Capitolo 67.

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Le labbra di Harry sulle mie mi fecero sussultare. Finalmente lo stavo baciando. Sul serio era accaduto? Sentii fin troppe emozioni in un solo istante, fin troppo amore in un solo attimo della mia vita.

Mi aveva persino regalato un meraviglioso anello. Un anello. Nessuno me ne aveva mai regalato uno simile, forse solo in quell'istante, mentre le sue labbra solleticavano le mie, notai quanto fosse bello. Il cuore riprese a battere, quel battito familiare che mi era tanto mancato, si rifece vivo nel mio petto.

-Harry mi dispiace così tanto ... davvero- ansimai una volta che le nostre labbra si furono staccate.

Lo osservai negli occhi che in quel momento guizzavano come impazziti nei miei, mi erano così mancati i suoi occhi, il suo calore e tutto. Il nostro orgoglio ci costrinse a rimanere separati. Quel maledetto orgoglio finalmente aveva perso, avevo vinto io, noi due.

-Maddy stai zitta ... non ti devi scusare di nulla amore, sono io qui quello che di deve delle scuse, sono stato solo io a causare tutto questo ...- rispose bloccandomi all'istante a stringendosi a me più forte.

In quel momento l'unica cosa che mi importava realmente era lui, il suo amore, lo avrei perdonato un milione di volte se soltanto me lo avesse chiesto ancora. Sentii la sua pelle così vicina alla mia, e all'improvviso lo osservai portarsi le dita sugli occhi e scuotere il capo velocemente per non far ricadere delle lacrime.

-Harry ... guardami- gli dissi trattenendolo col viso. Lui scostò immediatamente le dita dagli occhi e tornò ad osservarmi intensamente. –Io ti perdonerei sempre, per tutta la vita ... - conclusi baciandolo all'improvviso.

Ricambiò il bacio così intensamente e profondamente che sentii il cuore lacerarsi a metà a causa dei battiti accelerati, mi dispiacque così tanto delle sue lacrime, era come osservare una scena drammatica, lui era tutto per me, era diventato all'improvviso la mia ancora di salvezza.

-Non so cosa farei senza di te davvero, io ... mi sento uno stupido Maddy- continuò osservandomi le labbra che aveva appena assaporato.

Sentii i battiti del suo cuore e le sue mani carezzarmi la schiena dolcemente, poi senza pensarci due volte nascose il viso fra i miei capelli costringendomi a sbattere contro la parete dell'ingresso, fino a che non mi immobilizzò del tutto.

Strinsi le sue braccia così forte tanto che mi mancò il respiro, all'improvviso lo sentii gemere nel mio collo, non lo avevo mai visto così abbattuto. Era stato così male? Così tanto male come lo ero stata io?

Mi scappò una lacrima che quella volta lasciai scivolare sul mio viso. Incominciai a carezzargli i capelli lentamente fino a che non arrivai a stringergli la nuca per pregarlo di rimanere in quella posizione.

Fece un profondo respiro baciandomi la pelle del collo, non sapevo se stava piangendo o meno, ma lo dedussi a causa dei suoi gemiti e della sua disperazione. Stavamo piangendo entrambi, come due bambini, che si amavano alla follia.

Mi era mancato così tanto, che sentii di amarlo ancora di più.

-Tu non sei uno stupido ... siamo umani Harry, a volte succede- gli sussurrai in un orecchio.

Non credevo che arrivasse a denigrarsi così tanto, non credevo potesse arrivare a piangere nelle mie braccia. Per un attimo mi sentii in dovere di consolarlo.

-Lo so ma ti ho fatta soffrire ... e non volevo, non volevo- strinse i denti posando la sua fronte sulla mia, come faceva sempre, ogni volta che cercava di immergersi nei miei occhi oppure di osservarne le iridi castane.

I suoi occhi erano così belli e intensi, così speciali. Sentii il suo respiro sulle mie labbra, avrebbe voluto continuare a baciarmi me lo sentivo e glielo avrei lasciato fare volentieri, perché lo amavo ed era l'unica cosa che ripeteva la mia mente in quel momento.

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