-Dimmelo!- esclamai ancora, premendo con più intensità sul suo debole braccio.
Maddy se ne rimaneva impassibile ad osservarmi, aveva gli occhi lucidi e un rossore particolare sulle gote. Perché non parlava? Non mi amava più?
Non era possibile, non poteva essere. All'improvviso mi chiesi persino il motivo per il quale ero ritornato, per il quale avevo deciso di fare io la parte del disperato. Mi ricordai di essere io quello arrabbiato che non voleva sentire ragioni da nessuno, perché allora la stavo pregando di perdonarmi?
-Harry ...- incalzò aprendo finalmente bocca –Tu lo sai che ...- ma fu interrotta.
-Wow finalmente non ce la facevo più! stavo per scoppiare ...- esclamò Kate ritornando in veranda. Mi voltai fulminandola con lo sguardo.
''E che cazzo'' pensai in preda alla rabbia e alla confusione. Chissà perché ero così sfortunato, chissà perché tutti quanti dovevano intromettersi fra le mie conversazioni con Maddy.
Rilasciai la presa dal suo esile braccio osservandola deglutire. Sapevo che mi amava ancora, ma avevo paura che fosse soltanto la mia mente ed il mio cuore a pensarlo e non lei.
-Ops...- farfugliò Kate indietreggiando –Ho interrotto qualcosa? Mi dispiace ...- disse
-No, tranquilla Kate- intervenni, poi mi voltai osservando per un ultima volta Maddy negli occhi come per incitarla ancora a parlare e a rispondere alla mia domanda, domanda tanto dolorosa e che batteva sul cuore.
Non disse nulla, se non si limitò ad abbassare lo sguardo leggermente, anche se sapevo avrebbe voluto parlarmi e confessarmi che mi amava ancora.
-Se volete posso ritornare in bagno e aspettare ancora un po' finchè ...- intervenne Kate recuperando la boccetta dello smalto e la borsa dal tavolino.
-No, no rimani- strinsi i denti costringendola a bloccarsi col solo sguardo dei miei occhi.
Cazzo se ero in imbarazzo, in realtà avrei tanto voluto che ritornasse in bagno per chiudersi là dentro almeno per la sera, ma sapevo che non sarebbe mai successo.
-Harry, Maddy ... mi dispiace se ...- disse ancora balbettando
-Dispiace più a me credimi ...- la interruppi rientrando velocemente in casa.
Sentii un macigno cadermi sulle spalle e all'improvviso sperai di sparire nel nulla. Che cazzo significava quell'atteggiamento?
Credevo non si sarebbe comportata così, credevo sarebbe crollata a perdonarmi oppure ad abbracciarmi senza dire nulla, invece no, mi aveva appena mollato uno di quei colpi bassi che cazzo se non riesci a mandare giù.
Strinsi i pugni e uscii di casa sbattendo la porta alle mie spalle. Volevo sparire, andare via, se Maddy non mi amava più era inutile continuare a in quel modo.
Mi voltai per un'ultima volta verso il balconcino della veranda individuando la sua figura osservarmi con le lacrime agli occhi stretta dall'immancabile presa di Kate. Strinsi i denti e mi sforzai di rigirarmi dall'altro lato.
Il sole mi fece sudare terribilmente, per un attimo rese le cose ancora più difficili.
Non ci pensai due volte ad uscire dal cortile di casa e portarmi le mani fra i capelli tirando un calcio ad una piccola pietra ai miei piedi, per farla sbattere contro un palo della luce.
-Perché? Perché cazzo?- sussurrai a denti stretti. All'improvviso sentii uno strano formicolio in gola e mi accorsi solo in quel momento che non avevo mai reagito in quel modo per nessuna ragazza, stavo davvero piangendo come un idiota? Non era possibile.

STAI LEGGENDO
REMEMBER [IN FASE DI REVISIONE]
RomanceOhio, America. Madison Anderson, una sedicenne dal carattere introverso, con poche aspettative e con alle spalle un passato tumultuoso, cerca di vivere la sua quotidianità con la dolce compagnia della giovane e squilibrata madre, reduce da un divorz...