Daniel
È stato strano questa mattina svegliarmi e trovarmi tra le braccia il corpo minuto e caldo di Amanda.
Non è mai successo prima che una donna sia rimasta nel mio letto più del tempo necessario a scoparmela, ma con lei sto facendo un sacco di eccezioni, e questa cosa mi turba.
Lei mi piace in un senso nuovo e diverso per me. Non si tratta solo di portarmela a letto, ma del fatto che adesso, dopo averlo fatto questa notte, già non vedo l'ora di perdermi nuovamente in lei.
Sono stato io a dirle di viverci senza pensare troppo ai se e ai ma, eppure mi sono lasciato prendere dal panico.
Sono corso in ufficio lasciandola raggomitolata tra le coperte. Non avevo idea di come comportarmi e di quali argomenti prendere una volta che si sarebbe svegliata.
Ho il timore che dopo quello che è successo, dopo che abbiamo fatto l'amore così intensamente, nonostante io le abbia parlato chiaro, lei si aspetti qualcosa che io al momento non posso dargli.. Una relazione.
Dalla fretta di andarmene non le ho lasciato neppure un biglietto, ma ho incaricato Gillian di prepararle un'abbondante colazione.Strano trovarsi seduto alla scrivania del mio ufficio alle sette del mattino. La guardia giù all'ingresso mi ha lanciato uno sguardo incredulo.
Apro il laptop ed inizio a scorrere tra le varie mail nella posta in arrivo. Rispondo in grosso modo alla maggior parte di esse, valutando nel frattempo qualche possibile buon affare su cui lanciarmi una volta terminata la campagna pubblicitaria di Jensen.
Siamo in fase ultimale delle stampe delle locandine e tra due settimane tornerò a Vancouver per l'inaugurazione del ristorante.Lavoro senza distrazioni fino a quando non vedo Amanda prendere posto alla sua scrivania e capisco che si sono già fatte le nove.
Non è passata a salutarmi quando è arrivata, molto probabilmente sarà arrabbiata per il mio comportamento sfuggente di stamattina .Lavoriamo uno lontano dall'altro, fino a quando una telefonata di Jensen al mio interno personale, non mi costringe a convocarla nel mio ufficio.
« siediti » le dico indicando la sedia davanti la mia scrivania. Il tono mi esce più duro di quanto volessi e noto che il suo sguardo rimane basso, lontano dai miei occhi.
« Come ben sai tra due settimane ci sarà l'inaugurazione del ristorante di Jensen, e poco fa al telefono mi ha sottolineato che tiene molto alla tua presenza. Verrai a Vancouver con me» dico andando dritto al sodo.
« non mi sembra una buona idea» risponde e finalmente incrocia il mio sguardo.
« che significa ? sai benissimo quanto è importante questo affare per la nostra azienda Amanda, non puoi rifiutarti » le dico guardandola negli occhi.« significa che non verrò a Vancouver con te. Mi occuperò personalmente di avvisare Jensen» .
Amanda
Faccio per alzarmi dalla sedia e senza avere il tempo per rendermene conto Daniel è difronte a me e mi tiene ferma per il polso
«Aspetta» tuona.
«cos'altro c'è ?» rispondo infastidita. Lo vedo scompigliarsi i capelli più volte con la mano in un gesto esasperato
«è per quello che è successo stanotte vero? » mi domanda. Strattono il braccio più volte ma senza riuscire a liberarmi dalla sua presa
« dimmelo tu Daniel. Non sono io ad essermi volatilizzata come un fantasma. Ti sei pentito non è così? Svegliarsi di fianco all'errore di una notte era un impiccio da evitare immagino. Ma sai una cosa? Tranquillo, non me ne importa niente» provo ancora una volta a tirare via il braccio e finalmente ci riesco. Punto dritta alla porta senza voltarmi, ma prima ancora di uscire vengo fermata dalla sua voce «non sei un errore Amanda» fa una pausa e lo sento sospirare, « sei la cosa più giusta che mi sia capitata credo, da sempre. Ed è per questo che sono scappato via stamattina. Voglio viverti ma non sono pronto per una relazione. Cazzo! Non so neanche come funzionino le relazioni» .
Rimango immobile con la mano a mezz'aria e gli occhi sgranati a causa delle sue confessioni. Non è scappato perché si è pentito, ma perché ha paura.
« Amanda..» mi chiama e faccio l'errore di girarmi a guardarlo. Mi piacciono i suoi occhi azzurri. Mi piacciono quando si posano su di me a studiare le fattezze del mio corpo, a studiare la mia mente e la mia anima. I suoi occhi hanno un ascendente pericoloso su di me, riescono a farmi dimenticare tutto. Sono in grado di rendermi docile anche quando sono in preda alla rabbia più estrema.
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Destinati ad Amarsi
Literatura FemininaSola, infelice e vuota. È così che si sentiva Amanda nell'animo. Tradita dall'uomo che diceva di amarla, ormai non credeva più a nulla che riguardasse uomini e amore. A fatica aveva rimesso insieme ogni pezzo di se stessa che era andato in frantumi...