Come si supera il pensiero che è andato a letto con un'altra?
Mi dava estremamente fastidio il solo pensiero di dover salire sulla sua nuova macchina, rigorosamente Volksvagen ma un suv..problemi di ego?
Con quell'auto accompagnò Enea a Lugano, fecero gite, trasferte..chissà, magari anche altro.
L'accompagnò persino dai parenti..mentre dai miei se ne restò sempre a debita distanza.Lei mi aiutava a stare bene, così si giustificò..si, so io in che maniera ti faceva star bene.
Stupida io a non averlo fatto.
Ci mettemmo d'accordo di trascorrere il weekend coi nostri amici, noi ci saremmo poi rivisti in settimana..possibilmente in un locale che non ospiti una scuola di danza country. Fu divertente vederli all'opera però le condizioni non erano esattamente ottimali per parlare..anche se tutto sommato ce la cavammo.
Durante il fine settimana Pietro riuscì inspiegabilmente a farmi arrabbiare..nonostante i pochi messaggi scambiati e gli zero minuti trascorsi insieme. Scoprì poi il perché..l'ennesimo messaggio frainteso.
"Che farai stasera? " mi chiese
"Teoricamente dovremmo andare a ballare, dipende in quanti siamo. Tra l'altro devo stare attenta a non alzare troppo le braccia perché ho su un vestito decisamente corto.." risposi.Mi chiamò immatura, seppi solo il giorno dopo che la sua risposta "Eh non alzarle" la scrisse Martina.
Gli risposi nuovamente "be' è ovvio, le mie chiappe sono patrimonio dell'Unesco"..mi sembrava chiaro che fosse una battuta, brutta, ma comunque una battuta.
Gli proposi un locale nel paese accanto, inventai di avere un impegno e che quindi ci saremmo dovuti vedere direttamente lì. Ancora non eravamo usciti e già ero in paranoia..
Comprammo le nostre auto praticamente insieme, nel settembre del 2009. La mia arrivò un mese prima..era utile, era una specie di promemoria sulla data di scadenza dell'assicurazione. Sentii sempre la sua anche un po' mia..andammo infatti praticamente ovunque e, anche se era una coupè, ci divertimmo parecchio al suo interno.
Trascorremmo momenti importanti della nostra storia in quell'auto.Era assurdo quanto il cambio di una macchina mi diede da riflettere. Questa non era nostra ma sua, loro.
Mi faceva male pensare quanto avessero condiviso.
Quel corpo alto, muscoloso, scolpito..quel corpo che avevo contribuito a modellare quando lo spinsi a contattare un personal trainer. Quello stesso corpo che in precedenza avevo toccato solamente io, che avevo amato, conosciuto e compreso solo io..cosa e quando toccare sapendo già la reazione che avrebbe avuto e le sensazioni che gli provocavano le mie mani. Ogni più piccolo particolare del suo tatuaggio sulla schiena e il dolore che provò quando, trascorse troppe ore, la pelle non teneva più.
Il pensiero che qualcun altro avesse avuto il privilegio di vedere i suoi occhi, di quel verde brillante, rivoltarsi in preda agli spasmi.Centinaia e centinaia di piccoli particolari che odiai aver condiviso con lei.
Se il sesso è parte fondamentale nella vita di coppia, come avrei potuto superare tutti gli ostacoli che continuavano a presentarsi nella mia testa?
La felicità del primo appuntamento durò più o meno un giorno e mezzo, un fantastico giorno e mezzo..il giorno e mezzo più bello degli ultimi sei mesi..ma rimase comunque un giorno e mezzo.
Oltre alle difficoltà che da sola riscontrai, tutti gli amici mi misero in guardia..sebbene nessuno fosse contrario ad un nostro potenziale riavvicinamento, non riuscivano a non pensare a come mi avesse distrutta e annullata l'ultima volta.
Doveva meritarmi..così diceva Danika, schierata in prima linea in mia difesa.
Sempre più consapevole dei miei sentimenti contrastanti andai al secondo appuntamento, giurando di bere solo del the caldo..la prima volta dall'eccitazione tornai a casa decisamente troppo tardi e con troppi vodka lemon in corpo.
Eh si..le birre con lui furono poi seguite da svariati drink quando raggiunsi gli amici.Questa volta sarei andata più rilassata, calma.
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Naivety [IN REVISIONE]
Conto"Anna puoi venire un attimo?" "Agli ordini". "Giulia mi ha raccontato tutto; Tommaso, Luca, Stefano, Simone..siamo insieme da 7 anni, come hai potuto?" mi disse Pietro in un misto di rabbia e paura. La vita fa schifo, gli amici fanno schifo, i rappo...