Spensieratezza.
L'insicurezza che si lasciò dietro la rottura con Pietro venne gradualmente sostituita da una spensieratezza che temevo di aver perso per sempre.
La felicità di sentirsi liberi e a proprio agio nella propria vita. La soddisfazione di fare ciò che si ama.
Parole e pensieri in circolo, liberi nella mia testa senza il timore di poter ferire qualcuno al di fuori di me stessa. Sentirsi padroni del proprio destino..essere l'unico giudice e boia.Mi resi finalmente conto di quanto sbagliata fosse la mia relazione e di quante esperienze mi fossi persa in così tanti anni di compromessi forzati.
Prendere, fare e disfare..
Aprirsi ad un mondo di opportunità.
Essere finalmente circondata da sentimenti sinceri, fiducia in me stessa e soddisfazione delle scelte prese.Con Eleonora uscirono anche tutte le persone a me più care. Una serata davvero divertente nonostante le nove ore passate a servire drink.
Lavorare felice insieme a Stefano e provare fin troppi chupiti..
Del resto.."non si può mica servire qualcosa che non si conosce", mi disse lui.L'eccitazione per l'imminente viaggio riusciva anche a oscurare il piccolo disagio dato dalla freddezza di Pietro.
Più che freddezza..indifferenza.
Più che indifferenza..lontananza.Mi sarei dovuta sentire a disagio ma in realtà mi sentivo contenta anche di questo.
Più i giorni trascorrevano più la malsana idea di una convivenza a Londra si allontanava dai miei desideri. Non appoggiai mai la teoria del chiodo schiaccia chiodo ma l'interessamento da parte di Stefano mi fece sentire nuovamente apprezzata.
Un apprezzamento del tutto fuori luogo e che non avrebbe mai avuto un seguito..ma fu una prova aggiuntiva di quanto non volessi più una relazione con Pietro.
Con Stefano ridevo parecchio e per cose assurde..arrivò perfino a sostenere che fossi sexy mentre sfregavo una teglia incrostata.
Un susseguirsi di persone che riuscirono a smuovere sentimenti dentro di me e che lentamente mi riportarono a galla.
La convinzione che Pietro fosse l'uomo della mia vita andò pian piano in fumo.Compresi quanto di più potessi ottenere da un rapporto, compresi quante lacune avesse la nostra relazione..ma soprattutto compresi che tipo di amore stessi cercando.
E non volli più scendere a compromessi.Capii nuovamente che la ricerca della felicità dovesse partire da una serenità interiore e anche se più di una volta pensai di averla raggiunta..fu solo un mentire a me stessa. Fu una ricerca che andò avanti gradualmente, un passo per volta e con tanti sacrifici.
Ogni singola azione, scelta compiuta da me stessa e dalle persone accanto a me, mi aiutò a vedere il tutto con una prospettiva diversa.
Sarà la volta buona?
Sarà la prospettiva giusta?
Quante volte ancora avrei dovuto sbagliare per farne giusta?Persone molto diverse da me, con interessi del tutto diversi..
Gianni, il più strano del gruppo, con i consigli più strani del mondo dati nei posti più sbagliati, in bagno.
Un ragazzo che in tanti momenti sentii lontano, diverse compagnie con cui uscire, tanti amici intorno, una band da far decollare e un tour da organizzare. Exit Light.
Un ragazzo che però con costanza si interessò ai miei pensieri ma soprattutto..una fantastica compagnia durante gli aperitivi.Fidanzato con Michela da diversi mesi, cominciò a vedersi sempre meno. Durante ogni suo momento libero, cercava di far funzionare la sua relazione a distanza ma questa lo stava cambiando rendendolo un po' dipendente dalle decisioni e dagli impegni di lei.
Forse il primo che mi aprì gli occhi, il primo con cui mi trovai ad avere un feeling particolare, il primo che riuscì a distrarmi, non solo per la sua simpatia ma per il supporto e sostegno che trovò la forza di darmi..per poi negare e dare a me tutto il merito. Bugia.
Per non parlare di occhibelli, grazie al quale mi feci un film su una possibile relazione..pensai e quasi sperai di riuscire a lasciarmi andare.
Ogni volta ero convinta di star bene e ogni volta sbagliavo.
Sarebbe stata la volta buona?
Da una parte lo sperai, dall'altra mi chiesi se ci fosse la possibilità di sentirmi ancora meglio.
Questo fu un bel pensiero che mi fece subito sorridere.
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Naivety [IN REVISIONE]
Short Story"Anna puoi venire un attimo?" "Agli ordini". "Giulia mi ha raccontato tutto; Tommaso, Luca, Stefano, Simone..siamo insieme da 7 anni, come hai potuto?" mi disse Pietro in un misto di rabbia e paura. La vita fa schifo, gli amici fanno schifo, i rappo...