Capitolo XLVI●A special birthday●

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UN COMPLEANNO SPECIALE

Harry quella mattina di maggio uscì presto da casa il più silenziosamente possibile per non farsi sentire da Elsa, che dormiva beatamente al piano di sopra. Se si fosse svegliata e lo avesse visto uscire di nascosto da casa non avrebbe potuto mica risponderle: "Oh no, tranquilla sto andando a comprare le decorazioni per la tua festa di compleanno a sorpresa!", no, si sarebbe dovuto inventare qualcosa, ma era stanco anche lui e non aveva la giusta lucidità mentale per inventarsi qualcosa di sensato e credibile che spiegasse il motivo per cui stesse uscendo come fanno i ladri quando cercano di scappare dalla banca dove hanno appena rubato.
Purtroppo la ragazza non aveva l'abitudine di cadere in un sonno profondo, bastava che un suo capello biondo le cadesse su una spalla e si sarebbe svegliata, non dico subito, ma quasi!
Il mese della primavera, dolce e allegra come lei, lei che fra pochissimi giorni avrebbe compiuto vent'anni. La festa doveva essere perfetta, inoltre erano passati anche alcuni anni dal giorno in cui i due si erano messi insieme.

"Fun&Party" era il negozio perfetto per lui, aveva aperto da poco e una sua cara amica aveva iniziato da poco a lavorare lì.
Arrivato a destinazione, Harry aprì la porta del negozio che urtò un campanellino posto sopra di essa che iniziò a tintinnare fastidiosamente, annunciando il suo arrivo.
«Buongiorno Clarissa!»
«Hei bello, come butta?», «Dai non essere timido, dai un bell'abbraccio alla tua cara Clarissona!», la donna uscì da dietro al bancone e si avvicinò al ragazzo stritolandolo in un forte abbraccio. Era un po' bassina e robusta ed aveva una grande forza. Era la ragazza più positiva che Harry avesse mai conosciuto...e la più forte considerando il modo in cui lo stava stritolando.
«Clarissa! La-lasciami! Soffoco!»
«Uh...scusa ragazzone!» lo lasciò respirare e tornò alla sua postazione precedente.
«Allora, a quale fortunata va il regalo?»
«Co-come lo sai che è per una ragazza?»
le chiese, sbalordito.
«Credi di riuscire a sfuggire alla tua Clarissa con quella faccia che ti ritrovi?» disse la donna puntando il dito verso di lui.
«Ehm...mi sapresti indicare il regalo perfetto per una ragazza?»
«Semplice! Fallo venire dal cuore!»
«...Fallo venire dal cuore...Fallo venire dal cuore! Ma certo! Grazie Clarissa, sei un genio!»
il ragazzo abbracciò la donna e uscì correndo dal negozio. Però poi tornò di nuovo dentro di corsa.
«Dimenticavo...le decorazioni!»

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"Quindi, aggiungere quattro uova..." Harry stava leggendo attentamente gli ingredienti per la torta che avrebbe preparato lui stesso per la sua ragazza. Doveva essere buonissima e perfetta!
«Harry, hai visto il mio diario?» chiese Elsa mentre entrava in cucina.
Prontamente, Harry nascose tutto ciò che c'era sul bancone nel forno, facendo cadere a terra un po' di farina e dei cucchiai. «Ehm...no tesoro! Sai che non tocco mai il tuo diario, so quanto sia personale per te!» le rispose, girandosi verso di lei e appoggiandosi subito al bancone per coprire il forno con le sue gambe, con una posizione del tutto innaturale. Sperava che Elsa non sospettasse di nulla, ma era poco probabile che sarebbe riuscito a nascondere tutto siccome era molto nervoso ed era molto evidente che stesse cercando di nascondere qualcosa.
«Harry...tutto bene?» chiese la ragazza, preoccupata.
«Ehm...sì tutto a posto, è una così bella giornata oggi ehm...»
«Ma se fuori piove!» gli fece notare.
«Ehm...sei davvero bella oggi...hai comprato un nuovo completo?» cercò di farla distrarre.
«Harry! È il mio pigiama!» gli fece ancora notare assottigliando gli occhi.
«Ehm...certo, a te starebbe bene tutto amore»
Elsa arrossì, ma poi chiese ad Harry se ci fosse qualche problema.
«Tutto a posto...» le rispose e si sistemò meglio davanti al forno.
«Cosa nascondi lì?» gli chiese la ragazza, avvicinandosi. Ma qualcuno suonò alla porta ed Elsa sembrò distrarsi da Harry, infatti andò subito ad aprire la porta. Harry improvvisamente ricordò tutte le volte in cui a scuola era stato salvato dalla campanella...
Dopo poco la ragazza entrò di nuovo in cucina: «chi era?» le chiese. «Il postino» gli comunicò la ragazza.
«Io vado a fare spese con Jessica. C'è una lettera per te. Se è di un'ammiratrice segreta, sbarazzatene, okay? Come vuoi tu: bruciala nel camino, sul fornello della cucina, buttala, dalla in pasto al cane del vicino, strappala...tutto quello che vuoi, ma sbarazzatene» lo ammonì facendogli poi l'occhiolino e un sorrisetto scherzoso. Harry si calmò subito.
Dopo un lungo bacio, la ragazza uscì di casa e Harry poté tirare un sospiro di sollievo e tornare a lavoro. Riprese l'impasto dal forno, e con sua grande sfortuna vide che una parte era caduta al suo interno dato che il ragazzo vi aveva messo tutto alla rinfusa.
«Oh...Non ci voleva...Ma sì, dovrebbe bastare.» e si rimise subito all'opera.
Finito di preparare la torta, la mise nel frigorifero e subito dopo si ricordò della lettera. La prese dal bancone della cucina e la aprì. «Oh...Zayn.» esclamò dopo aver letto il nome del mittente. Preso da una rabbia improvvisa, non lesse neanche il contenuto, che la gettò nel cestino della spazzatura.
Dopo tutti gli anni passati, non aveva ancora perdonato il fatto di averli lasciati così, la questione invece era diversa per gli altri che avevano messo una pietra sopra a quell'accaduto. Zayn gli aveva scritto molto in quegli ultimi tempi sui social network, ma Harry aveva ignorato tutti i suoi messaggi.
«Dunque...aggiungere la quantità di zucchero sopra indicata e mescolare il tutto...»

I'll be always here for you//H.S [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora