Capitolo 3

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Frank non odiava Barnabas quanto Muriel Kent, e per quel che ne sapeva la cosa era calorosamente ricambiata. Com'era giusto che fosse, erano naturalmente nella stessa classe dai tempi dell'asilo: evidentemente, agli insegnanti il contrasto tra loro due doveva piacere, per un qualche morboso motivo. La piccola morettina silenziosa e la pettegola barbie bionda e procace dovevano essere una coppia d'un qualche sadico fascino, ai loro occhi, ma - quale che fosse - in tutta sincerità Frank non riusciva a coglierlo.

Per come la vedeva lei, Muriel Kent meritava solamente di essere data in pasto ad un lupo, anche se la nonna diceva che non poteva. Chissà perché, poi: di licantropi affamati era pieno il mondo e, poveretti, dovevano pur mangiare in qualche modo.

« Francine », la chiamò la voce acuta di Muriel, quando la cheerleader - ovviamente capitana della squadra - vide che stava cercando di svicolare via non vista, « Sei pronta per il test di aritmetica? ».

Frank si trattenne a stento da darsi una pacca sulla fronte ed alzare gli occhi al cielo: cacchio! Cacchio, cacchio, cacchio e ancora cacchio! Si era completamente dimenticata del test di aritmetica! E adesso, che cosa poteva fare? Beccarsi un altro due e ritrovarsi con un'abissale insufficienza in pagella? Già, e poi chi la sentiva Charlie? Quella era capace di cavarle gli occhi dalle orbite!

« Qualcosa mi dice di no... », ridacchiò Muriel, scivolando via seguita dalle sue altrettanto bionde e procaci adepte. Frank le lanciò un'occhiata che avrebbe incenerito una pietra: ah, se solo fosse stata un'oca col cervello da... beh, da oca! E invece no, aveva anche la sfortuna di ritrovarsi con l'unica cheerleader con la testa di un premio nobel. Non c'era materia in cui la Kent non eccellesse senza alcuna difficoltà, cosa che naturalmente la rendeva la cocca d'ogni professore, ed in particolar modo d'ogni professore maschio.

Le voci del suo flirt col signor Thorne risaliva solo all'anno prima ed era un miracolo se non erano giunti alle orecchie della preside, un miracolo che Frank aveva giudicato opera del Maligno. Per un po' aveva pensato di rimediare a quella mancanza di comunicazione lei stessa, ma chissà per quale motivo l'idea di trasformarsi in una spiona non le andava proprio a genio, nemmeno a danno di Muriel Kent. Probabilmente era solo rimbambita.

Sospirando, si staccò dal suo armadietto, nel quale aveva speranzosamente frugato in cerca di qualche bigino che potesse tornarle utile, e si avviò verso l'aula della professoressa Stones col passo euforico di un condannato alla ghigliottina.

« Lasciami indovinare », esclamò una voce maschile alle sue spalle che la fece sobbalzare, « Non hai avuto il tempo di studiare ».

Frank si voltò col cuore che galoppava. Anthony Miller, il fidanzato storico di Muriel, le stava sorridendo come solo lui era capace. Dio, com'era bello! Alto, atletico, col viso di un angelo e il corpo... beh, da tutt'altro... Anthony aveva conquistato il cuore di Frank all'età di sette anni e da allora ne era il padrone indiscusso. Ovviamente, di questo lui non sapeva né avrebbe mai saputo nulla, perché da sempre non aveva occhi che per la sua adorata Muriel. Ed erano occhi parecchio miopi, secondo Frank, se non si era avveduto né della sua storia col professor Thorne né di quelle con praticamente metà della squadra di rugby.

Perché lei non gli levasse quelle benedette fette dagli occhi, restava un mistero persino per Frank stessa.

« Sì, infatti », ammise con voce tremante, « Anzi, in realtà me ne sono proprio dimenticata ».

Anthony le sorrise con aria complice e la afferrò per un braccio, trattenendola fuori dall'aula. « Psss, ehi, Brandon », chiamò a bassa voce.

Il quarterback della squadra di rugby della scuola si avvicinò solo un po' stizzito. Era stato uno dei flirt estivi di Muriel - status di cui evidentemente Anthony era all'oscuro - e non vedeva molto di buon occhio Frank. « Che vuoi? ».

NIGHTERS - La GuardianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora