CAPITOLO 8

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Arrivai a casa verso l'una. Mia madre mi ha fatto trovare il pranzo pronto: pasta con il sugo, niente di che.
"Benedetta"- buongiorno cara madre.
"Mamma..."- non chiedermi come è andata, ti prego!
"Come è andata?"- ovvio, mia madre sembra stata plasmata apposta per darmi fastidio.
"Uhm"- risposi - "Normale..."- a mia madre non era piaciuta molto come risposta.
"Normale!?"- disse con disprezzo - "Come sono i compagni?"- aggiunse.
"Normali"- non avevo voglia di parlarle.

"Tutto normale eh?! E i tuoi occhi rossi? Sono normali anche quelli?!"- è fastidioso quando ti rendi conto di quando i tuoi genitori ti conoscano.
"È il mascara..."- dimmi che non te lo ricordi, ti prego.
"Non era scaduto?- si stava davvero incazzando.
"Ehm...beh..."- non sapevo che rispondere.
"Sai cosa?! Non mi vuoi dire che è successo? Bene, continua a vivere nelle fanfiction e in tutte quelle cazzate. Brava, non avrai mai una vita reale!"- silenzio.
A quel punto stentavo a trattenere le lacrime.
"Ah si, è così?! Beh, io non avró mai una vita sociale ma tu non sarai mai una vera madre! Quale persona con un po' di buon senso direbbe delle cose del genere a sua figlia?!"- stavo gridando, e anche tanto.
"Benedetta..."- cercó di calmarmi.
"Me ne vado in camera! Non rivolgermi più la parola!"- ero davvero distrutta.

Mi odiavano tutti: mi odiava mia madre, mi odiavano i miei compagni di classe, mi odiava il ragazzo che mi piaceva. Il mondo mi odiava.

DON'T GIVE UP || IsottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora