La vacanza non partì nel migliore dei modi, nonostante mesi di anticipo e otto conferme..partimmo in cinque, due rinunce e un forse.
Strano..niente va come vorrei.
È che non chiesi mai il mondo, chiesi solo amicizia e sacrificio. Se di sacrificio si trattò. Forse "disponibilità" fu più appropriato.
Non è forse questa l'amicizia?
Per me è sempre stato il donare un po' del mio tempo a qualcun altro. Non che il mio valga più di quello degli altri, solo che scelgo a chi darlo..e ho imparato, a mie spese, ad essere più selettiva.La sera prima e la mattina della partenza, nella mente ci fu più cattiveria che altro.
Danika ci avrebbe raggiunto il giorno seguente, cambiò lavoro e non potè chiedere il giorno di ferie come invece facemmo tutti noi..nessuna colpa. Lei era il "forse".In cinque con due macchine..io e Marco su una e sull'altra Manu, Mattia ed Eleonora.
A posteriori saremmo potuti andare con una..ennesima batosta?! Forse si, ma lo spirito con cui la vissi fu del tutto diverso. Se da un giorno all'altro ti impongono di lavorare nel tuo giorno di riposo non puoi fare molto..Chi all'ultimo rinunciò?
Avrei potuto giocare qualunque cifra, scommettere qualunque cosa.
Non avrei guadagnato molto..
Cercai di essere positiva e fidarmi della loro parola, cercai di non tenere in considerazione la loro stupidità..
Ovviamente, come in ogni situazione nella mia vita, sbagliai su tutta la linea.Prima Michela, del resto una che vive a caso, senza neanche sapere che giorno della settimana è..non può riuscire a capire che in un dato giorno ha preso un dato impegno.
L'importante è che i capelli siano a posto.Secondo?
Chi altri se non Gianni?
Chi altri se non il fidanzato di Michela?
La storia degli innamorati e l'altra metà della mela per farne un intero con loro non valse..ne avrebbe fatto, essendo ottimisti, una metà.La cosa "divertente" fu la giustificazione che diedero, due diverse chiaramente..si misero per caso d'accordo?
Lei..
"Anna non ricordavo assolutamente di avere l'addio al nubilato di Tizia""E va beh sono tre mesi che mi hai detto che saresti venuta, ho prenotato anche per te..se non ti preme particolarmente andare, vieni con noi. Sarebbe anche più giusto..no?" le risposi.
"No ma infatti non mi interessa granché andare solo che ormai ho dato la mia parola.." disse.
"No, fammi capire..quanto puoi essere stupida da 1 a 10? 700? Ma tu, in faccia, mi stai praticamente dicendo che di me non te ne frega assolutamente nulla e che la parola che hai speso con me vale meno di niente?". Fortunatamente per me, ma soprattutto per lei, riuscii a tenere la bocca chiusa e rimase un pensiero privato.
L'ultima cosa che avrei ottenuto in quel momento sarebbe stata una discussione inutile con lei, e non avremmo risolto niente.
La ragione si dà agli stupidi, giusto?
Applicai perfettamente il "sorridi e annuisci".Tutt'altra storia fu invece per Gianni. Se lei la invitai per circostanza, lui lo invitai perché amico, un amico importante oltretutto.
"Ho la cresima di Caio, ho provato ad accennare a mio padre il weekend con voi ma mi ha squadrato", la sua giustificazione.
Il mio primo pensiero? "Lo uccido".
Fece di tutto per passare come vittima della situazione, ma l'unica risposta che ebbe da me fu: "tu e la tua fidanzata siete due trogloditi".A parte tutto..ma è mai possibile avvisare dodici ore prima della partenza che non sareste venuti?
Ma il rispetto verso chi dovette mettere soldi al posto vostro? Rispetto per me che cercai gli appartamenti giusti per rimanere tutti insieme e che fossero al contempo belli, confortevoli e vicini ai locali? Perché l'impegno che misi non fu ugualmente ripagato da un comportamento quanto meno rispettoso da parte loro? Perché gli altri presero il permesso mesi fa e lui dovette aspettare il giorno prima?
"Sono due trogloditi" questa è la risposta.La totale impossibilità di tenere la bocca chiusa mi spinse a dirlo.
La faccia di Gianni ripagò del tutto la delusione ricevuta nel primo momento. Mi costò già una fatica non indifferente star zitta con Michela..ma no, non con lui.
Lui dovette sapere quanto mi deluse. Dissi la stessa identica frase per dieci minuti, "tu e la tua fidanzata siete due trogloditi".
Incassò piuttosto bene in realtà.Questo, tutto questo, rimase nella mia testa durante la cena organizzata dagli amici e la mattina prima di partire. Ogni preoccupazione si tramutò in un bicchiere di vino a cena o nel chupito, l'unico che Stefano mi permise di bere, che ingollai quella sera.
Stefano, una delle poche persone che legge il mio stato d'animo guardando i miei occhi..e gli piace parecchio farlo.Facile farsi scivolare tutto addosso, non dar peso ai problemi, far finta di niente perché comunque si è in compagnia e guastare l'umore a tutti non è carino.
L'unica cosa facile da fare, è mettere su la propria maschera e vivere la propria tristezza in solitudine.
Permettere a se stessi di versare delle lacrime, sfogarsi e far si che la giornata successiva sia migliore.La velocità con cui le arrabbiature si risolsero in me fu molto simile alla velocità della luce, questo però non dovette essere una giustificazione nè in quel momento nè in nessuno precedente o successivo per farmi soffrire.
Sentivo nell'aria il profumo del capolinea. Il punto di non ritorno.
Per fortuna l'ora di partire per Jesolo giunse, fu pur sempre il weekend dedicato al mio compleanno, spensi il cervello e mi divertii.
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Naivety [IN REVISIONE]
Short Story"Anna puoi venire un attimo?" "Agli ordini". "Giulia mi ha raccontato tutto; Tommaso, Luca, Stefano, Simone..siamo insieme da 7 anni, come hai potuto?" mi disse Pietro in un misto di rabbia e paura. La vita fa schifo, gli amici fanno schifo, i rappo...