Capitolo 61.

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Come prego?

Maddy aveva appena versato una marea di sale nel mio cibo e s'era alzata con un sorrisetto isterico che mi fece saltare i nervi.

A cosa stava giocando?

A quanto pare s'era resa conto di dover reagire in qualche modo, di dovermi dare testa inconsciamente senza riflettere sul fatto che era solo colpa sua se ci ritrovavamo a litigare come fottuti bambini d'asilo in quel momento.

-Ma che cazz ...- sbuffai irritato spingendo violentemente il piatto lontano da me facendolo schiantare contro il bicchiere in vetro.

A quel punto Ally e Mara si voltarono ad osservarmi stupite. Quelle chicchere inutili di sottofondo mi stavano letteralmente rompendo il cazzo, quelle due sapevano solo parlare di moda, uomini, e zitelle acide come loro che gironzolavano intorno agli uomini con la lingua di fuori.

-Harry ma che succede?- azzardò Ally osservando il mio piatto abbastanza lontano da me.

-Chiedilo a tua figlia!- dissi alzandomi di getto e uscendo furioso in veranda a fumare una sigaretta.

Prima di uscire notai Maddy osservarmi dalla cucina sott'occhio, mentre era intenta a riporre i piatti nella lavastoviglie, allora le importava? Sapevo che moriva dal desiderio di baciarmi ancora, per il semplice fatto che io la pensavo allo stesso modo.

Non poteva pretendere di fare la vittima senza motivo, era stata lei ad accettare quel maledetto invito al bar, con quell'idiota di Liam. Era stata lei a mentirmi non facendo attenzione a ciò che sarebbe potuta andare incontro.

Le avevo detto di trattenersi cazzo, ma proprio non ci riusciva a stare lontana da quello stronzo provocatore. Ancora sentii ribollire il sangue, avrei tanto voluto prenderlo a schiaffi, ma qualcosa frenò i miei istinti facendomi ripensare a Maddy, ancora, alla sua fragilità e alle sue timidezze.

''Cazzo, mi fa impazzire! Impazzire!'' pensai portandomi le mani in testa confuso. Dopodiché lanciai un calcio ad un sedia in ferro là fuori respirando a fondo.

Presi ad accendere una sigaretta in fretta con una certa foga nei modi. L'aria della sera m'aveva fatto da sempre un gran bene, quel solletichio dolce riusciva a calmarmi e riportarmi in quella che io definivo ''la realtà della cose''.

Il fumo si mescolò nell'aria all'improvviso lasciandomi in bocca un retrogusto abbastanza amaro seppure piacevole. Adoravo fumare, sapevo che non era un granché per la salute, ma a quel punto dopo tutto ciò che avevo dovuto sopportare non e ne fregava altamente un bel cazzo. per me il fumo, era una stupida banalità, in confronto a tutto quel male che avevo patito in passato.

Diedi un altro tiro lasciando che il fumo volasse leggiadro nel buio semplicemente alzando il mento di qualche centimetro da quella posizione.

Cazzo, però era dura sapere che Maddy mi odiava. Che si fosse ribellata, a quel punto incominciai a pensare di aver un tantino esagerato, anche se dopo qualche secondo rimasi fermo sui miei pensieri, e cioè quelli di chi ha naturalmente ragione. perché era così, punto.

Mi voltai e notai attraverso il riflesso della vetrata, l'immagine di Maddy che s'accingeva a voltare il capo verso la mia direzione e a scrutarmi come assopita dalla mia rabbia. Credeva che non la stessi vedendo, credeva che fossi ancora voltato a fumare incazzato come una bestia.

I suoi occhi mi fecero rabbrividire, se ne rimaneva a braccia conserte poggiata col bacino al bancone della cucina, mentre il suo sguardo era intento ad osservare ogni mio movimento. Aveva le labbra socchiuse e notai che fece una gran fatica a rivoltarsi dal lato opposto lasciando che la mia figura se ne rimanesse da sola in preda alla rabbia.

REMEMBER  [IN FASE DI REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora