Naivety [IN REVISIONE]

Capitolo 15

Che strazio fu il non sentirsi ricambiata, arrivare sempre così vicini ma non tagliare mai il traguardo. Avrei voluto riuscirci per una volta, la ruota non dovrebbe girare?
Non saprò mai se quell'intesa, tra me e occhibelli, fu solo nella mia testa, notai le attenzioni in più, la ricerca di un contatto, una carezza rubata..fino a che un "e stai sereno tu" di un amico mi fece rendere conto che tutto questo affiatamento, tutto sommato, fosse una fantasia, una bella fantasia presente solo nella mia testa. Confessioni tra maschi che, chiaramente, mi escludevano..

Era successo qualcosa?
Cosa gli impediva di parlarne con me?
Cosa mi rendeva ancora una volta inadatta?

La mia testa mi rendeva inadatta, perché andai a letto turbata, mi svegliai con il mal di testa che passò nell'istante stesso in cui presi in mano il cellulare. Un messaggio. Il suo "buongiorno" accompagnato da una rassicurazione sul fatto che si fidasse ciecamente di me, infatti l'affermazione era rivolta ad una questione che già mi aveva spiegato nel pomeriggio precedente.

Sapeva esattamente i miei sentimenti per lui, glielo dissi e lo ribadii, tanto per essere chiara..in fondo era un uomo. Lui non si espresse, né a favore né contro..i suoi comportamenti li trovai ambigui e decisamente frustranti. Bisognava elaborare una tattica per far si che si avvicinasse di più.

Come districare questo groviglio?

In quel preciso istante odiai l'emancipazione femminile sognando un ritorno al corteggiamento maschile. Sarebbe stato tutto molto più semplice..
Mi avrebbe evitato milioni di problemi..anche se ho sempre amato troppo la mia libertà di giudizio e di pensiero.
Al diavolo il corteggiamento, preferisco tenere i miei dubbi.

"Si sistemerà", pensai..non che abbia mai realmente creduto nel destino e alle stupidate tipo se son rose fioriranno. La realtà è che non ti regala niente nessuno e l'errore più grande è quello di dare per scontato ciò che si ha..avrei messo la mano sul fuoco riguardo al mio futuro con Pietro, e come andò a finire?

Cominciai ad analizzare tutto ciò che fummo come coppia..un pensiero, che odiai avere, fu che probabilmente Giulia mi fece un favore.
Mai la ringrazierò e mai la perdonerò per la pugnalata che mi diede, ma mi salvò da un rapporto ormai freddo e distaccato che non fui in grado di chiudere da sola. Sarà stata per paura di rimanere sola o di abbandonare l'unica mia costante degli ultimi anni, ma sono abbastanza certa che avrei portato avanti, per chissà quanto tempo ancora, un rapporto in cui non credevo più.

Non era la ricerca, ma la speranza di trovare qualcuno che riuscisse a farmi sentire appagata che mi spronava con occhibelli.
Forse il rapporto tra me e Pietro nacque in un momento sbagliato e sei anni sono comunque un bel divario..avevo 17 anni, feci degli sbagli. Sbagli che, se potessi tornare indietro, non rifarei. Parlando per frasi fatte..coi se e coi ma non si va da nessuna parte, sicuramente è un errore che in futuro non feci più.
Per me stessa e per il mio partner, si tratta pur sempre di educazione..e se questo, per qualche assurdo motivo, non dovesse bastare..in moltissime occasioni conquistò il mio rispetto, e io sbagliai a fare ciò che feci.

La speranza e la voglia di fare meglio..

Tutti sbagliano, o hanno sbagliato, nessuno è santo da potersi permettere di giudicare gli altri..certo è che bisogna imparare dagli errori, propri e altrui, più cresciamo di età, più cresce la voglia di indipendenza e, con questa, anche di avere magari una famiglia..
Avevamo, tutti noi, me e i miei amici, questa voglia, ma forse non eravamo ancora pronti..pronti per la vita adulta, dove indipendenza non voleva dire solamente rientrare all'ora che si voleva, ma anche, e soprattutto, lavare i propri sanitari.

Questo è l'unico traguardo che, per me, valesse la pena tagliare, se poi fossi riuscita a farlo con accanto, o vicino, o anche un pochino più in là, una persona..occhibelli o meno, ne sarei stata contenta.