30.

1.2K 80 13
                                    

Passiamo la mattinata tra risate, baci e coccole, cose che voleva lui ed io adoro dargliele.

"Andiamo a mangiare?" Domanda tra un bacio ed un altro.

"Perché è pronto?" Chiedo confusa.

"Credo di si, sento un odorino" annusa per poi sorridere e a me viene da ridacchiare.

"Andiamo dai" dico alzandomi e prendendo la sua mano per trascinarlo in cucina. Lui mi blocca prima che potessi aprire la porta e mi sbatte contro di essa.
Appoggia la testa sulla mia soffiando sulle mie labbra.

"Davvero te ne andrai? Davvero è oggi? Non ero pronto adesso" sussurra sulle mie labbra.

"Io non ti lascio per sempre Albe. Solo che tra un po inizia anche scuola e, Dio, che odio, devo tornare lì" sussurro a mia volta.

"Ti posso baciare?" Domanda cercando di fare un sorrisino malizioso ma si nota anche lontano un miglio che è triste.
Non capisco perché si senta così... insomma, sono semplicemente una sua amica, i baci son dettagli. Lui non prova niente per me e stessa cosa io, ma odio vederlo triste, specialmente se la causa sia il mio viaggio di ritorno a casa.

"Baciami Alberico. Baciami!" Esclamo sussurrando e lui si avventa sulle mie labbra in un bacio bisognoso. Adoro baciarlo. Mi mancherà davvero tanto...

Dalle labbra scende sul mio collo ed inizia a mordicchiare e succhiare.

"Ah.. adoro lasciarti miei segni. Prima che tu vada via devo fartene un altro su questo, in modo che sia più evidente il segno" dice sorridendo soddisfatto.

"Sei un vampiro o cosa? Dio... che segno che hai lasciato! E vuoi farmelo ancora più evidente?! COSA?!" Esclamo guardandomi allo specchio e lui, vedendo la mia faccia, scoppia a ridere ed io sorrido.

"Andiamo a mangiare dai, cogliona mia" dice per poi prendere il mio labbro inferiore tra le sue labbra e succhiarlo, per poi lasciarlo quasi subito. Usciamo dalla stanza, non prima di averci dato una sistematina.

"Buongiorno signora Daddiego" dico sorridendole.

"Buongiorno tesoro. Siediti pure, tanto è pronto. E tu, Albe, vai a chiamare quel cretino di Michele e digli che è pronto" dice la madre di Michele. Io mi siedo su un posto libero detto da Albe e quest'ultimo va in camera di Michele per farlo venire in cucina a mangiare.

"Tu ed Alberico state insieme?" Mi domanda la mamma di Michele sorridendo.

"Cosa?! No. Siamo migliori amici" le dico poco convinta. Si, poco convinta, perché sicuramente i migliori amici non si danno baci e ne si fanno succhiotti.

"Migliori amici? E quel succhiotto?" Domanda maliziosamente.

"Non è nessun succhiotto signora. Mi sono fatta male" le mento. Mi da fastidio mentirle ma non posso fare altro. Sta per farmi un'altra domanda ma, per fortuna, vengono Michele ed Albe ci sediamo tutti a tavola per mangiare.

"Ale mi ha detto Albe che parti oggi" Dice triste.

"Già... purtroppo devo ritornare a quella vita monotona a Napoli. Che palle" dico sbuffando.

Appena finiamo di mangiare, tolgo i piatti dalla tavola per metterli nella lavastoviglie, poi Alberico afferra il mio braccio e mi trascina fuori dalla cucina.

"Albe stavo aiutando la signoraaa" esclamo ridendo.
Lui non risponde e appena entriamo in camera mi butta sul letto e lui si mette sopra di me.
Però non mi bacia o cose così. Mi abbraccia solamente.

"La mia migliore amica" sussurra.
Ricambio l'abbraccio stringendolo fortissimo. Lui si toglie da sopra il mio corpo e si mette affianco e mi guarda negli occhi.

"Perché con me non la fai la stronza?" Domanda.

"Perché non lo meriti" gli rispondo.

"Inizialmente però lo eri" dice.

"Inizialmente non ti conoscevo" dico avvicinandomi di più al suo viso.

"E perché non me lo merito?" Domanda, sussurrando.

"Perché tu sei tu. E non dovresti nemmeno passare del tempo con me. Io non sono come te. Con me potresti soffrire e tu non lo meriti" dico sussurrando e avvicinandomi ancora di più a lui. Lui abbassa lo sguardo sulle mie labbra per un secondo per poi guardarmi di nuovo negli occhi.

"E perché non mi lasci andare?" Sussurra a un millimetro di distanza dalle mie labbra.

"Perché non ci riesco. Mi stai salvando pian piano Albe. Sembra una cosa egoista da dire, ma io non posso lasciarti andare" dico e lui subito dopo si avventa sulle mie labbra. Le nostre lingue si scontrano mentre stiamo ancora stretti uno tra le braccia dell'altro.

"Non farlo mai, allora. Perché anche tu stai salvando me" sussurra quando si stacca per riprendere fiato ma subito dopo questa frase ricomincia di nuovo a baciarmi ed io ricambio felicemente.

Una specie di malinconia si fa spazio nel mio stomaco, mentre lo bacio. Non potrò rifarlo per molto tempo...
Alberico si accorge che c'è qualcosa che non va e si stacca per poi guardarmi negli occhi. Nota che sono triste e mi abbraccia.

"Non esser triste Ale.." sussurra ed io lo stringo più forte.

"Non mi sono mai fatta vedere così vulnerabile da una persona che non sia mia madre. Ritieniti speciale" dico ridacchiando per coprire la tristezza. Lui fa un mezzo sorriso e si alza dal letto.

"Sono le 2:30 Ale... dovrei riaccompagnarti a casa" dice tristemente.

"Si, adesso mi preparo" dico alzandomi dal letto per prendere la mia roba. Vado in bagno a darmi una rinfrescata per poi vestirmi ed uscire dal bagno. Raggiungo Alberico che è già pronto per andare via.

"Pronta?" Domanda prendendo le chiavi di casa.

"No. Ma dobbiamo andare" dico prendendo la sua mano e uscendo di casa, non prima di aver salutato Michele e la signora Daddiego.

Alberico mi accompagna fin casa mia cercando di farmi sorridere.

"Posso rimanere? Dopo vorrei venire alla stazione anch'io" dice.

"Certo. Adesso però devo preparare le valigie. Casomai mi aiuti" dico ridacchiando e lui fa lo stesso.

Appena arriviamo, bussiamo la porta e viene ad aprirci Christian. Oh... mi ero dimenticata che ci fosse pure lui.

"Guarda guarda chi c'è qui" dice ridacchiando.

"Christian fa meno il cretino, okay? Almeno oggi" dico e lui sbuffa per poi andare al piano di sopra.

Noi entriamo in casa ed andiamo in camera mia. Prendo la valigia da sotto il letto e la apro.

"In cosa posso aiutare?" Domanda.

"Non preoccuparti Albe, voglio solo la tua compagnia" dico sorridendo e lui ricambia, sedendosi sulla sedia.

Inizio a riempire le mie valigie e quando finisco, Alberico ed io le portiamo giù.

"Ale tra poco andiamo. Aiutami a mettere le valigie nella macchina di zia Sara" mi dice prendendo la sua valigia, ma Alberico la ferma.

"Non si preoccupi, facciamo noi due" dice prendendo la valigia di mia madre. Io prendo la mia e poi andiamo in garage per caricarle in macchina.

"Allora si va?" sussurra triste e con gli occhi lucidi. No, non posso vederlo così...

"Si va..." sussurro per poi baciarlo.

Quanto mi mancherà...

_____________

Hellooo peopleee♡
Come statee?
Son tornata con questo nuovo capitolo che spero che vi piaccia.
Fatemi sapere con un commento se vi sta piacendo la storia eh beh... A PRESTO!

Kiss♡
-Ale.

Hug ||Alberico De Giglio||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora