Capitolo 31.

723 63 1
                                    

U2- Song for someone.


Le 7:00. 

Con tutta la calma del mondo mi alzo dal letto e con i vestiti in mano mi dirigo al piano di sotto, verso il bagno. Ho bisogno di due caffè stamattina, sennò mi addormento di nuovo sotto la doccia.
Ieri sera non riuscivo a prendere sonno, mi giravo e rigiravo consapevole che stavo facendo del male a una delle poche persone che mi hanno mai voluto bene veramente. Quando prendo il telefono rimango scioccata dal numero dei messaggi e delle chiamate sullo schermo: 25 sms 56 messaggi in 2 conversazioni su whatsapp e 6 chiamate perse. Tutti di Mattia. Quanto fa male pensare a lui.

Poco prima di entrare nel bagno vengo tirata dai capelli e costretta a girarmi. Morena è in piedi davanti a me, in vestaglia e una coda scomposta. Sembra più brutta di ieri.

<<Hai preso la tua decisione Cenerella?>> mi dice.

Come fa a sapere di questo soprannome?

<<Perché mi chiami così?>> rispondo sbattendo gli occhi.

<<Guardati. Somigli a quella sguattera in tutto e per tutto.>> mi squadra da capo a piedi e ferma il suo sguardo sui miei capelli troppo ribelli. <<Allora, hai preso la tua decisione?>>

Abbasso lo sguardo, fa troppo male dire quelle parole.

<<Sì. Non gli parlerò più e lui non mi rivolgerà più la parola.>>

<<Perfetto.>> dice e sul suo volto compare un'espressione tanto divertita quanto crudele.

<<Manterrai la parola?>> chiedo incrociando le braccia con i vestiti sopra.

<<Certo, una promessa è una promessa.>> fa per andare via, ma si ferma quasi subito. <<Un'ultima cosa, mi serve il suo numero di telefono.>>

Le mani formicolano sotto i vestiti e sento come se gli occhi potessero lanciare lingue di fuoco.

<<Certo...>>

Cerco il suo numero in rubrica e rimango un attimo ferma davanti al suo contatto.

<<Che c'è?>> dice Morena avvicinandosi e guardando il display. <<Oh, che carina, lo hai memorizzato migliore amico. Che peccato che ora dovrai cancellare il suo numero.>>

Non riesco a dire nulla e mi mordo le labbra per evitare ulteriori problemi. Le detto il numero e poi mi sfila il telefono dalle mani. Con pochi movimenti cancella il suo numero e mi sorride.

<<Ecco fatto.>> 

<<Spero che ora tu sia contenta.>>

E per la seconda volta in meno di 24 ore, scappo da li senza aspettare una sua risposta. Mi chiudo a chiave nel bagno e accendo l'acqua calda della doccia, e subito il bagno diventa una sauna. Senza aspettare altro tempo mi fiondo sotto il getto bollente e inizio a piangere.

Che ho fatto di male per meritarmi questo?

Quando esco dalla doccia non ho voglia di guardarmi allo specchio, ma devo farlo per forza. Di nuovo vorrei riprendere a piangere mentre guardo le borse e le occhiaie intorno ai miei occhi chiari. Mi sento ancora più magra, credo di essere sul filo dell'anoressia. Perché una ragazza deve soffrire così tanto? Molte volte mi sono fermata su questa domanda, ma mi sono sempre ripetuta che al mondo c'è gente che sta' molto peggio di me, e questo un po' mi da la forza per continuare a trascinarmi verso un futuro buio e senza vie d'uscita.

Mentre asciugo i capelli inizio a leggere il centinaio di messaggi che mi ha lasciata Mattia. Il mio cuore perde un battito quando ricordo che ora tutti quei messaggi sono inviati da un numero e non dal mio migliore amico. Per fortuna Morena non sa che me ne ha mandati di recente.

Ore 18:47. <<è una presa per il culo?>>

18:57. <<Miaa!>>

19:00. <<rispondimi almeno!>>

19:02. <<mi spieghi che ti ho fatto?>>

19:15. <<Era di nuovo tornato tutto alla normalità cazzo!>>

19:16. << perché vuoi buttare tutto così? Al vento!?>>

20:37. <<Mia se non rispondi vengo sotto casa tua!>>

Una chiamata persa.

21:00. <<Sono qui sotto, aprimi così parliamo, ti prego...>>

Due chiamate perse.

21:42. <<Sto andando via, ti ho aspettata abbastanza.>>

23:01. <<ti odio mostro.>>

23:02. <<Vaffanculo! Io ti amo!>>

23:03. <<si, l'ho detto! Io ti amo Mia, ti amo da quando quel giorno ti vidi giocare con mia sorella!>>

23:04. <<Ti amo dal giorno in cui ti vidi tornare a casa da sola e mi feci 4 chilometri in più per accompagnarti a casa!>>

23:06. <<ti amo dal giorno in cui mi sorridesti per la prima volta!>>

23:10. <<Ti amo come non ho mai amato nessuno nella mia vita.>>

Una chiamata persa.

23:59. <<So che tu mi vuoi bene. So che tu mi ami. Perché stai buttando all'aria tutto?!>>

00:00. <<So che c'entra Katia in tutto questo. Te lo ha detto lei non è vero?!>>

1:25. <<Giuro su me stesso che un giorno ti porterò via da li, via da quell'inferno!>>

3:21. <<ti amo, porca puttana!>>

Una chiamata persa.

4:00. <<Addio amore mio.>>

Mentre leggo le lacrime scivolano senza controllo. Lui mi ama, e io lo sto facendo soffrire come non ha mai sofferto. Non se lo merita.

È rimasto sveglio oltre le 4. Chissà a che ora è andato a dormire, e se è andato a dormire.

Proprio mentre ci penso mi arriva un altro messaggio dal suo numero: <<Ciao! Ti ho lasciato un messaggio in segreteria quando il tuo telefono era irraggiungibile! Ascoltalo quando puoi e richiamami per favore!>>

È un messaggio che proviene dal suo telefono, ma non lo ha scritto lui, è solo un messaggio impostato per avvisare che ne ho uno in segreteria.
Porto il telefono sull'orecchio e mi preparo ad ascoltare le sue dolorose parole.

Cenerentola: Vivere o lasciare vivere?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora