Capitolo XXXVI●Elsa misses Harry●

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ELSA SENTE LA MANCANZA DI HARRY

Un mese dopo...●

Jessica, Elsa ed Alice erano indaffarate come al solito al negozio. Elsa era particolarmente stanca quel giorno, e non faceva altro che andare avanti e indietro per il negozio: vestiti da portare in deposito perché non più adatti alla stagione estiva, vestiti da sistemare sugli scaffali, vestiti da consigliare ai clienti che avevano molte pretese, vestiti da mostrare a dei clienti che non avevano neanche la minima idea di ciò che volevano comprare...
Ma Elsa non era solo stanca quel giorno, era anche eccitata perché sapeva che due giorni dopo, Harry sarebbe tornato in Europa. Sarebbe tornato nel Regno Unito, in Gran Bretagna, in Inghilterra, a Londra!
Aveva sentito così tanto la sua mancanza! Non vedeva l'ora di rivederlo e di abbracciarlo forte. Margaret invece durante l'assenza del suo ragazzo, era diventata irascibile, o almeno, fingeva di soffrire e di sentire la sua mancanza.
«Signorina, vorrei fare un cambio!» Elsa sentì la voce di una donna alle sue spalle e quando si girò, una signora sulla quarantina aveva in mano una maglietta di colore rosa confetto con le maniche a tre quarti. «Certo, sarò subito da lei!» la ragazza si allontanò ruotando gli occhi al cielo e portò lo scatolone che aveva in mano nel deposito. Poi in fretta, si avvicinò di nuovo alla signora. «Eccomi al suo servizio, ha già qualcosa in mente?» chiese alla donna prendendo tra le mani la maglietta color rosa. «Non saprei...per questo mi sono rivolta a lei, volevo dei suoi consigli.» le disse la donna, gentilmente. «Certo, venga con me. Credo ci sia qualcosa che le potrebbe piacere!» le disse Elsa invitandola a seguirla con un cenno della mano e del capo. La ragazza si avvicinò ad un gruppo di capi d'abbigliamento e prese in mano una maglia abbastanza larga di colore rosa, ma un po' più scuro di quello della maglia che aveva in mano prima la donna. Oltre ad essere di colore rosa scuro, aveva delle paillettes dorate sul contorno del colletto e alla fine delle maniche a tre quarti. Il tessuto era davvero molto leggero e trasparente e la maglia era anche abbastanza lunga. «Le piace?» chiese Elsa alla donna davanti a sé. «È bellissima, vado a provarla» le disse la donna, entusiasta. Elsa intanto andò a prendere altri capi dal deposito per posizionarli sugli scaffali. Durante il suo percorso verso la stanza vide Jessica arrivare dalla parte opposta, anch'ella con degli scatoloni di cartone in mano. «Giornata pesante oggi, vero?» disse Jessica senza neanche fermarsi. «Eh!» rispose Elsa noncurante del fatto che l'amica non potesse più sentirla in quanto si era già allontanata.
Dopo aver sistemato i vestiti, vide la donna di prima uscire soddisfatta dal camerino. «Allora le piace?» le chiese Elsa. «Mi sta d'incanto!» rispose la donna andando verso le casse per pagare. Elsa si posizionò al suo bancone e dopo che la donna ebbe pagato, uscì dal negozio rivolgendo dei saluti alla ragazza.
"Che donna adorabile!" pensò Elsa.
Terminato il lavoro, quella sera, i quattro colleghi restarono a chiacchierare mentre il resto del personale era già uscito dal negozio per tornare alle proprie abitazioni. «Oggi è stata una giornata davvero faticosa!» affermò Theodor appoggiandosi ad uno scaffale. «Hei, attento a non far cadere quei pantaloni!» lo avvertì Alice. «Senza offesa Theo, ma come può essere per te, una giornata faticosa, se non devi andare avanti e indietro come noi, ma devi soltanto controllare lo svolgimento del lavoro?» gli chiese Jessica prima di sbadigliare. «Non sottovalutate il mio compito! Stabilire l'ordine è importante...e poi, chi prende tutte le decisioni più importanti?» chiese Theodor indicando poi sé stesso. «Oh, le chiedo scusa, vostra altezza!» rispose Jessica alzando le mani.
«Be', io dico che si è fatto tardi. Meglio tornare a casa...» disse Theodor guardando il suo orologio da polso. Jessica prese la sua borsa e uscì dal negozio seguita da Alice. Anche Elsa stava per uscire quando Theodor le disse di fermarsi.
«Elsa, aspetta!». La ragazza si girò facendo oscillare i suoi soffici capelli biondi. «Dimmi tutto, Theo!» gli disse curiosa di sapere cosa volesse da lei. «Volevo chiederti...se per caso sei al corrente dell'attuale situazione sentimentale di Jessica...insomma, se sta con qualcuno e cose così...» spiegò il ragazzo torturandosi le mani e guardando altrove fuorché negli occhi della ragazza. «È più che disponibile!» affermò Elsa facendogli l'occhiolino. «Ma non aspettare ancora! Non fartela scappare, sbrigati a rivelarle ciò che provi!» «Sapevi già che provavo qualcosa per lei?» «Lo si può notare lontano un miglio!» affermò Elsa.
«Ragazzi! Avete intenzione di dormire in negozio?» chiese Jessica entrando all'improvviso. «Hai ragione, andiamo!» disse Theodor uscendo dal negozio e andando nella direzione opposta a quella delle ragazze.

I'll be always here for you//H.S [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora