Hug ||Alberico De Giglio||

9.

*sabato*

Lui: "ALEEE DOVE SEI?!"

Lei: "mi sono appena svegliata"

Lui: "ah buongiorno ahah"

Lei: "dovrei essere a Bari verso le 11:00"

Lui: "vengo in stazione"

Lei: "eh vieni in stazione"

Lui: "Madò non vedo l'ora.."

Lei: "Ho sonno"

Lui: "quando vai in treno dormi"

Lei: "cosa che farò sicuramente"

Lui: "ho un po di vergogna di farmi vedere dalla tua famiglia"

Lei: "sta solo mia madre, non preoccuparti"

Lui: "okay.."

Lei: "sul serio. Non mi cagherà di striscio. E poi sa che devo vedere te"

Lui: "Le hai parlato di me?"

Lei: "Già"

Lui: "mi sento onorarto"

Lei: "Le ho detto di quanto coglione sei"

Lui: "Uff"

Lei: "E di quanto ti voglia bene"

Lui: "aww♡"

Lei: "♡"

Lei: "Vado a prepararmi. Ci vediamo dopo Albee"

Lui: "A dopo tesoro".

*in treno*

Mia madre mi toglie una cuffia dall'orecchio e dice:

"Ale svegliati. Siamo arrivati". Detto ciò lei prende la sua valigia e scende, senza aspettarmi nemmeno.

Mi alzo, prendo le mie cose e scendo. Mi guardo un po intorno, ma nessuna traccia di Alberico.

Inizio a camminare verso l'uscita, facendo fatica con la valigia perché è pesantissima. Porcoddio... potevo evitare di mettere così tanta roba...

"Fatti aiutare dai" una voce alle mie spalle interrompe i miei pensieri.

Non mi giro e dico: "Nemmeno arrivata e già mi rompono i coglioni. C'è la faccio da sola"

"Cazzo allora sei così anche di persona? Ed io che pensavo fosse una maschera che usavi soltanto dietro allo schermo"

A quel punto mi giro di scatto.
Ed eccolo lì. Davanti ai miei occhi.

"Ci sei? Ahaha"

La sua risata.. Dio cos'era..

"Alberico..."

"Si! Davanti a te!"

Allora faccio cadere tutte le valigie e lo abbraccio. Lo abbraccio come se fosse la mia ancora di salvezza. Lo abbraccio così forte che le ossa potrebbero anche spezzarsi. Ma ora come ora a noi non importa nulla.

"Finalmente" sussurra lui.

Ed io rimango in silenzio. In quel momento non c'era nulla da dire. Ci bastava stare uno fra le braccia dell'altro.