Sentii un flash sul viso che mi diede la sensazione di un forte bruciore agli occhi, l'acqua marina sul corpo e il sole troppo forte mi costrinsero ad abbandonarmi su di un asciugamano che avevo posato per terra, avevo chiuso gli occhi e aspettato che quei raggi di sole potessero colorarmi un po' il viso e magari nascondere qualche macchia causata tempo fa.
Quando all'improvviso sentii qualcosa accecarmi gli occhi.
Li aprii leggermente portandomi le dita sulle palpebre e mugugnando qualcosa di insensato. Sentii gli schiamazzi della gente e le onde del mare infrangersi sulla riva, mi leccai le labbra, sapevano di sale.
Focalizzai la figura davanti a me, in piedi, con un cellulare in mano.
-Harry!- esclamai osservandolo sorridere e farmi un'altra foto.
-Sei uscita benissimo!- scherzò prendendomi in giro.
Cosa? Mi aveva fatto una foto? Facevo schifo quando dormivo, non poteva essere.
-Harry no! Cancellala subito!- mi lamentai cercando di alzarmi da terra.
-No, perché? Che c'è di male?-scherzò ancora cercando di divincolarsi dalla mia presa.
-Harry, come cosa c'è di male? Faccio schifo! Dammi qui!- scattai strappandoglielo di mano.
Lo presi fra le mani e focalizzai le foto che mi aveva fatto. Mi venne un mancamento.
Avevo tutti i capelli sul viso e gli occhiali da sole se ne erano scesi di lato.
-Non ti piacciono?- mi sussurrò da dietro facendomi il solletico sulla nuca, sentii i brividi, il suo petto nudo era troppo vicino alla mia schiena, era freddo, ma estremamente piacevole.
-No! Ma come ti salta in mente?- ridacchiai cancellandole senza esitare –Con queste foto avrei vinto il premio nobel per la bruttezza!- ironizzai guardando ancora un altro po' il display, forse per non incrociare subito il suo sguardo.
-Per me sei bella in qualsiasi momento piccola- mi sussurrò accarezzandomi i fianchi e baciandomi una guancia da dietro.
Sorrisi e mi voltai, mi voltai istintivamente, prendendogli il viso fra le mani e premendo le mie labbra sulle sue, sentii il sale mischiato in entrambe le labbra , era fantastico.
Poi mi venne un colpo, all'improvviso. Dove era Janette? Non era venuta con noi tempo prima?
-Aspetta- lo bloccai staccandomi da lui, sentii il suo respiro mescolarsi con il mio, sembrava che i suoi occhi stessero dicendo di non fermarmi, che mi stessero implorando –Dove è Janette?- scandii bene le parole.
Sapevo che Harry era un ragazzo abbastanza irresponsabile, e avevo paura che quella volta l'avesse fatta davvero grossa.
-Cazzo l'abbiamo persa- disse seriamente.
Ebbi un battito accelerato e per poco non mi mancò il fiato.
-Ma che stai dicendo? Harry!- ansimai guardandomi intorno con gli occhi sgranati e indagatori, sentii un macigno sul petto.
C'era troppa gente e di Janette neanche l'ombra.
-La verità cazzo! sto dicendo la verità!- si allarmò portandosi le mani fra i capelli –Porca puttana, Maddy sai che significa questo? Merda, dobbiamo trovarla- esclamò guardandosi intorno velocemente.
-Ma ... ma perché non sei stato con lei? Harry è una bambina! I bambini sono imprevedibili! Ora come facciamo? Me lo spieghi? Accidenti, sei un irresponsabile!- esclamai dandogli un colpo sul petto.
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REMEMBER [IN FASE DI REVISIONE]
RomanceOhio, America. Madison Anderson, una sedicenne dal carattere introverso, con poche aspettative e con alle spalle un passato tumultuoso, cerca di vivere la sua quotidianità con la dolce compagnia della giovane e squilibrata madre, reduce da un divorz...