Avevo asciugato i capelli con il phon lasciando quest'ultimi ondeggiare briosi lungo la mia pelle,al sapor di madre perla, adoravo quell'essenza, poi infilai l'accappatoio che mi assicurò un senso di protezione non appena l'ebbi avvolto lungo il corpo asciutto.
Mi accertai che Harry non fosse da quelle parti, così sgattaiolai nella mia stanza. Stavo per girare la maniglia, quando dei sinistri sensi di incertezza mi morsero un'altra volta l'anima.
''E se Harry è lì dentro? Se mi vede a due pezzi un'altra volta?''.
Mi venne un colpo, il quale mi fece deglutire poca saliva, quest'ultima si era asciutta fin troppo in quei momenti passati a pensare a lui.
''Cazzo sono spacciata'', pensai non appena mi resi conto che in realtà non indossavo niente sotto l'accappatoio di seta bianca, l'intimo era depositato ordinatamente nei cassetti del mio armadio.
La mia mente lasciò spazio a mille pensieri alquanto negativi, ma anche a desideri inebrianti che facevano da scudo a quest'ultimi.
Dovevo entrare ... non potevo rimanere coperta dal solo tessuto del mio accappatoio per di più in quel corridoio che attendeva pazientemente chiunque avesse osato varcato quella soglia.
Così mi feci coraggio e girai la fredda maniglia della stanza, il mio sguardo fece capolino appena dietro la superficie di essa, mi sentii sollevata nel osservare come solo il vuoto e il silenzio giacevano là dentro.
''Harry non è qui'',sospirai sollevata, anche se in realtà qualcosa dentro di me urlava il suo nome.
Mi avviai verso l'armadio, non appena l'ebbi spalancato l'odore di acqua di colonia ,che Harry aveva lasciato, mi fece sobbalzare dal piacere quali le mie fugaci narici ebbero l'opportunità di assaporare.
Lo desiderai ancora.
Incominciai a spicciarmi nel recuperare un reggiseno pulito e un paio di mutandine.
Un altro di quei brividi ... lasciai scivolare lungo il mio corpo l'accappatoio, il quale si era riscaldato fin troppo, mi fece sussultare quando abbandonò la mia pelle. Lo sentii sprofondare per terra.
Mi sentii in imbarazzo ... ancora ... ero completamente nuda ... un'altra volta ... e speravo con tutta me stessa che la porta non si aprisse dietro la mia figura.
Agganciai il reggiseno sul mio petto e feci pressione su di esso in modo tale da adattarlo alla perfezione, presi poi ad infilare le mutandine,le quali mi lasciarono un velo di freschezza e sfiorarono quella parte sensibile del mio corpo.
Recuperai una maglia e me la adattai addosso,appena il tempo necessario per cercare un abito che potesse andar bene a quell'occasione, frugai fra l'ammasso di indumenti, il quali invadevano parte dell'armadio, cercai di non sfiorare neanche con un dito la roba di Harry, la quale se ne rimaneva fin troppo ordinata in un angolo dell'armadio.
Qualcosa fremeva nel desiderio di volerli accarezzare un'altra volta, nel sentire il loro odore ancora, così le mie mani scattarono su una delle sue profumate canotte, le quali avvolgevano il bellissimo corpo di Harry e la adagiarono dolcemente sulle narici del mio naso.
''cazzo ... quanto profumano'', pensai.
Avvampai. Quell'odore era come una droga, lo adoravo.
All'improvviso udii la porta spalancarsi. Sobbalzai e divenni fredda per tutto il corpo.
I miei occhi guizzarono sulla figura di mia madre, la quale se ne rimaneva impalata sulla soglia, con in mano un abito celeste.
Arrossii.
''Cazzo'', pensai riponendo la maglia di Harry al suo posto.
-Maddy cosa fai?- mi chiese quest'ultima aggrottando le sopracciglia, quasi perplessa.
-Nulla ...- balbettai impaurita, sentii già le guance bollenti e il cuore ricominciare a battere all'impazzata.
-Ma se avevi incollata sul viso la maglia di Harry!-
-Sì, il fatto è che sentivo uno strano odore ... e pensavo provenisse dalla sua canotta nient'altro ... sul serio- conclusi in preda all'agitazione.
-Oh! Credevo che le sue maglie fossero pulite e profumate- disse lei avvicinandosi di qualche centimetro verso me.
-Infatti lo sono- azzardai.
''E non sai quanto!'', incalzai in mente, la mia stupida mente.
-Va bene ...- farfugliò lei, ebbi come il presentimento che in realtà non aveva creduto neanche a una delle mie parole.
Sospirai chiudendo entrambe le ante dell'armadio.
-Dovevi dirmi qualcosa?- le chiesi.
Mi sorrise e di seguito sollevò quell'abito celeste che prima aveva stretto fra le mani.
-Ti piace?-
-Sì, è bellissimo!- esclami accarezzando quel morbido tessuto di seta.
L'abito era davvero bello. In quel momento mi accorsi della sua graziosa forma, la quale poco fa non avevo notato. Aveva una bellissima scollatura a cuore e delle meravigliose spalline, le quali legavano dietro con un fiocco.
-Dove lo hai preso?- le chiesi sorridente.
-E' per te!-
Non appena udii quelle parole, il mio cuore palpitò di gioia, sentii crescere l'adrenalina.
-E' per me?- esclami stringendolo felice fra le mani.
-Sì cara, voglio che tu questa sera sia bellissima- mi sussurrò carezzandomi dolcemente il viso, le sue mani si posarono lievemente sulla bolla, la quale incorniciava ancora il mio occhio, notai una certa amarezza invece nei suoi di occhi.
-Grazie mamma!- esclami poi gettandomi fra le sue dolci braccia.
Sentii le sue labbra posarsi sul mio capo e il suo respiro riscaldare i miei capelli.
Tum- tum, tum- tum
Quel respiro profondo ... che somigliava tanto a qualcuno!
Hey ciaooo!!! Spero che anche questi capitoli siano stati di vostro gradimento! Fatemi sapere se vi va ... mi sarebbe di grande aiuto, e preparatevi per i prossimi capitoli che aggiornerò domani! Perché ci saranno dei grandi colpi di scena!!!
Grazie a tutti! Mi fate felice giorno dopo giorno! A prestooo:***
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REMEMBER [IN FASE DI REVISIONE]
RomansaOhio, America. Madison Anderson, una sedicenne dal carattere introverso, con poche aspettative e con alle spalle un passato tumultuoso, cerca di vivere la sua quotidianità con la dolce compagnia della giovane e squilibrata madre, reduce da un divorz...