Capitolo 37

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Cerco di non fare troppo rumore mentre mi aggiro per le varie stanze. 
Sollevo piano i soprammobili e sposto delicatamente le tende dalle finestre.
Non sono una grande esperta in queste cose, quindi non saprei proprio dove potrebbero essere nascoste le telecamere, se ci fossero.
Jack ha messo fuori uso il mio telefono e temo che possa aver messo sotto controllo anche il mio portatile, che in questo momento si trova aperto sull'isola della cucina.
Il salvaschermo mi dice che sono le 11:48, Daniel sarà qui a momenti.
Prendo la penna poggiata sul mobile della tv e cerco un piccolo pezzetto di carta, ma non trovo nulla. 
Arrivata in bagno gli occhi mi cadono sui brandelli di lenzuolo che Jack ha usato per legarmi poco prima, e che poi Sara ha buttato nel cestino sotto al lavello.
Scrivo un breve messaggio per Daniel e infilo il pezzo di stoffa in tasca proprio mentre suonano alla porta.
Il cuore sta per esplodermi nel petto. Una sola mossa sbagliata e io e Daniel potremmo rimetterci la vita.
Prendo un respiro profondo prima di aprire. Eccolo lì davanti a me, in tutta la sua innaturale bellezza.
Daniel indossa uno dei suoi tanti completi di sartoria che sembrano essergli dipinti addosso.
Ha una mano poggiata sullo stipite della porta mentre mi sorride, ignaro di quello che sta accadendo. 
Mi ci vuole uno sforzo sovrumano per non ricambiare il suo sorriso, e vedendomi così seria noto che si acciglia.
" Pensi di lasciarmi entrare?" mi domanda
" Perché sai..da qui fuori non riuscirei a fare tutto quello che invece muoio dalla voglia di farti"  stringo le cosce mentre mi faccio da parte, permettendogli di entrare nel mio appartamento.
Mi guardo intorno nervosa ed inizio a grattarmi il polso con forza. Sussulto quando Daniel mi prende il braccio e se lo porta alle labbra
" Ti rimarranno i segni così " mi rimprovera.
Mi serve coraggio per fare quello che accade subito dopo. Libero il braccio dalla sua mano e lo invito a sedersi.
" Dobbiamo parlare. Vuoi qualcosa da bere? " 
" Sto a posto così. Di cosa dobbiamo parlare ?" mi verso un bicchiere d'acqua e lo butto giù tutto d'un fiato, poi prendo posto accanto a lui sul divano
" Quello che c'è tra di noi Daniel " faccio una pausa, adesso ho la sua completa attenzione
" non può funzionare " fa così male dire quelle parole ad alta voce
" Che stai dicendo Amanda? Non sembri più tu " cerca di avvicinarsi ed io prontamente mi scanso. I suoi occhi sembrano accendersi di rabbia.
" Lo stage alla Helton Holding finisce tra quattro mesi, ma io vorrei concluderlo in anticipo " 
" Cosa ? Che idiozia è mai questa Amanda? "
" E poi perchè mai dovresti terminare lo stage in anticipo?" ti scongiuro non complicarmi le cose, penso
" Hai svolto un ottimo lavoro con il progetto di Jensen. E sai cosa mi ha confidato mio padre poco prima che venissi qui ?" mi domanda
" Che ci sono almeno altri due importanti investitori che vogliono affidarti i loro progetti " si alza ed inizia a fare su e giù per la stanza. Io rimango immobile sul divano
" e tu sei pronta a mandare tutto all'aria " sospira passandosi una mano nei capelli. E' visibilmente scosso
" Quello che c'è stato tra di noi, è stato un errore" stringo i pugni così forte da sentire le unghie conficcarsi nei palmi 
" Non dovevamo finire a letto insieme, noi due siamo così diversi " aggiungo
" Non dire stronzate Amanda, io e te ci completiamo" con un passo mi raggiunge e si inginocchia davanti a me
 " Tu mi hai aiutato a sconfiggere i miei demoni. Tutte le volte che abbiamo fatto l'amore ti ho regalato un pezzo del mio cuore Amanda" chiudo gli occhi quando sento che le lacrime iniziano a salire, " mai con nessun'altra donna è stato così speciale come lo è stato con te" cerca una mia reazione e quando vede che rimango in silezio aggiunge
"Tu mi hai fatto innamorare" il mio cuore si gonfia di gioia, ma quella piena felicità dura per pochi secondi.
La lucina verde sopra lo schermo del mio portatile mi avverte che qualcuno è collegato alla webcam del computer e ci sta osservando. 
Devo allontanare Daniel e devo farlo in fretta, anche se ha appena confessato di amarmi.
Anche se io lo amo, come non ho mai amato nessuno in vita mia.
" Non ha significato niente per me, non lo capisci? " gli urlo contro alzandomi in piedi
" Sono venuta a letto con te perchè volevo fare carriera, essere una semplice stagista non mi bastava" ogni parola sento che mi avvelena
"Io non ti amo Daniel, e tu invece mi sembri fin troppo coinvolto in questa storia. E' meglio per entrambi se io torno a Brickell " il dolore che leggo nei suoi occhi mi uccide, non credo di essermi sentita così male in vita mia. Neanche dopo il tradimento di Jack.
Quel pensiero mi ricorda che devo trovare un modo per consegnare a Daniel il mio messaggio, senza che Jack e Sara lo scoprano. 
" Vattene da casa mia adesso" gli urlo addosso
" Farò avere le mie dimissioni a John domattina " dico mentre continuo a spintonarlo verso la porta d'ingresso.
Con un movimento calcolato riesco a far cadere a terra un vaso che si frantuma in mille pezzi. Deve funzionare, penso. Non mi viene in mente un'altro modo.
Mi abbasso a raccogliere i cocci, e faccio in modo di tagliarmi con un pezzo di vetro.
Inizio subito a sanguinare e Daniel prontamente si abbassa ad aiutarmi 
" Merda Amanda, ti sei tagliata "  afferra la mia mano
"non è niente" lo tranquillizzo. Mentre mi alzo prendo dalla tasca il pezzo di stoffa e lo avvolgo intorno alla mia mano.
Il tessuto si tinge con qualche macchia di sangue. La videocamera del computer ha ancora la spia verde, questo significa che ci stanno ancora osservando. 
" Adesso te ne devi andare devo fare le valigie" mi giro di spalle al computer e sciolgo la benda,  infilo la mano sotto la giacca di Daniel e lo butto letteralmente fuori di casa.
Mi accascio contro la porta e spero che il mio piano funzioni.

