Capitolo 12.

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Olly Murs - Troublemaker.

Un musetto nero spunta dalla scatola e mi guarda spiazzato. Un gattino, mi ha regalata un gattino. Avrà non più di quattro mesi, è quasi completamente nero, con una macchia bianca alla fine della coda. Gli occhioni sono di un azzurro limpidissimo e guardano dritti nei miei.

<<Ma sei bellissimo!>> dico prendendolo in braccio.

Mi saluta con un sonoro "Miao" e si accuccia tra le mie braccia. È un maschietto.

<<E adesso come ti chiamo?>> lo accarezzo e lui si rilassa. Sembra quasi me quando papà mi accarezzava i capelli.

Sarà stato brutto restare chiusi in una scatola senza un po' di aria. Faccio una piccola risatina che mi fa venire i brividi, quando mi rendo conto che lo stavo per buttare dal terzo piano. Dal momento che non so ancora che nome dargli, aspetto il parere di Laura. Quindi ci facciamo un selfie e le mando la foto via whatsapp.

<O mio dio, o mio dio, o mio dio!> scrive lei con mille faccine felici.

<visto che bello? Secondo te come lo posso chiamare?>

Sta scrivendo....

<beh, è maschio, tutto nero, bellissimo ... che ne dici di Black?>

<Laura, è un nome orribile e scontatissimo.>

Sta scrivendo...

<nuvola?>

Ora la strangolo.

<è carino come nome.. ma lo vedo e mi viene il mente un piccolo leoncino. Che ne dici di Simba? Il re Leone è il mio cartone animato preferito>

Sta scrivendo....

<Carino.. Ora vado, ci vediamo domani a scuola?>

<penso e spero di si, oggi mi ha fatta un regalo, quindi credo che domani mi farà andare a scuola. A domani.>

Chiudo il telefono e inizio a giocare con Simba.

<<Ti piace il tuo nome, eh Simba?>> dico mentre mi fa le fusa. <<Lo prendo come un sì.>>

Ci addormentiamo dopo un po', lui accanto a me, e per tutta la notte ho il terrore di schiacciarlo.

Ora non sono più sola.

Cenerentola: Vivere o lasciare vivere?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora