"Andiamo a prendere una granita?" Mi domanda Alberico dopo aver finito il nostro 'discorso' sulla pizza napoletana e dopo avermi ordinato di offrirgliela quando verrà a trovarmi a Napoli.
"Andiamo!" Urlo come una bambina per poi alzarmi. Inizio a correre per raggiungere il tizio che vende le granite, che sta proprio di fronte agli scogli.
"Ale vieni qua dai. Mi scoccio di correre" mi urla ridendo e correndo, cercando anche di raggiungermi.
"Muoviti dai" dico ridendo a mia volta.
Si, sono particolarmente felice in questo momento. Se fosse per me, non tornerei più a casa. Resterei qui per sempre!
"Come le volete le granite?" Domanda il tizio.
"Io a menta" rispondo e poi guardo Alberico.
"Limone" dice ed il tizio inizia a prepararle.
Quando ci da le granite, Albe ed io torniamo sugli scogli."Ti vedo molto felice" dice Alberico spezzando il silenzio che si stava per creare.
"Amo il mare. Mi mette sempre di buon umore. Poi ora ci sei tu con me. Non sono più sola" dico sorridendo e guardando il mare.
"Prima lo eri?" Mi domanda.
"Mi sentivo molto sola, anche se non lo ero. Forse cambiare aria mi fa bene. A Napoli ci sono molti ricordi brutti" lo guardo per un istante per poi guardare di nuovo il mare.
"Hai molti amici a Napoli? Cioè... tu mi hai detto che hai solo una vera amica..." anche lui guarda il mare mentre parla.
"Io e mio fratello abbiamo la stessa comitiva si può dire. Solo che io con mio fratello non ho nulla a che fare" gli dico.
"Questo lo avevo capito" mi guarda per poi prendere la mia mano.
"Quello che considero un fratello è Alessio. Lui è il migliore amico di mio fratello da quando erano bambini. Mi ha visto crescere ed era lui che mi stava vicino, non mio fratello. Era lui che copriva il posto di mio padre e non mio fratello. Tutto quello che ha fatto Alessio doveva farlo Luigi o Francesco. Forse mi aspettavo un po di più da Luigi, dato che Francesco ha la sua vita da sempre. È fidanzato da 14 anni circa e sta sempre con lei. Luigi ha 18 anni, è fidanzato da poco ma da quel giorno non mi ha più pensata. Come se io non esistessi proprio, nel vero senso della parola. Alessio era quello che stava vicino a me, anzi, è quello che mi sta più vicino".
Gli parlo un po di Alessio e delle persone che stanno a Napoli a me vicine.
"Poi c'è la mia migliore amica, Mariagrazia, ma preferisce che tutti la chiamino solamente Mary. Lei è perfetta, è brava a scuola, a casa. Ha un carattere stupendo, è dolce e a volte anche stupida. Ma è proprio questo che adoro di lei. Siamo migliori amiche da bambine, come Alessio e Luigi. Non riuscirei nemmeno a pensarla una vita senza di lei. È il mio contrario, ma l'adoro lo stesso, anzi questo è il motivo per cui è la mia migliore amica. Siamo diverse. Noi due insieme ci completiamo".
"Si vede che ci tieni tantissimo a lei" mi dice guardandomi e sorridendo.
"Più di qualsiasi altra cosa" gli rispondo sinceramente.
"Poi c'è qualcun altro a cui tieni parecchio lì?"
"La mia famiglia. Se tipo io volessi andarmene da Napoli, lasciare Mary, Alessio e la mia famiglia mi fa male. Sicuramente mi mancheranno tantissimo. Ma prima o poi dovrò andarmene da lì. Troppe cose brutte son successe lì ed io vorrei lasciare il passato alle spalle. Vorrei ricominciare d'accapo" gli dico. Fin'ora non l'ho proprio guardato negli occhi. Mentre parlavo guardavo solamente il mare.
"E invece, all'infuori di Napoli, hai qualche persona a cui sei legata particolarmente?" Mi domanda ancora.
Nel frattempo, dato che ho finito la mia granita dieci minuti fa, mi accendo una sigaretta e gliene offro una ad Alberico che accetta volentieri.
"Ho un'amica a Palermo. Ci tengo tantissimo a lei. Purtroppo non l'ho mai vista e uno dei miei desideri è abbracciarla e farla sorridere" parlare di lei mi rattrista. Lei sta passando un periodo buio della sua vita e vorrei tanto starle vicino...
"E poi? Qualcun altro?" Domanda ancora.
"Si beh... un ragazzo che ho conosciuto su twitter. È di Bari. È un coglione ma gli voglio troppo bene. In pochissimo tempo mi sono affezionata tantissimo a lui. È uno delle persone più importanti della mia vita" dico guardandolo stavolta.
"Ah e come si chiama questo ragazzo?" Mi dice facendo un sorrisetto malizioso.
"Si chiama... Alberico" gli sorrido.
Sul suo viso spunta un sorrisone sincero per poi buttarsi addosso ed abbracciarmi fortissimo.
Ricambio l'abbraccio poi lui si stacca e mi guarda negli occhi.
Si avvicina lentamente a me con il viso.
Cosa cazz...
Ad un tratto si allontana di scatto."Ehm... hai un'altra sigaretta?" Mi domanda guardandosi le mani.
Lo fisso per un po per poi prendere il pacchetto.
"L'hai appena spenta" gli dico.
"Fumiamola insieme. Non la voglio tutta" mi dice ed io annuisco.
Mi perdo di nuovo a guardare il mare. È così bello il mare della Puglia.
Dopo un po Alberico mi da l'altra metà della sigaretta, si mette gli occhiali da sole e poi si stende, appoggiando la testa sulla mia gamba.
"Scusami per ciò che stavo per fare prima. Non so che mi è preso" mi dice. Non riesco a vedere i suoi occhi per via degli occhiali, quindi guardo il mare.
"Non importa. Ma quando scoprirai cosa ti è preso me lo dici anche a me" dico a bassa voce, fissando il mare.
Lui si alza, si leva gli occhiali e mi guarda."Perché tu non ti sei allontanata?" Mi dice.
"Non so cosa mi è preso" gli sorrido per poi prendermi i suoi occhiali e stendendomi sulle sue gambe.
"Mancano pochi giorni e te ne andrai..." dice Alberico tristemente.
"Già ma non sarà l'ultima volta che ci vedremo. Ricorda che devo offrirti la pizza napoletana. Ti ho promesso che te l'avrei offerta e tu hai promesso che saresti venuto. Quindi ci rivedremo presto" gli dico.
"Lo spero, davvero. Perché se non dovessi vederti più ci rimarrei di merda. Io voglio continuare a vederti" mi dice per poi abbracciarmi.
"Mi rivedrai. Non me ne andrò per sempre. Bari sta qui vicino" gli dico ricambiando l'abbraccio fortissimo.
"Ti voglio bene Ale. Davvero però" mi dice abbassando lo sguardo per guardarmi negli occhi.
"Ti voglio bene anch'io Albe" gli do un bacio sulla guancia per poi alzarmi da terra. Alberico fa lo stesso. Prendiamo le nostre cose e poi andiamo a prendere il pullman per tornare a casa, dato che siamo stanchi per tornare a piedi.
Una giornata stupenda. Non tornerei più a Napoli se fosse per me.
_____________
BUONSALVE A TUTTIII♡
Come state?
Spero che il capitoli vi sia piaciuto. FATEMELO SAPERE CON UN COMMENTO♡
A prestooo.
Un abbraccio.-Ale.
STAI LEGGENDO
Hug ||Alberico De Giglio||
FanfictionLei: "Tu non puoi capire quanto sei importante per me. Grazie di tutto. Grazie di esistere." Lui: "Sei speciale, per me. Io ti devo ringraziare. Grazie di essere rimasta vicino a me quando tutto era una merda." Lei: "Sei il mio sorriso." Lui: "Tu se...