CAPITOLO 14

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Erano passate due settimane dall'arrivo di Luna e io ero sempre felice. Lei aveva deciso di rimanere a vivere in Italia, a casa mia, e si era anche iscritta alla mia scuola. Tutte le mattine andavamo a scuola insieme.
"Mi interroga di storia oggi ..."- mi disse Luna con faccia schifata.
Scoppiammo a ridere .
"Da una parte sono molto agitata ma dall'altra non vedo l'ora di togliermela cazzo! E poi stasera si festeggia ..."- aggiunse.
Le avevo parlato della festa di inaugurazione.

"Gabriele ti ha detto qualcosa"- mi fece l'occhiolino e io arrossì.
"Smettila Luna. Starà tutta la sera appiccicato a Madeline."- dissi ridendo e poi mi corrucciai un po' .
"Va beh.."- cercó di cambiare discorso. - "Aspettami alle due fuori da scuola. Dobbiamo andare a fare shopping"- continuó.
"Sarà fatto signor capitano"- risposi donandogli un sorriso.
Lei mi fece il solletico , mi diede una pacca sul sedere ed entrammo nelle rispettive classi .

Mentre mi incamminavo verso la mia classe i due ragazzi di quinta mi presero sotto braccio, uno da una parte e l'altro dall'altra.
"Ehy bella"- mi salutó il primo. - "L'altro giorno non ci siamo presentati...io sono Daniel e lui è Dylan. Tu come ti chiami?"- aggiunse in seguito.
"Benedetta"- risposi con un velo di timidezza.
"Stai andando in classe?"- mi chiese Dylan.
"Si..."- risposi.
"Ti possiamo accompagnare?"- disse Daniel con un sorriso malizioso stampato in faccia.
"Uhm...perchè no"- affermai, cercando di sembrare il più sicura possibile.
Chiacchierammo fino alla classe. Sulla soglia della porta c'era Gabriele che quando vide i miei due accompagnatori assunse un espressione strana. Sembrava che avesse visto due fantasmi.
Dylan si era accorto della sua reazione.
"Ci vediamo oggi alla festa usignolo"- disse e mi fece l'occhiolino.
"Ciao bella"- aggiunse Daniel.
"Ciao ragazzi"- gli salutai ed entrai in classe.

Gabriele continuava a fissarmi, stavo davvero iniziando a credere che fosse geloso. Le mie fantasie finirono quando Madeline, durante un'ora buca gli si avvicinó ed inizio a baciarlo, sedendosi a cavalcioni su di lui.

Suonó la campanella delle 14 e uscì da scuola.
Andai ad aspettare Luna fuori dal cancello. Quando arrivó la guardai storto.
Ma come cazzo si è vestita?! Canotta fucsia e pantaloncini di jeans. I ragazzi continuavano a fissarla maliziosamente. Missà che dovró dirle di coprirsi di più. Deve abituarsi al fatto che qua in Italia i ragazzi siano tutti dei puttanieri pervertiti.
"Che c'è? "- mi chiese.
"Come ti sei vestita?!"- dissi in tono autoritario.
"Canotta e pantaloncini . Ci sono 40° qui...non venirmi a fare le prediche..."- mi fece il terzo dito.
Tra risate e gossip ci incamminammo insieme.

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