Capitolo 74.

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Non poteva essere, di sicuro si trattava di un brutto incubo. Non era vero, cercai in tutti i modi di rigettare quell'immagine dalla mia mente, ma non c'era verso che essa lo facesse.

Era ancora lui, Jack Watterson. Quell'idiota mi stava perseguitando lo sapevo, a quel punto mi chiesi chi fosse il vero stalker fra noi due, se io o lui.

Sentii il cuore esplodere e mi mancò l'aria all'improvviso. Come diavolo era possibile che si trovasse alla festa di Liam?

Forse erano amici, Liam e Jack amici? Non era possibile che fosse davvero così, loro due erano l'opposto in tutti i sensi, non era possibile che un mostro come Jack potesse andare d'accordo con un ragazzo buono e gentile come Liam.

Cercai di indietreggiare per evitare che il suo raggio di visione si indirizzasse verso di me, non lo avrei sopportato. Era insieme a qualche ragazzo e si stavano sfidando ad una partita di biliardino, mi vennero i brividi, come potevo essere così sfortunata? Come poteva andare così male?

Mi guardai alle spalle, Liam stava chiacchierando con qualche amico, forse stavano parlando di sua sorella, del fatto della gravidanza e di come il suo rientro a casa avesse rallegrato tutti gli animi, avrei tanto voluto nascondermi dietro di lui per evitare che quel mostro di Jack si accorgesse della mia presenza, ma era impossibile che non mi avrebbe vista , la festa era appena incominciata ed ero sicura che sarebbe andata malissimo, avevo tutti i presupposti per pensare che fosse così.

Spostai lo sguardo verso Jess, era sparita.

''Accidenti'' pensai.

Mi toccava andare alla sua ricerca per l'intera stanza fra gli sguardi degli altri che neanche mi conoscevano, era tutto così decisamente imbarazzante.

Ancora non ci potevo credere, avrei tanto voluto scappare. Quell'occhiolino e quel sorriso stupido che Jack mi aveva rivolto al supermercato, non prometteva nulla di buono e lui era proprio lì, voltato di spalle e intento a giocare con quel dannato biliardino, a muoversi con tutto il corpo per riuscire a parare la palla.

Che cosa dovevo fare? Mi sentivo un pesce fuor d'acqua oltre ad essere impaurita come una sciocca.

Certo però Liam poteva degnarsi di presentarmi qualcuno o almeno di starmi vicino, insomma casa sua l'avevo conosciuta soltanto una volta e mi era bastato per capire che era immensa.

Mi stavo tormentando i polpastrelli delle dita con le unghie, e nessuno si era accorto della mia presenza, d'altronde era normale erano tutti impegnati con quel biliardino e a ballare a ritmo di musica, invece di conoscere gente nuova, forse non sapevano neanche della mia esistenza in quel mondo.

Dopo un po' di osservazione e paura in tutto il corpo decisi di avviarmi verso Liam, dovevo soltanto tranquillizzarmi e conoscere i suoi amici, forse Jack non mi avrebbe neanche notata, forse non ci saremmo scambiati neanche uno sguardo, saremmo rimasti lontani me lo sentivo.

All'improvviso sentii un forte botto e delle risate rumorose, poi notai che qualcosa era andato a schiantarsi contro le mie converse, era la pallina del biliardino.

''Cristo'' pensai a denti stretti.

In quel momento tutti si voltarono verso di me per osservarmi, era una cosa così imbarazzante tanto che mi costrinse a sudare senza contegno. E non appena gli occhi cupi di Jack e il suo viso scontrarono la mia immagine fu semplicemente acqua per il fuoco.

Sì, proprio così. Io ero il fuoco e lui l'acqua, mi aveva spenta, aveva fatto di me un'annullità.

Fra le chiacchere degli altri e le risate continue , i nostri occhi si scontrarono, sentii ancora una volta i brividi e la saliva mi andò di traverso. Che cosa avevo fatto di male?

REMEMBER  [IN FASE DI REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora