GABRIELE POV
Era sabato sera e mi ero organizzato con degli amici per andare a ballare. Mi diressi verso il locale. Per arrivarci passai sotto casa di Benedetta. Mi fermai per un attimo, misi le mani in tasca e mi lasciai scompigliare i capelli dal vento. In quei pochi minuti rividi tutti i momenti passati insieme e senza accorgermene mi ritrovai a sorridere.
Dopo qualche minuto ripartii e arrivai al locale in meno di dieci minuti. Vidi Marco e lo raggiunsi."Ciao Giglia"- mi saluto lui.
"Ehi, dove sono gli altri?"- ricambiai.
"Madeline e gli altri sono già dentro, vieni"- rispose lui.Lo seguii. Appena messo piede dentro al locale mi fu impossibile sentire qualcosa, la musica era altissima. Arrivai dai miei amici e li salutai. Subito Madeline mi venne in contro.
"Amore, eccoti c-che cosa m-mi dici?"- era già ubriacata e strascicó le parole.
"Ehm...nien..."- non mi lasció finire e mi bació. Non fu un bel bacio. Sentivo solo il gusto sgradevole della Vodka. Ci staccammo, lei mi prese per un braccio e mi trascinó per qualche metro. Mi ritrovai davanti ai bagni."Che dobbiamo fare qui?!"- dissi urlando per farmi sentire.
"Come cosa dobbiamo fare?"- disse con voce stridula - "non lo riesci ad immaginare?"- continuó con una certa dose di malizia.
"Okay, potrebbe piacermi come idea"- dissi con aria pervertita.Non pensavo fosse seria. Mi prese le mani, le mise intorno ai suoi fianchi e riinizió a baciarmi. Spinse la porta del bagno con il corpo e ci ritrovammo dentro. Continuava a baciarmi, senza darmi respiro. Incominció a scendere fino ad arrivare a baciarmi il collo insistentemente. Io la trascinai dentro ad un gabinetto, non volevo che chiunque ci potesse vedere. Lei si abbassó e inizió a sbottonarmi i pantaloni. Avevo capito cosa aveva intenzione di fare, io stavo solo aspettando. Mi tolsi i boxer, gli gettai a terra e lei inzió a fissarmi. I suoi sguardi andavano dai miei occhi fino ai miei piedi e poi risalivano.
Dopo qualche secondo di silenzio imbarazzante lei inzió a piangere. Questa sua strana reazione mi fece sentire in colpa. Per quanto lei fosse troia, forse si è spinta fino a questo punto perchè era ubriaca, non potevo approfittarmi di lei. Mi rimisi quindi le mutande e i pantaloni, aprii la porta del bagno e tornammo nel locale.
"Madeline, calmati, tranquilla, non è successo niente okay?- le dissi per consolarla.
"Io...volevo davvero ma..."- non l'avevo mai vista così e poi non mi sarei mai aspettato una reazione del genere da lei.
"Madeline, torniamo a ballare"- le dissi in tono autorevole.
"Non dirlo a nessuno"- disse lei in aria supplichevole.Annuii e tornammo in comitiva. Verso le due della notte me ne andai. Mentre cercavo di addormentarmi continuavo a pensare a quello che era successo e non potei fare a meno di pensare di essere rimasto deluso. Mi pentii subito di questo pensiero.
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DON'T GIVE UP || Isotta
RomanceBenedetta è una ragazza di 14 anni e deve iniziare le superiori. Tutto quello che desidera è avere qualche buona amica e si...anche un ragazzo magari...sarebbe proprio ora di averne uno.