Capitolo 19

1.9K 102 13
                                    

Davanti a me Daniel in uno smoking nero di Armani mi sorride. Dio, è bellissimo.
«benvenuta Amanda» mi saluta lasciando un delicato bacio sul dorso della mia mano.
Mi guardo intorno. L'arredamento è minimalista. Mobili dalle linee dritte e pulite laccati di bianco, occupano soggiorno e cucina.
È un immenso open space, e la vista oltre le grandi vetrate lascia senza parole.
New York.
La città che amo. Improvvisamente mi viene voglia di abitare questo posto.
Daniel segue ogni mio movimento
«bevi qualcosa ?» mi domanda
« del vino rosso, grazie » rispondo.
Mi accomodo sul divano e Daniel mi raggiunge qualche minuto dopo.
In mano ha due calici di vino rosso.

« brunello di Montalcino» dice porgendomi il calice

«dell'ottimo vino Toscano» commento.
Daniel prende posto accanto a me e sento il suo sguardo studiarmi, mentre sorseggio dal bicchiere.

«è uno dei miei souvenir dall'Italia » mi dice

«c'è chi colleziona calamite da appendere al frigo, e chi bottiglie di vino pregiato da conservare in cantina» dico sorridendogli.

«ti piacerebbe vedere la mia collezione Amanda?» mi chiede

« faccia strada Signor Helton» e noto nel suo sguardo accendersi una strana scintilla.

Camminando lungo un corridoio raggiungiamo una porta chiusa, con un mini schermo touch sul lato destro del muro che lampeggia di rosso. Daniel poggia il suo pollice sullo schermo e la luce si colora di verde.
La porta si apre, mi aspetto di entrare in una stanza, invece davanti a noi c'è solo una rampa di scale che conduce ad un piano inferiore. Daniel mi conduce per mano e, sceso l'ultimo gradino ci troviamo in una stanza dai muri in pietra. Riconosco l'odore dell'uva nell'aria. La temperatura qui sotto è decisamente più bassa, per permettere al vino di conservarsi a lungo.
Con un telecomando Daniel accende alcune luci e una parete di vetro opaca si illumina proprio davanti ai miei occhi.
Le pareti si muovono e scompaiono lentamente nel muro. Ed ecco il tesoro.
Centinaia di bottiglie di vino sono disposte ordinatamente per annata.

«wow è meraviglioso » lascio sfuggire il mio entusiasmo

« mi pare di aver capito che il vino è una cosa che ti appassiona Amanda» dice

« molto, c'è l'ho nel sangue » mi guarda, e ho come l'impressione che voglia saperne di più, così proseguo
« mio padre è proprietario della Red Wines, sono cresciuta tra uva e botti di vino, come potrei non esserne rimasta affascinata?»

« immagino sia stata un'infanzia meravigliosa, e mi chiedo come mai ora tu preferisca essere circondata da numeri e computer piuttosto che da campagna e vigneti »
« una curiosità legittima, ma la risposta è semplice. Volevo trovare la mia strada senza nessuna guida. Sono fiera dei sacrifici e del duro lavoro, che mio padre ha dovuto sudare per portare l'azienda di famiglia dove si trova oggi , ma io non volevo camminare sulle orme di qualcun'altro, avevo bisogno di lasciare le mie impronte, è tuo padre quattro anni fa, mi ha dato l'occasione di farlo nella sua azienda.»

«ricordami di ringraziarlo allora. È merito suo se sono riuscito ad incontrarti».
Mi volto a guardarlo e sorpresa mi ritrovo il suo corpo possente ad un passo dal mio.
C'era un significato nascosto tra quelle parole?
I suoi occhi nei miei generano una leggera adrenalina che percorre tutto il mio corpo.
Vorrei trovare argomenti per ribattere ma dalle mie labbra, ora leggermente dischiuse, sento uscire solo il calore rovente del mio respiro.
Quest'uomo ha la capacità di eccitarmi con la sola forza dello sguardo.
Lo guardo deglutire e con un passo elimina la distanza che ci separa. Posa la sua mano sul mio viso, e con il pollice preme delicatamente sul mio labbro inferiore facendomi dischiudere le labbra ancora di più.
Vorrei togliere la lingua e assaggiare il sapore della sua pelle, invece trattengo il respiro.

«ho voglia di scoprire che sapore ha il vino sulle tue labbra»  la sua voce si è arrochita
«assaggiale allora» e come se aspettasse il mio permesso, in un gesto la sua mano mi afferra la nuca e mi avvicina alla sua bocca.
Il contatto è avido, ma non violento. Le sue labbra sono morbide e quando la sua lingua cerca e si aggancia alla mia, sento il suo sapore dolce e in un attimo mi perdo.
Allaccio le mie mani intorno al suo collo e per quanto possibile cerco di attirarlo ancora più vicino a me.
Il bacio si fa più passionale e mentre le sue mani scendono ad esplorarmi il corpo, sento un grugnito uscire dalla sua gola.
Poi di colpo mi allontana.
Spalanco gli occhi sorpresa dall'interruzione brusca che ha dato al nostro bacio.
Lo vedo passarsi più volte una mano tra i capelli, probabilmente è nervoso.
Mi aspetto che dica qualcosa in proposito, ma quando apre la bocca lo fa solo per dirmi che è ora che la cena sia servita. Peccato che io non abbia più fame.

Daniel

Lasciare il comando al desiderio che ho di questa donna è stata una mossa sbagliata.
Se non mi fossi fermato saremmo andati oltre e per quanto non vedo l'ora di realizzare insieme a lei le mie fantasie più recondite, Amanda rimane pur sempre la mia assistente e un'inguaribile romantica, ed io non posso dargli quello che vuole.

Nel pomeriggio prima di rientrare all'attico, mio padre era passato nel mio ufficio per congratularsi dell'affare Jensen.
Ovviamente non mi presi tutto il merito, ma lodai le doti caparbie di Amanda.
Quando poi lui davanti un bicchiere di scotch, aveva iniziato a raccontarmi dell'amicizia di lunga data  con Cristopher e di quando un pomeriggio mi portó a casa sua e  rimasi per tutto il tempo attaccato alla sua gamba, ignorando il pianto capriccioso di un'Amanda bambina che voleva a tutti i costi giocare insieme a me, realizzai che eravamo in qualche modo connessi da tempo.
Io dovevo fingermi il suo sposo, e dovevo infilarle un anello di formaggio al dito, e Colin e Brooke, vicini di casa di Amanda, erano testimoni della nostra unione d'amore.
Adesso avevo quelle immagini davanti agli occhi.

Questo cambiava tutti i miei piani.
Con Amanda non poteva più trattarsi di una conquista facile, non potevo più limitarmi a sedurla e abbandonarla così come avevo fatto con tutte le altre donne con cui ero stato a letto, lei probabilmente non lo meritava.
Con quel bacio avevo già oltrepassato la linea di confine immaginaria che doveva mantenere le nostre anime distanti.

Destinati ad Amarsi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora