Continuammo a cercare finché non vidi da lontano un ciuffo biondo molto familiare. Capii subito che appartenesse a Niall. La musica era un po' più movimentata ora. Jessica si muoveva in un modo molto buffo e per poco non scoppiai a ridere. Era davvero negata nella danza, chissà quante volte aveva calpestato i piedi del povero Niall!
«Hey ragazzi! Chi si rivede!» Alan spuntò da dietro di noi. «Hey...» si limitò a dire Harry. Alan con un gesto della mano disse a Margaret di avvicinarsi. No...ti prego...Queste erano le parole che si ripetevano nella mia mente.Harry's Point Of View
Margaret si avvicinò, aveva un'espressione che emanava tristezza. «Come stai?» mi chiese con un tono dolce. Dal suo sguardo poteva sembrare quasi pentita, ma era vero? Pensai.
Non guardarla, non guardarla, non guardare quegli occhi o ti lascerai abbindolare di nuovo, ripeteva il mio subconscio. Decisi di dargli ascolto e spostai lo sguardo alla mia destra. «Harry?» sentii chiamarmi da lei. Ma che cosa voleva?
Continuai a non guardarla ma lei continuava a chiamarmi.
«Harry...possiamo parlare in privato? Magari davanti ad una bella tazza di caffè?» mi chiese calma. Non resistetti e accettai. Dissi a Elsa che sarei andato un attimo con Margaret a parlare. Mimò un "no" con le labbra, voleva tanto proteggermi e questo lo apprezzavo molto. Ma non ce n'era bisogno. Così lasciai Elsa con Alan e mi avviai insieme a Margaret verso il bar. Ci sedemmo ad un tavolo del bar del locale e la ragazza iniziò a parlare. «Harry, vorrei dirti tante cose...come posso riassumere in due parole? Solo con un 'mi dispiace'» «Oh...ti dispiace...e di cosa sentiamo?» la stuzzicai. «Di tutto. Di averti mentito, di averti tradito, di averti fatto soffrire...voglio dirti la verità» «Allora parla!» «Ok, la verità è che...cercavo popolarità, ecco! Mancava davvero poco per poter dare inizio alla mia carriera da stilista e avevo pensato 'Quale modo migliore se non iniziare ad avere popolarità uscendo con una star?' Bhè, ho scelto te...come mia vittima. Mi sento una persona orribile a dirlo, ma tu per me sei stato solo un divertimento, non ho mai voluto delle relazioni. Però dopo quello che ho fatto, mi sono resa conto di non poter vivere senza di te...in poche parole mi sono resa conto di provare qualcosa di forte per te...» mi confessò tenendo sempre lo sguardo rivolto verso il basso e giocherellando con la bustina per lo zucchero ormai vuota perché versato nel suo caffè. «Tutte cazzate!» urlai sbattendo il pugno sul tavolo attirando l'attenzione di molti clienti, ma non ci diedi peso. «No Harry, è la verità...tu...DEVI credermi...E tu? Non provi niente per me? Io lo so che tu mi ami ancora, che non hai mai smesso di amarmi nonostante quello che ho fatto!» disse alla fine. Allora mi chiesi: "In effetti, l'amavo ancora?" "Certo che sì!" Rispose la mia mente
"Ed Elsa? Cosa erano tutte quelle sensazioni che provavo ogni volta che mi sfiorava o semplicemente mi guardava?" "Forse è stata così buona e dolce con me, che avevo creduto di essermi innamorato di lei!" questo era ciò che credevo allora.
Non le risposi, allora lei insistette:«Allora? Rispondi!» questa volta fu lei ad alzare la voce. Mi lasciai guidare dall'istinto e mi alzai dalla sedia, cosa che fece anche lei. Mi avvicinai con passo svelto alla ragazza, presi il suo viso tra le mie mani e unii le sue labbra alle mie con violenza. Mi era mancata davvero tanto! Però la mia testa non faceva altro che ripetermi di stare attento. "In effetti, potevo fidarmi di lei?"
Decisi di non avere più paura di lei, di lasciarmi andare. In fondo, sembrava davvero sincera! Pensai.
«Margaret, vuoi essere la mia ragazza?» le chiesi abbassandomi per arrivare alla sua altezza, non riuscivo a smettere di sorridere «Sì, voglio essere la tua ragazza» mi rispose.Elsa's Point Of View
Intanto i due piccioncini non si accorsero che li avevo osservati tutto il tempo insieme ad Alan, e lì, il mio cuore si divise a metà.
Buonasera a tutti.
Come va?
Tan tan tan tan...ecco il ventesimo capitolo!!!!!!!Ci vediamo alla prossima!!!
-Valeria
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I'll be always here for you//H.S [IN REVISIONE]
FanfictionFino ai suoi primi diciassette anni, Elsa poteva contare solamente sul sostegno dei suoi amici che come lei vivevano in un orfanotrofio di Londra. Compiuti i diciotto anni, decide insieme alla sua migliore amica Jessica, di costruirsi una nuova vita...