Daniel

Non riesco a credere a quello che è appena successo in quella stanza.
L'istinto mi suggerisce di buttare giù questa maledetta porta.
C'era qualcosa di strano in Amanda, ero sicuro che non pensasse davvero tutte le cose che mi aveva detto.
Prendo il telefono e faccio partire la chiamata, Vincent risponde al secondo squillo.
" Controlla i tabulati telefonici della signorina Payne e i suoi accessi ad internet " ordino
" Certo Signor Helton "
"Subito Vincent " ruggisco. 
Rimetto in tasca il cellulare e trovo un pezzo di stoffa. La benda di Amanda, c'è ancora il suo sangue sopra. Dispiego il lembo di stoffa e noto che ci sono scritti due nomi Jack e Sara. 
E' un messaggio di Amanda per me. Sta succedendo qualcosa.
Sono ancora nella tromba delle scale quando mi squilla il cellulare. E' Vincent!
" Cosa hai scoperto?" 
" Ci sono microfoni sparsi nell'appartamento della signorina Payne "
"Merda" mi lascio sfuggire
" E non è tutto Signor Helton.Controllando il suo traffico internet ho scoperto che è in uso un'applicazione che permette a terzi di registrare accedendo alla webcam del computer"
mi fermo di colpo e faccio marcia indietro, salendo due scale per volta
" Stanno ricattando Amanda? Devo andare subito da lei potrebbe essere in pericolo" riesco a dire nonostante il fiatone
"Rimanga li Signor Helton, le sto inoltrando i filmati che ho recuperato dal server"
"E' meglio se da un'occhiata".
Guardo i filmati e sento la rabbia montarmi dentro. Potrei ucciderli entrambi se solo fossero davanti a me in questo momento. Quando Sara strattona Amanda dai capelli non riesco a guardare e chiudo gli occhi. 
Adesso il loro piano mi è chiaro e lo asseconderò, ma nel frattempo preparerò la mia vendetta.

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